
Naufragio Cutro, a un mese dalla tragedia sale a 91 il bilancio delle vittime
A un mese dalla tragedia ritrovato il 91° corpo nella zona litoranea di Praialonga, si tratta di un uomo di età compresa tra i 20 e 30 anni. Intanto quest'oggi si è tenuta presso il lungomare di Crotone un'iniziativa, organizzata da Rete 26 febbraio, per commemorare le vittime del naufragio

A un mese dal naufragio continuano a essere rinvenuti i cadaveri di quella notte. Il 91° corpo, un uomo tra i 20 e i 30 anni, è stato ritrovato nella zona litoranea di Praialonga. Nella giornata di oggi intanto a Crotone l'associazione Rete 26 febbraio, ha organizzato un'iniziativa per commemorare le vittime
Esodo dalla Tunisia, a Lampedusa arrivate migliaia di persone
Rete 26 febbraio, nata proprio in seguito al naufragio e costituita da 200 associazioni della regione, ha organizzato una serie di manifestazioni per ricordare le vittime del disastro, soprattutto quei 34 minori, di cui 31 tra 0 e 14 anni, che hanno perso la vita a pochi metri dalla spiaggia

Sul lungomare di Crotone scarpette e peluche sono stati sparsi sulla strada con accanto le sigle ormai tragicamente conosciute che indicano le vittime del naufragio: KR28M0 o KR03F2, erano alcune delle sigle date alle vittime subito dopo il disastro in attesa del riconoscimento delle salme
Meloni sul naufragio di Cutro: "La mia coscienza è a posto"
"Questa iniziativa ad un mese dalla strage - ha detto Manuelita Scigliano, portavoce della Rete 26 febbraio - nasce per commemorare soprattutto i bambini, ma anche le tante persone morte in questa tragedia"

"Un'iniziativa che nasce per ricordarci che questa emergenza è ancora in corso: sia l'emergenza di Cutro, sia l'emergenza delle morti in mare alle frontiere d'Europa - continua Scigliano -. Mai più morti in mare e soprattutto gridiamo forte di smetterla di criminalizzare i migranti e chi li accoglie"

Ancora Scigliano: "Proprio questa mattina abbiamo ascoltato una dichiarazione sconvolgente del ministro Piantedosi che fa ricadere la colpa delle morti in mare a chi accoglie. Seguendo il suo ragionamento sarebbe colpa dei medici se vengono le malattie, o dei poliziotti se ci sono crimini"

"L'origine del problema - conclude Scigliano - è da ricercare molto più in alto, nelle politiche migratorie criminali di chi ha abbandonato paesi in guerra come l'Afghanistan e non garantisce vie legali e sicuri di ingresso in Europa"

Alla manifestazione è anche intervenuto il pescatore Vincenzo Luciano, uno dei primi soccorritori di quella notte, che, commosso, ha dichiarato: "Vedere queste scarpette oggi mi fa ancora più male perchè avrei potuto salvare altre persone ma non ci sono riuscito"

In piazza Berlinguer sul lungomare di Crotone c'era anche il medico Orlando Amodeo che è tornato a chiedere verità sul naufragio: "Il ministro Piantedosi deve spiegare perchè ci sono queste scarpette qui. Vogliamo sapere perchè non sono stati soccorsi, perchè questi bambini, questi uomini e donne sono morti in quanto non soccorsi"
Naufragio Cutro, Piantedosi: "Falso che il governa impedisca i soccorsi"