Il ministro degli Interni ha parlato della collaborazione con le autorità tunisine e libiche sottolineando che "ha consentito di bloccare molte decine di migliaia di altri arrivi, 121.883 persone, un numero non molto lontano da quello delle persone arrivate, e di arrestare centinaia di trafficanti"
Troppi sbarchi, ma sarebbero potuti essere molti di più senza la misure adottate. Questo il pensiero del ministro degli Interni Matteo Piantedosi, che ha commentato i numeri diffusi dal Viminale sugli sbarchi dei migranti in Italia in un'intervista a La Stampa. "Il numero degli arrivi di quest'anno non coincide certo con l'obiettivo delle politiche che il governo ha avviato in molteplici direzioni con il fine di contrastare e sconfiggere il traffico di esseri umani", ha spiegato Piantedosi, ma "va detto che ne sarebbero arrivati ancor di più se non avessimo adottato le misure varate in questi mesi che hanno già dato risultati concreti".
"Sistema dell'accoglienza ha retto l'urto di un afflusso straordinario"
Piantedosi ha parlato della collaborazione con le autorità tunisine e libiche sottolineando che questa interazione "ha consentito di bloccare molte decine di migliaia di altri arrivi, 121.883 persone, un numero non molto lontano da quello delle persone arrivate, e di arrestare centinaia di trafficanti". Inoltre, secondo il ministro le le iniziative che sono state adottate "hanno fatto sì che il nostro sistema dell'accoglienza abbia retto l'urto di un afflusso straordinario che è stato determinato da crisi politiche o socio-economiche avvenute in Paesi stranieri le cui cause sono state del tutto indipendenti da noi". Alla domanda sull'allerta terrorismo Piantedosi ha affermato che "non ci sono elementi per un allarme specifico, ma la situazione è tale da richiedere la massima attenzione".