La Legge di Bilancio "non ha il sostegno della maggioranza del Paese", attacca il segretario generale della Cgil, ospite a "Start". Sulle partite Iva: "Bisogna dare gli stessi diritti a tutti"
"La Manovra non ha il sostegno della maggioranza del nostro Paese" e in generale peggiora le condizioni dell'Italia, a partire dal tema pensioni. Così, dopo l'incontro di ieri tra sindacati e governo, il segretario della Cgil Maurizio Landini, ospite a Start, che sempre sul sul tema previdenziale attacca: "Sono riusciti a peggiorare la Legge Fornero".
Le pensioni
Uno dei punti più controversi della Manovra è quello delle pensioni nel settore della sanità. Nel vertice di ieri, 28 novembre, il governo ha assicurato che il ricalcolo annunciato non dovrebbe scattare per chi doveva già andare in pensione quest’anno e si è sottolineato che anche chi doveva andare in pensione a 67 anni non avrà i ricalcoli. Perché non è sufficiente? "Perché il provvedimeno mette in discussione i diritti acquisiti e peggiora la Legge Fornero. Dicendo che chi può andare in pensione quest'anno lo garantisci - stiamo parlando di medici, infermieri, gente di cui abbiamo bisogno visto che c'è carenza - ci troveremo senza medici e infermieri. In più, quelli che devono andare in pensione il prossimo anno vedranno un taglio. Inoltre introducono il principio per cui questo si può fare, che è incostituzionale". E sul resto? "Sono riusciti a peggiorare tutto: Quota 103, Opzione Donna, Ape Sociale. E siamo in un Paese dove c'è un'innalzamento della soglia per andare in pensione", oltre a una precarietà diffusa tra i giovani che quindi "non avranno un futuro presidenziale". Su questo "non è stato detto nulla".
"I soldi vanno presi da evasione fiscale"
"Se hanno bisogno di fare cassa devono smetterla di farla sui lavoratori e sulle pensioni", dice Landini. "I soldi - aggiunge - vanno presi dove ci sono". E quindi, su tutto: i 100 miliardi di evasione fiscale, e aumentando la tassazione sulle rendite finanziarie e quelle immobiliari.
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"Stanno incentivando sanità privata"
Tornando sul tema sanità, Landini rimarca che "stanno tagliando i fondi". Anche se sono stati messi 3 miliardi di euro, l'inflazione è "molto più alta" e "se li è già mangiati" e in più parte dei fondi è stata stanziata "per la sanità privata". Per migliorare il problema delle liste d’attesa – uno degli obiettivi dichiarati della Manovra in tema sanità - bisogna aumentare le assunzioni del personale e gli stipendi dei medici: “Non si può pensare di pagare di più gli straordinari” per risolvere il problema, dice Landini. “Questa politica - conclude - non è fatta a caso, stanno facendo operazioni per incentivare la privatizzazione del settore sanitario”.
"Aiutare le partite Iva facendo pagare meno tasse non è la soluzione"
Diritto alla ferie, diritto ad avere “un sistema pensionistico degno di questo nome”, diritto alla maternità. Per Landini, aiutare le partite Iva facendo pagare “meno tasse” – ad esempio con la flat tax al 15% fino a 85mila euro – non è la soluzione. Anzi: “Molti hanno la partita Iva solo perché al datore del lavoro costa meno un rapporto di lavoro di questo genere che un rapporto di lavoro con dei diritti”. Su questo, dice Landini, bisogna intervenire: "Non a caso 120mila giovani ogni anno se ne vanno e non tornano dal nostro Paese". Oggi, aggiunge, "il governo sta peggiorando la precarietà: ha re-introdotto i voucher e ha liberalizzato i contratti a termine".
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"Precettazione sciopero? Un attacco ai diritti dei lavoratori"
“Siamo arrivati addirittura a un governo che davanti a uno sciopero generale è arrivato a precettare”. Landini continua a esprimere tutto il suo disappunto per quanto successo lo scorso 20 ottobre: “È un attacco ai diritti dei lavoratori”.
"Bisogna ampliare le aliquote Irpef, non accorparle"
Sull’accorpamento delle aliquote Irpef, Landini dice che “per noi dobbiamo ampliare le aliquote e ampliare il reddito imponibile sottoposto all’Irpef, oggi pagato al 95% da lavoratori dipendenti e pensionati”. La Cgil non pensa quindi che la flat tax per tutti, obiettivo dichiarato del governo Meloni, sia "la strada" giusta.
"Per Cgil c'è problema di tenuta democratica del Paese"
La Cgil vede un problema di "tenuta democratica del Paese", dice Landini. Che accusa il governo di "curare interessi di parte" anziché risolvere problemi concreti. "Le organizzazioni sindacali in questo Paese - spiega - rappresentano milioni di persone e anche persone che hanno votato questo governo ma che vogliono essere rappresentante nelle loro condizioni di cittadini e lavoratori dalle organizzazioni che hanno scelto. Questo governo sta impedendo il confronto perché avendo la maggioranza in Parlamento sta dicendo che fa quello che gli pare senza discutere con nessuno e senza tenere conto delle proposte che da Paese gli stanno arrivando. Trovo - ha proseguito - che questo sia preoccupante. E, oltre a non discutere con i lavoratori e i pensionati che sono quelli che tengono in piedi il Paese, il governo anziché combattere la corruzione e l'illegalità se la prende con la magistratura. Vedo un rischio di tenuta democratica di questo Paese, quando non si tutela il lavoro e quando si fanno politiche che anziché risolvere problemi concreti curano interessi di parte".