Lavoro, Bonomi: “Patto per dire chi paga poco”. Landini: “Legge contro contratti pirata”

Economia

Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, parlando a Sky TG24 Economia, lancia la proposta “per fare una operazione verità in Italia, per dire insieme ai sindacati chi sono quelli che pagano poco, che non pagano il giusto, quelli che sono fuori dalle regole”. Il segretario della Cgil è d’accordo ma aggiunge: “Servono riforma fiscale per il problema dei salari e legge di rappresentanza contro contratti pirata”

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"Lancio la proposta di un grande patto con il segretario della Cgil per fare una operazione verità in Italia, per dire insieme ai sindacati chi sono quelli che pagano poco, che non pagano il giusto, quelli che sono fuori dalle regole. E forse scopriremo che non è l'industria ma altri settori". In un primo faccia a faccia, seppure a distanza, il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, parlando a Sky TG24 Economia, lancia al leader della Cgil Maurizio Landini, in collegamento, la proposta di un'alleanza contro i contratti pirata. "Serve un grande patto di equità sociale da fare noi con il sindacato e dire senza peli sulla lingua chi sono quelli che pagano poco. Chi sono? Cooperative, finte cooperative, commercio e servizi" ha affermato Bonomi.

La replica di Landini

Da Landini è arrivato apprezzamento ma il numero uno della Cgil ha ribadito, sempre parlando a Sky TG24, che contro i 'contratti pirata' proliferati negli ultimi 10-12 anni occorre "rinnovare i contratti scaduti da 7, 8, 9, 10 anni", "una riforma fiscale" perché "il livello di tassazione che c'è sul lavoro dipendente non ha riscontri anche in altri Paesi e abbiamo un livello di evasione che non ha precedente" e "arrivare a una legge sulla rappresentanza". Che vuol dire "misurare la rappresentatività reale di chi fa i contratti, sia dei datori di lavoro sia dei lavoratori" e "dare valore di legge generale ai contratti, quindi dare ai lavoratori i diritti che sono previsti nei contratti" e così "non avremmo bisogno del salario minimo".

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Le parole di Bonomi

Ma oltre all'operazione verità sui contratti, Confindustria chiama il sindacato ad "alzare lo sguardo". Il rinnovo dei contratti ha detto Bonomi "sarà il prossimo banco di prova e non solo per la piattaforma relativa alla parte monetaria. Confindustria e sindacato devono discutere di politica industriale. Bisogna alzare lo sguardo e insieme costruire un contratto collettivo nazionale moderno, inclusivo, sostenibile perché in gioco è il futuro dell'industria e senza industria non c'è Italia" ha avvertito. Sul tema pensioni ha detto che il peccato del nostro sistema previdenziale è che "spendiamo male. Da imprenditore io guardo i numeri: tra sanità, pensioni e assistenza spendiamo 517 miliardi l'anno, un terzo del nostro Pil, la metà della spesa sociale totale in Italia. Non è che non ci sono risorse, noi le stiamo spendendo male. Dobbiamo essere nelle condizioni di sostenere questo welfare e se non creiamo le risorse finanziarie per sostenerlo e se andiamo avanti con questo trend non lo sosterremo perché stiamo tornando a tassi di crescita zero virgola".

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Landini: precettazione su sciopero ha logica autoritaria

Il leader della Cgil è tornato sulla precettazione rispetto allo sciopero della scorsa settimana per cui secondo lui è stata applicata una "logica autoritaria, pericolosa, è un attacco al diritto di sciopero e alla democrazia, al diritto delle persone di partecipare, è messa in discussione la libertà dei cittadini. Una novità che il governo è passato dalla precettazione alla convocazione ma non conosciamo il merito di cui governo vuole parlare con le parti sociali". Sull'incontro con l'esecutivo ha aggiunto: “Non posso mandare altri a Palazzo Chigi, siamo tutti impegnati: c'è uno sciopero in tutto il Nord Italia, dall'Emilia in su, con 40 cortei. Notizia che sapevano, non era un segreto”. In serata Palazzo Chigi ha annunciato il cambio di programma: "In considerazione della richiesta di rinvio fatta pervenire alla Presidenza del Consiglio da alcune confederazioni sindacali, l'incontro con le stesse sul disegno di legge di bilancio, già convocato per domani alle ore 15.30, è rinviato a martedì 28 novembre alle ore 9.00. È invece confermato per domani l'incontro con le associazioni datoriali". 

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