Decreto targhe storiche, si parte il 27 novembre: come chiedere il rilascio
Dal 25 novembre entra in vigore il decreto che regola le modalità operative per il rilascio della targa storica per autoveicoli, motoveicoli e macchine agricole di interesse storico e collezionistico. Dal 27 di questo mese prenderà il via una iniziale fase di sperimentazione che coinvolgerà un numero ristretto di operatori professionali
- Successivamente allo sblocco del decreto per il rilascio di targhe e libretti conformi agli originali deciso dal governo, i proprietari di auto, moto e mezzi agricoli storici potranno immatricolare o reimmatricolare i propri veicoli con la targa originale
- Il decreto, che entrerà in vigore da domani 25 novembre, regola quindi le modalità operative per il rilascia delle targhe storiche per i veicoli di interesse storico e collezionistico
- Una prima fase di sperimentazione ci sarà dal 27 novembre 2023 al 5 gennaio 2024 e vedrà coinvolti un ristretto numero di operatori professionali, per l’immatricolazione (o reimmatricolazione) dei veicoli non assoggettati all’obbligo di iscrizione al PRA
- Dall’8 gennaio 2024 invece, le procedure di rilascio passeranno tramite gli Sportelli Telematici dell’Automobilista e gli uffici della Motorizzazione Civile e i possessori di auto storiche potranno così effettuare la richiesta
- Ma chi potrà richiedere la targa storica? I possessori di veicoli già immatricolati in Italia e radiati d’ufficio ai sensi dell’articolo 96 del Codice della Strada, quelli radiati per esportazione (art. 103), per ritiro su area privata e per demolizione, purché rottamati prima del 30 giugno 1998
- Altri automobilisti che potranno fare richiesta sono i seguenti: possessori di veicoli immatricolati in Italia per i quali venga richiesta una reimmatricolazione con targa storica, nonché ai veicoli privi di targhe e di documenti di circolazione e quelli storici muniti di targa originale rilasciata in Italia in caso di furto, smarrimento, distruzione o deterioramento
- “Siamo alle fasi finali di un importante percorso che porta a una significativa opera di tutela dei veicoli storici. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha svolto un lavoro tutt’altro che banale, introducendo una novità assoluta sia a livello normativo, sia di applicazione pratica” ha affermato il presidente dell’Asi (Automotoclub Storico Italiano) Alberto Scuro
- Fa eco alle parole di Scuro Giovanni Tombolato, consulente per il motorismo storico del Ministero: “Questo decreto rappresenta una grande opportunità per elevare ulteriormente il livello di originalità dei veicoli storici conservati in Italia. Il motorismo storico va preservato per il presente e soprattutto per il futuro per non trasformare questi gioielli in soprammobili”