Controlli sui guidatori, allarme della Polizia: 6,5% in stato di alterazione
In vista della giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada che ricorre il 19 novembre, la Polizia di Stato, impegnata nelle attività di prevenzione e contrasto delle condotte pericolose alla guida, lancia un monito: “Il 6.5% dei conducenti controllati guida in stato di alterazione psicofisica dovuta all'assunzione di alcool o di stupefacenti"
- La Polizia di Stato in questi mesi è impegnata nelle attività di prevenzione e contrasto delle condotte pericolose alla guida di veicoli in vista della giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada che ricorre il 19 novembre
- In questo periodo è infatti attiva una capillare campagna di servizi di contrasto della guida in stato di alterazione psicofisica per abuso di alcool e di droghe
- "Per cinque fine settimana consecutivi nei mesi di ottobre e novembre 2023, sono stati ripetuti, nelle ore serali e notturne, particolati servizi di controllo che hanno interessato contemporaneamente tutte le province italiane lungo le strade più interessate dalla movida” informa in una nota la Polizia
- “Il dato statistico che emerge da una prima analisi dei risultati – prosegue la nota - evidenzia come circa il 6.5% dei conducenti controllati nel corso dei particolari servizi sia risultata guidare in stato di alterazione psicofisica dovuta all'assunzione di alcool o di sostanze psicotrope ovvero stupefacenti"
- Complessivamente sono stati attuati 1.323 posti di controllo, identificate 44.771 persone e controllati 24.350 veicoli, i cui conducenti sono stati sottoposti a verifica delle condizioni psicofisiche mediante precursori ed etilometri
- I conducenti risultati positivi all'alcool sono stati 1.461, pari a circa il 6% dei controllati con precursore ed etilometro. I conducenti trovati in stato di alterazione per assunzione di stupefacenti nel corso dei 109 servizi effettuati con l'ausilio dei Sanitari della Polizia di Stato sono stati 90, pari al 14,7% dei controllati (612)
- In generale, si riscontra una diminuzione complessiva degli incidenti, a fronte, però, di un aumento percentuale di quelli che vedono coinvolti i giovani, tra i quali, pur diminuendo il numero dei deceduti, si evidenzia un incremento dei feriti
- “Gli incidenti stradali si confermano la principale causa di morte per i giovani tra i 15 e i 29 anni e le cause di maggior rilievo si confermano la distrazione alla guida e l'eccessiva velocità", conclude il comunicato della Polizia.