Incidente Frecce Tricolori, avviso di garanzia a pilota Del Dò: "Penso solo alla bambina"

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Il pilota della Freccia Tricolore che sabato si è schiantata al suolo nei pressi di Caselle, portando alla morte di una bambina di 5 anni, ha detto ai colleghi di essere "addolorato" per l'accaduto. La procura di Ivrea ha aperto un’inchiesta e ha notificato il provvedimento, un atto indispensabile per procedere ad alcuni accertamenti tecnici irripetibili e non legato ad accuse specifiche o ad attribuzioni di responsabilità

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"Sono addolorato, sto solo pensando alla piccola Laura". Lo ha detto, secondo quanto emerge nelle ultime ore, ai suoi colleghi, il maggiore Oscar Del Dò, il pilota della Freccia Tricolore che sabato si è schiantata al suolo nei pressi di Caselle portando alla morte di una bambina di 5 anni, Laura Origliasso. Il velivolo è caduto 30 secondi dopo il decollo. A causare problemi al motore sarebbe stato l’impatto con un uccello. Chi ha incontrato Del Dò, come il generale Luigi Del Bene, alla guida del Cfo (comando delle forze da combattimento) di Milano, lo descrive "in buono stato fisico ma moralmente provato per la fatalità accaduta",  come riporta il Corriere della Sera. Un avviso di garanzia da parte della procura di Ivrea è stato notificato al pilota: il provvedimento è un atto indispensabile per procedere ad alcuni accertamenti tecnici irripetibili e non è legato ad accuse specifiche o ad attribuzioni di responsabilità.

L’inchiesta

Intanto è stata aperta un’inchiesta per disastro e omicidio colposo. L'ipotesi che l'incidente sia stato provocato da un bird strike - l'impatto con uno stormo di uccelli - sembra quella principale. "Stiamo procedendo all'acquisizione di tutti i dati tecnici - conferma la procuratrice capo di Ivrea, Gabriella Viglione - per cercare di ricostruire nei dettagli quando accaduto". Non sarà una procedura rapida perché i dati tecnici del velivolo precipitato dovranno essere confrontati con le comunicazioni audio dei piloti e le registrazioni della scatola nera. Inoltre saranno probabilmente verificate dagli inquirenti anche le misure di sicurezza dell'aeroporto. Un audio diffuso sui social parla di un possibile rischio di impatto con gli uccelli: rischio che sarebbe stato ignorato dai piloti della pattuglia acrobatica. "È un audio che non è agli atti - sottolinea la procuratrice - perché non sappiamo chi è l'autore e nemmeno se è autentico".

L'incidente

Con il susseguirsi degli approfondimenti, infatti, emerge più nel dettaglio quanto è accaduto negli istanti prima dell'impatto. L'aereo era appena decollato dall'aeroporto e dopo circa trenta secondi era già precipitato prendendo fuoco: appena in volo avrebbe incontrato uno stormo di uccelli, almeno uno di questi sarebbe entrato nella presa d'aria impattando il motore che si sarebbe spento. "Il motore non spingeva più", ha dichiarato il pilota via radio subito dopo il decollo. L'uomo ha quindi tentato di recuperare la situazione, ma la quota e la velocità basse non gli avrebbero consentito di avere il tempo necessario per provare un ciclo completo di riaccensione. Avrebbe così posizionato l’aereo in modo da evitare le case, prima di attivare il dispositivo di espulsione dalla cabina. Ma non ha potuto evitare il coinvolgimento dell’auto della famiglia Origliasso, che passava di lì in quel momento. Il padre della piccola rimasta vittima dell'incidente, intanto, è stato dimesso dall'ospedale. Restano ricoverati la madre della bimba e il fratello di 12 anni che hanno riportato ustioni. 

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Riaperto aeroporto di Torino Caselle

Questa mattina intanto è stato riaperto l'aeroporto di Torino Caselle chiuso dopo l'incidente al velivolo delle Frecce Tricolori. Il primo volo in partenza è stato quello delle 6:15 per Napoli, il primo in arrivo quello delle 7:45 da Cagliari.

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