Brandizzo, Procura: “Gravi violazioni sicurezza”. Due indagati

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Si continua a indagare sulle cause della tragedia avvenuta nella notte tra mercoledì e giovedì nel Torinese, sulla linea ferroviaria Milano-Torino. Si procede per disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo. Anche il Mit ha avviato una propria indagine. I sindacati hanno proclamato per oggi uno sciopero dei manutentori di Rfi, mentre lunedì Vercelli è pronta a uno sciopero generale dei trasporti

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Il giorno dopo l’incidente, continuano le indagini per accertare la dinamica di quanto successo nella notte tra mercoledì e giovedì a Brandizzo, nel Torinese, sulla linea ferroviaria Milano-Torino: un treno arrivato a tutta velocità ha travolto un gruppo di operai al lavoro sui binari, uccidendone cinque. È stata aperta un’inchiesta dalla procura di Ivrea, che dovrà stabilire le cause della tragedia. Si procede per disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo. "Dalle prime indagini emergono gravi violazioni della procedura di sicurezza al momento dell'incidente", ha spiegato la procuratrice capo di Ivrea, Gabriella Viglione. E non si esclude che si possa precedere per dolo eventuale, in relazione ai reati di omicidio e disastro: significa che secondo gli inquirenti si sarebbero poste in essere condotte in linea di principio lecite, accettando però il rischio di poter commettere un reato. E la procura avrebbe già iscritto nel registro degli indagati due nomi. Uno è l'addetto di Rfi al cantiere in cui lavoravano le vittime della società Sigifer di Borgovercelli. L'altro è il capocantiere della Sigifer, collega delle cinque vittime, riuscito a salvarsi perché ha intravisto i fari del treno in arrivo ed è riuscito a spostarsi su un altro binario. Intanto, anche il Mit ha avviato una propria inchiesta. Il macchinista che guidava il convoglio, dodici vagoni vuoti in viaggio da Alessandria a Torino, era sicuro che quello fosse un orario in cui nessuno avrebbe dovuto transitare e men che meno lavorare, come ha precisato Fs. Invece gli operai erano là. Due si sono salvati, ma non si sanno spiegare "cosa sia successo". 

Lo sciopero di oggi

Messaggi di sdegno e cordoglio sono arrivati da più parti. Duri i sindacati, con il segretario regionale del Piemonte della Cgil Giorgio Airaudo che ha parlato di una "nuova Thyssen", ricordando l'incidente nell'acciaieria del capoluogo piemontese che nel dicembre del 2007 costò la vita a sette operai. La decisione collettiva delle rappresentanze, da Maurizio Landini alle Usb, è stata poi uno sciopero dei manutentori di Rfi oggi, mentre lunedì Vercelli è pronta a uno sciopero generale dei trasporti. Immediato anche il cordoglio della Rete ferroviaria italiana, insieme alle annunciate verifiche sulla dinamica dell'accaduto e alle precisazioni di Fs sulle procedure.

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Chi erano gli operai

Gli operai travolti si chiamavano Kevin Laganà, 22 anni, Michael Zanera, 34, Giuseppe Sorvillo, 43, Giuseppe Saverio Lombardo, 52 e Giuseppe Aversa, 49. Erano tutti dipendenti della Sigifer di Borgo Vercelli, impresa leader nel settore di costruzione e manutenzione degli impianti ferroviari. I due operai che hanno evitato il treno sono stati dimessi ieri sera, dopo ore di sostegno psicologico fornito nell'ospedale di Chivasso.

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