Incidente Brandizzo, chi erano gli operai uccisi dal treno: Kevin, 22 anni, il più giovane

Cronaca
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I cinque operai, tutti dipendenti della società Sigifer di Borgo Vercelli, stavano lavorando alla manutenzione di alcuni binari sulla linea Milano-Torino quando un locomotore li ha investititi uccidendoli sul colpo. Due colleghi rimasti illesi

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Sono stati identificati i cinque operai travolti ieri, poco prima di mezzanotte, da un treno in transito mentre erano al lavoro per la sostituzione di alcuni binari nei pressi della stazione di Brandizzo, a 20km dal capoluogo piemontese sulla linea Milano-Torino. Tra le vittime il più giovane si chiamava Kevin Laganà: 22 anni, originario di Messina, viveva a Vercelli. Il ragazzo è morto sul colpo insieme ai colleghi Michael Zanera, 34 anni, anche lui di Vercelli, Giuseppe Sorvillo, 43 anni, di Brandizzo, Giuseppe Aversa, 49 anni, di Borgo d'Ale e Saverio Giuseppe Lombardo, 52 anni, originario di Marsala. I due operai sopravvissuti all'incidente, di 44 e 52 anni, e i due macchinisti del treno, di 30 e 51 anni, restano in osservazione all'ospedale di Chivasso. I quattro uomini non hanno riportato lesioni significative ma sono assistiti da psicologi per lo shock subìto e verranno dimessi nelle prossime ore. Nel pomeriggio, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lasciato in omaggio delle vittime mazzi di fiori davanti alla stazione di Brandizzo (LA VISITA DI MATTARELLA).

Tra le vittime, due operai originari della Sicilia

Tre le vittime, quindi, ci sono due operai originari della Sicilia. Kevin Laganà, originario di Messina, si era trasferito in Piemonte e viveva a Vercelli. Dopo aver finito la scuola aveva iniziato, nel 2019 e appena maggiorenne, a lavorare per la Sigifer di Borgo Vercelli che si occupa di armamento ferroviario in tutta Italia. Era molto legato alla famiglia, soprattutto al fratello Antonino e al padre Massimo, ha raccontato chi lo conosceva. Giuseppe Saverio Lombardo, invece, era originario di Marsala. Fino al 2001 ha vissuto in Sicilia, poi si era trasferito in Piemonte, a Vercelli, e aveva trovato lavoro alla Sigifer. Era sposato e lascia un figlio. Originario del Sud era anche Giuseppe Sorvillo: di Sparanise, nel casertano, ma da tempo risiedeva a Brandizzo con la moglie e due figli. Il sindacato Cisal lo ricorda come un uomo che amava "lo sport e i viaggi" che, come tanti, "era partito per cercare lavoro al di fuori della provincia".

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Morti sul colpo

Tutti dipendenti della Sigifer di Borgo Vercelli, ditta dal 1993 specializzata nell’armamento ferroviario, al momento dell’incidente stavano lavorando alla manutenzione di alcuni binari. A causa del forte impatto sono deceduti sul colpo, mentre due colleghi che operavano nella stessa squadra sono rimasti illesi. La Procura di Ivrea ha acquisto le immagini di videosorveglianza nell’area della stazione, elementi utili a chiarire nelle indagini la dinamica esatta dell’incidente.

 

L'ultimo post, "una croce sulle rotaie"

“Dio mi vuole dire qualcosa”, così scriveva su TikTok Micheal Zanera poco prima dell’incidente ferroviario alla stazione di Brandizzo. L’operaio di Vercelli aveva pubblicato sul suo profilo social l’immagine di una croce infuocata sulla lamiera delle rotaie in manutenzione. "È la prima volta che mi succede che mentre saldo la rotaia mi esce un crocifisso. Dio mi vuole dire qualcosa sicuramente", aveva scritto ricordando di essere in un periodo non bello. Il post ha raggiunto in poche ore oltre 30mila visualizzazioni, centinaia i commenti e le condivisioni. 

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