Saman Abbas, arrivato in Italia il padre estradato dal Pakistan: 8 settembre sarà in aula

Cronaca
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Nella notte, a bordo di un Falcon 900 dell'Aeronautica militare, Shabbar Abbas è arrivato a Ciampino: dopo la notifica del decreto di custodia cautelare è stato portato in un carcere di Roma, prima del trasferimento definitivo in una casa circondariale emiliana. L’uomo è accusato dell’omicidio della figlia, avvenuto nel 2021 a Novellara. Venerdì prossimo comparirà davanti alla Corte di assise reggiana che lo sta processando, insieme a quattro familiari. L’avvocata del fidanzato della ragazza: “Punita per l'amore”

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È arrivato in Italia il padre di Saman Abbas, la ragazza uccisa nel 2021 a Novellara, in provincia di Reggio Emilia. L’uomo, Shabbar Abbas, è accusato dell’omicidio della figlia ed è stato estradato dal Pakistan in Italia. Nella notte, a bordo di un Falcon 900 dell'Aeronautica militare, è arrivato all’aeroporto di Roma Ciampino. Poi è stato portato in carcere.

L’arrivo di Shabbar Abbas a Ciampino

Il Falcon 900 dell'Aeronautica Militare, proveniente da Islamabad, è atterrato a Roma poco dopo la mezzanotte. Sbarcato dall'aereo, Shabbar Abbas è stato preso in consegna dalla polaria di Ciampino ed è stato portato nell’ufficio di polizia giudiziaria dello scalo romano per la notifica del decreto di custodia cautelare e il verbale. Poi la polizia penitenziaria ha trasferito l’uomo in un carcere di Roma, prima del trasferimento definitivo in una casa circondariale emiliana, dove rimarrà a disposizione dell'autorità giudiziaria di Reggio Emilia.

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L’8 settembre Shabbar Abbas sarà in aula

Shabbar Abbas è accusato di aver ucciso a Novellara la figlia Saman perché lei aveva rifiutato un matrimonio combinato. L’uomo, fuggito in Pakistan dopo l’omicidio, è stato arrestato nel Punjab a metà novembre 2022, dopo un anno e mezzo di latitanza. La mancanza di precedenti e di accordi tra Italia e Pakistan ha reso complessa la procedura di estradizione: lo testimoniano gli oltre 30 rinvii delle udienze per discutere la legittimità della richiesta del ministero della Giustizia italiano. L'ok dei giudici di Islamabad è arrivato il 4 luglio, il consenso del governo pachistano il 29 agosto. "Un passo in avanti affinché, dopo un atroce delitto, la giustizia possa compiere fino in fondo il suo percorso", ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio. Quanto avvenuto è "frutto anche di un grande lavoro diplomatico. Grazie al Pakistan per la cooperazione. Ora la giustizia farà il suo corso", ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

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Il processo

Il prossimo 8 settembre Abbas potrà così essere in aula, in presenza e non più in collegamento video, davanti alla Corte di assise reggiana che lo sta processando - insieme a quattro familiari - per aver assassinato la figlia 18enne e averne nascosto il corpo, ritrovato in una buca non lontano da casa il 18 novembre scorso. L'8 settembre sarà sentito come testimone l'altro figlio di Shabbar Abbas, il fratello minore di Saman Abbas, che con le sue parole ha contribuito a rafforzare il quadro a carico dei parenti. Carabinieri e Procura di Reggio Emilia accusano Shabbar Abbas di avere agito in concorso con la moglie Nazia Shaheen, l'unica ancora ricercata, e con i cugini della ragazza Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, arrestati nei mesi seguenti al delitto in Francia e Spagna, oltre che con lo zio e fratello del padre Danish Hasnain, anche lui rintracciato in territorio francese. Proprio Danish Hasnain ha indicato agli inquirenti dove scavare per trovare il cadavere, sepolto nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio 2021 in un casolare diroccato. Poche ore dopo, Shabbar Abbas e la moglie avevano preso un volo per il Pakistan.

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L’avvocata del fidanzato di Saman Abbas: “Punita per l'amore”

Shabbar Abbas nelle scorse settimane è passato dal negare la morte della figlia ad accusare il fidanzato di lei, Saqib Ayub. "Era una ragazza che aveva voglia di vivere, aveva fatto una scelta di amore. Ed è stata punita per l'amore. Finalmente avremo l'onore di guardare quello che è soltanto il padre all'anagrafe e che immediatamente dopo l'omicidio di Saman parte, non si fa più trovare. E mentre tutti i carabinieri cercavano Saman e lei era già sotto due metri di terra, continuava a dire che sentiva la figlia su Instagram", ha detto l'avvocata Barbara Iannuccelli, legale del ragazzo. "Per Saman lo Stato italiano è stato grandioso, ringraziamo tutti", ha aggiunto.

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