Meteo, ciclone Medicane nel Mediterraneo. Cos'è e cosa ci aspetta nei prossimi mesi
L'arrivo di correnti d'aria fredda si è scontrato con le temperature molto alte del Mar Ligure, facendo scoppiare i fortissimi temporali che si sono abbattuti su Genova e in zone limitrofe nella notte tra il 27 e il 28 agosto. Cosa succederà in questi giorni? C'è la possibilità che risucceda anche a settembre o a ottobre?
Una nuova ondata di maltempo si è abbattuta sul Nord Italia, colpendo nella notte tra il 27 e il 28 agosto in particolare la Liguria. C’è chi parla di Medicane – dall’unione dei termini Mediterraneo e Hurricane, uragano in inglese – per descrivere quanto è successo. Così ad esempio Antonio Sanò, fondatore de iLMeteo.it
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“Sui nostri mari non possiamo parlare di vero e proprio uragano, ma solo di ‘Uragano Mediterraneo’ in quanto il primo presenta normalmente un diametro medio di 500 km, mentre sui nostri bacini (a causa della superficie marina minore) possiamo ritrovare diametri massimi di circa 100 km”, spiega Sanò
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In pratica, dice invece al Corriere della Sera il climatologo del Cnr Massimiliano Pasqui, la responsabilità è dell’ingresso di un fronte di aria fredda nella zona del Mediterraneo, soprattutto nel golfo genovese, entrato a contatto con le alte temperature del mare. La forza degli eventi che ne sono scaturiti è quindi dovuta in particolare all’innalzamento delle temperature delle nostre acque
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A portare l’aria fredda sulla Liguria, così come su altre aree del Nord Italia, è stato il ciclone Poppea. E non è detto che la situazione migliorerà nelle prossime ore. Secondo Sanò, guardando alle prossime 48 ore, il maltempo continuerà ad abbattersi “duramente” su diversi territori
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"Attorno all’occhio del ciclone Poppea soffieranno venti fortissimi con raffiche da uragano localmente superiori ai 120 km/h”, continua il fondatore de iLMeteo.it, avvertendo che “c’è da aspettarsi quindi un ingrossamento del moto ondoso del Mar Ligure e del Mar Tirreno”
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Poi il ciclone scenderà anche su Toscana, Lazio, Umbria. Il 29 agosto dovrebbe interessare invece Emilia-Romagna, Nordest, Toscana, Lazio e Umbria. “Qualche temporale nel frattempo avrà raggiunto pure Campania, Sardegna e Calabria tirrenica”, aggiunge Sanò
I PROSSIMI MESI - Guardando più avanti, a settembre e a ottobre, non è detto che la situazione migliorerà. Il punto, come spiega ancora Pasqui al Corriere, è che le temperature marine impiegano un po’ di tempo a raffreddarsi. Il probabile arrivo di nuove correnti di aria fredda rischierebbe così di dar vita ad altri nubifragi
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