Il vice capo dipartimento della Protezione civile spiega che le situazioni più complicate sono in Abruzzo, Puglia e Sicilia. Ma anche in Calabria, per via delle alte temperature. Canadair in azione. I fenomeni a cui si sta assistendo in questo periodo "sono più frequenti e intensi" rispetto al passato
"Ieri è stata una giornata impegnativa e dolorosa", dice a Sky TG24 il vice capo dipartimento della Protezione civile, Titti Postiglione, parlando del maltempo e degli incendi che stanno colpendo l'Italia (TUTTE LE NEWS IN DIRETTA). "Oggi lavoriamo su 10 situazioni di incendi", aggiunge, "ma ci aspettiamo che cresceranno con il corso della giornata". Le situazioni più complesse riguardano "Abruzzo, Puglia" e soprattutto "Sicilia". L'attenzione è alta anche in Calabria, per le elevate temperature. I candair al momento "sono in azione". E riguardo ai mezzi a disposizione del nostro Paese, per fronteggiare l'emergenza dei roghi, Postiglione ricorda: in Italia ci sono 34 mezzi aerei per agire contro gli incendi. Come Italia, "abbiamo una flotta considerevole", "in assoluto non esiste una flotta ideale che possa frontegiare tutti gli incendi, nel nostro Paese come da nessuna parte. In questo senso il meccanismo europeo è una grandissima opportunità".
"Situazioni straordinarie"
Quelle di questi giorni "sono sicuramente situazioni straordinarie", avere "35 richieste di conocorso aereo in una giornata è sicuramente una situazione fuori dall'ordinario", ricorda ancora Postiglione, facendo presente poi che, ieri, alcuni canadair non sono nemmeno riusciti a decollare per via delle temperature troppo alte delle piste.
Come contrastare gli incendi: "Importante l'azione di tutti"
Sugli incendi, aggiunge il vice capo dipartimento della Protezione Civile, "è importantissima l'azione di tutti: non appena si vede anche solo fumo, si segnali, perché un incendio affrontato immediatamente, con le squadre di terra, può non diventare un incendio che richiede un canadair". Poi sono fondamentali le "attività di prevezione", per bloccare quelli di origine dolosa o quelli provocati da "negligenza e imprudenza".
"Fenomeni più intensi e frequenti del passato"
"Non c'è dubbio che siamo davanti a fenomeni più intensi e più frequenti del passato", ricorda Postiglione, "ciò non significa che sono fenomeni che non abbiamo mai visto, ma che si ripetono con una frequenza che non avevamo mai visto e soprattutto con un'intensità straordinaria".