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Meteo, l'esperto: "Eventi estremi? Tra cinque anni potrebbero essere la nuova normalità"

Cronaca

Giulia Mengolini

©Ansa

La frequenza di questo tipo di eventi, come il nubifragio che ha colpito Milano nella notte, "negli ultimi 20 anni è aumentata del doppio: e quest’anno in Italia abbiamo registrato il doppio degli eventi estremi dell’anno scorso", spiega il metereologo e volto di Sky TG24 Lorenzo Tedici. Da mercoledì tornerà a splendere il sole, con temperature attorno ai 32 gradi, ma intanto attenzione alta nelle prossime ore per la pianura padana, "un catino pieno di calore e umidità", avverte

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Il maltempo non lascia tregua al Nord. Paura a Milano per il nubifragio che la notte scorsa si è abbattuto sulla città (LE FOTO) e in quasi tutta la Lombardia causando una vittima: una ragazza di 16 anni che si trovava a un campo scout ed è morta dopo esser stata colpita da un albero caduto mentre stava dormendo in tenda a Corteno Golgi, nel Bresciano. È la seconda vittima del maltempo in meno di 24 ore, dopo che ieri una donna è morta travolta da un albero caduto a Lissone, in Brianza. E dopo i danni provocati la Regione Lombardia chiederà al governo lo stato di emergenza. "Ho visto nella mia vita passare 65 estati e quello che sto vedendo ora non è normale, non possiamo più negarlo, il cambiamento climatico sta modificando la nostra vita", ha detto questa mattina via social il sindaco Beppe Sala. Intanto al Sud le temperature sono infuocate: anche Palermo, dopo Rodi e Corfù in Grecia, è assediata dagli incendi: centinaia le famiglie evacuate e una vittima. Cerchiamo di fare il punto con Lorenzo Tedici, metereologo e volto di Sky TG24.

Negli ultimi giorni l’Italia è piegata da eventi meteorologici estremi: nubifragi, tornadi, grandine-gigante al Nord, caldo torrido e incendi al Sud. Eventi così estremi si potevano, e si possono prevedere?

Dal punto di vista meteorologico sì, infatti era stata diramata un'allerta arancione. Ma la fenomenologia si sta facendo sempre più intensa a causa del riscaldamento globale, e i temporali sono fenomeni localizzati. Fortunatamente la meteorologia si sta affinando sempre più, siamo quindi  in grado di prevedere abbastanza bene anche questo tipo di eventi, il problema è appunto che quelli che si stanno verificando sempre più spesso sono decisamente “estremi”, quindi il risultato ci lascia davvero sorpresi. Prevediamo temporali “forti”, ma quelli che avvengono oggigiorno, come quello della scorsa notte a Milano, sono al di fuori di ogni categoria.

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Possiamo ancora definire quelli che si stanno verificando con sempre più frequenza, dall’alluvione in Romagna ai nubifragi di questi giorni “eventi straordinari”, o dobbiamo abituarci a parlare di una “nuova normalità”?

Speriamo si possano ancora definire “eventi estremi” e che siano situazioni univoche o rare, ma non si può non osservare che la frequenza negli ultimi 20 anni è già aumentata del doppio: addirittura quest’anno in Italia abbiamo registrato il doppio degli eventi estremi dell’anno scorso e siamo solamente a luglio. Quindi procedendo di questo passo probabilmente sì, tra cinque anni avere estati con 45 gradi sarà la nuova normalità. A temperature così alte seguono poi nubifragi e temporali violentissimi. Un’accoppiata che abbiamo registrato anche in altre parti del mondo: il calore estremo, fortissima umidità, la tropicalizzazione del clima con conseguenti super celle temporalesche come quella di questa notte a Milano, ma non solo. I danni maggiori si sono registrati infatti sul Triveneto e nel Bresciano, dove purtroppo c’è una vittima. Il quadro comprende in generale gran parte dell’Italia settentrionale e marginalmente nel corso delle ultime ore si sta spostando verso il centro.

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Cosa dobbiamo aspettarci per i prossimi giorni? Ci sarà una tregua?

Sì, buone notizie perché vedremo un sole “tranquillo” da giovedì in poi con circa 32 gradi, non più quindi l’anticiclone africano. Attenzione alta invece per quanto riguarda le prossime ore: la pianura padana è piena di calore e di umidità, un “catino” molto attivo. Potrebbero svilupparsi nuove celle temporalesche in movimento da sud-ovest verso nord-est: tra Emilia Romagna e Triveneto, sono attesi ancora dei fenomeni. Localmente, tra Piemonte e Lombardia non sono escluse altre celle temporalesche: le super celle, quelle "astronavi" che abbiamo visto anche in fotografia, hanno un diametro di 40 chilometri, sono previste con più probabilità sul Triveneto ancora oggi e in parte mercoledì mattina. Da mercoledì pomeriggio invece vedremo finalmente la luce in fondo al tunnel.

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