
Maltempo, 46 grandinate in un giorno tra Emilia-Romagna e Lombardia. Oltre 6 mld di danni
Sono enormi i danni provocati dai recenti eventi atmosferici che hanno colpito alcune regioni del Nord: a essere colpite sono state soprattutto le produzioni di grano, ortaggi, barbabietole, frutta e vigneti, ai quali vanno aggiunti anche gli alberi divelti, le serre distrutte e le strutture agricole con tetti rovinati. Come evidenzia la Coldiretti, ormai il clima mostra sempre più una tendenza alla tropicalizzazione

Tra Lombardia ed Emilia-Romagna si sono abbattute in un solo giorno ben 46 violente grandinate, con vere e proprie palle di ghiaccio che hanno provocato danni incalcolabili nelle campagne
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L’analisi di Coldiretti, effettuata su dati Eswd (European sever weather database) in riferimento all’ondata di maltempo che ha colpito a macchia di leopardo il nord Italia, ha evidenziato i danni irrimediabili sulle produzioni di grano, ortaggi, barbabietole, frutta e vigneti, ai quali vanno aggiunti anche gli alberi divelti, le serre distrutte e le strutture agricole con tetti rovinati (in foto danni a Rivolta d'Adda)
Tempesta e grandine nel Ravennate, viabilità interrotta e danni
Nel frattempo il caldo torrido sta “bruciando” la frutta e verdura nei campi lungo tutto il Paese, con ustioni che provocano la perdita del raccolto che in alcune aziende arrivano al 90% (in foto, danni in un campo di mais Rivolta d'Adda)
Caldo, frutta e verdura "bruciate". La grandine devasta i raccolti
Come sottolinea Coldiretti, chicchi di grandine grandi come palle da tennis hanno colpito le colture dell'Emilia-Romagna, come nelle province di Parma (Sala Baganza, Felino, Corcagnano, Carignano, Vigatto), Reggio Emilia (Salvaterra, Pratissolo), Modena (Mirandola, Rivara, San Felice sul Panaro, Finale Emilia, Cavezzo), Bologna (San Giovanni in Persiceto, Baricella), Ferrara (Cento, Bondeno, Vigarano Mainarda, Voghiera, Argenta) e Ravenna dalla costa (Marina di Ravenna) alle aree interne (Lavezzola, Conselice, Voltana, Alfonsine, Fusignano, Bagnacavallo)
Nubifragio vicino a Cremona, maxi-grandinata e blackout
In Lombardia, nella provincia di Milano, continua la Coldiretti, i chicchi di ghiaccio, uniti a vortici di forte vento hanno distrutto le coltivazioni in campo, dal mais pronto per essere raccolto, alla soia. Secondo le prime stime dei tecnici Coldiretti le tempeste di ghiaccio hanno flagellato centinaia di ettari oltre a danneggiare i mezzi agricoli e scoperchiare i tetti delle cascine, delle stalle e dei capannoni (in foto, danni a Rivolta d'Adda)

Stalle allagate e mais piegato in provincia di Bergamo, continua la Coldiretti, dove sotto i colpi della grandine sono finiti anche i prati e i pascoli di montagna. Danni si registrano inoltre in provincia di Cremona con mais divelto da terra dalla furia del vento, campi di girasoli e prati spianati e mezzi agricoli rovinati dalla violenza dei chicchi di ghiaccio (in foto, danni a Rivolta d'Adda)

Nubifragi e grandine anche nel Bresciano che hanno amplificato gli effetti delle frustate che il maltempo ha scaricato sul territorio con tetti scoperchiati, strutture danneggiate, raccolti fortemente compromessi dalle colture in campo alle piante di olivo e vite (in foto, danni a Rivolta d'Adda)

Come sottolinea la Coldiretti, la grandine è l’evento climatico avverso più temuto dall’agricoltura in questa fase stagionale per i danni irreversibili che provoca alle coltivazioni in campo che lo scorso anno hanno raggiunto la cifra record di oltre mezzo miliardo di euro solo nelle aziende assicurate secondo l’Asnacodi. I chicchi – spiega la Coldiretti – colpiscono i frutti in modo da provocarne la caduta o danneggiandoli in modo tale da impedirne la crescita o lasciando deformazioni tali da renderli non adatti alla commercializzazione

Un evento climatico avverso che, come precisa Coldiretti, si ripete sempre con maggiore frequenza, ma a cambiare è anche la dimensione dei chicchi che risulta essere aumentata considerevolmente negli ultimi anni con la caduta di veri e propri blocchi di ghiaccio anche più grandi di una palla da tennis (in foto, danni a Rivolta d'Adda)

Secondo Coldiretti siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. Questo porta a perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne che nel 2023 supereranno complessivamente 6 miliardi dello scorso anno
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