Giornata contro la droga, Meloni contestata durante la conferenza stampa

Cronaca

La premier durante l'incontro con la stampa ha detto: "Tutte le droghe fanno male". Contestazione da Riccardo Magi, segretario di +Europa, che ha esposto un cartello con la scritta: "Cannabis: se non ci pensa lo Stato ci pensa la mafia"

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"La droga fa male sempre e comunque, ogni singolo grammo di principio attivo si mangia un pezzo di te". Lo ha detto il presidente del consiglio Giorgia Meloni durante la conferenza stampa convocata in occasione della giornata mondiale contro l'abuso di sostanze stupefacenti, sottolineando che "tutte le droghe fanno male". Durante l'incontro con la stampa la premier è stata contestata da Riccardo Magi, segretario di +Europa, che ha esposto un cartello con la scritta "Cannabis: se non ci pensa lo Stato ci pensa la mafia".

"Droga non è forma di libertà, si mangia un pezzo di te"

 Nel suo intervento Giorgia Meloni ha detto che "viviamo nel paradosso di una vulgata che spaccia la droga come un forma di libertà, e io non riesco a capire come si faccia a considerare libertà qualcosa che ti rende schiavo". La premier si è detta felice "per il significato quasi rivoluzionario che ha essere qua oggi governo, istituzioni, comunità, esperti, famiglie, giovani, insegnanti. Perchè abbiamo una giornata contro le droghe ma negli ultimi anni c'è stata indifferenza. Non è scontato essere qua oggi perché non è avvenuto in passato, preferendo tenere i fari spenti". Il presidente del Consiglio ha poi voluto ribadire "concetti lapalissiani e banali, sapendo che posso diventare oggetto di polemica, ma sono abituata a difendere ciò in cui credo. Il primo è che la droga fa male sempre e comunque, ogni singolo grammo di principio attivo si mangia un pezzo di te". Secondo la premier "le droghe fanno male tutte, non esistono distinzioni, chi dice una cosa diversa dice una menzogna. Dire che ci sono droghe che possono essere usate è un inganno". In uno spinello di oggi c'è una quantità di principio attivo "enormemente più grande di quanto ce n'era in quelli di qualche decennio fa e si può definire leggera qualcosa che ha il 78% del principio attivo?", ha detto Meloni.

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"Faremo la nostra parte, non abbiamo approccio paternalista"

Meloni ha dichiarato che "fin quando ci sarà questo governo è finita la stagione del disinteresse. Il messaggio che vogliamo lanciare oggi è che lo Stato intende fare la sua parte per combattere un fenomeno che è fuori controllo". L'impegno del governo contro la droga "non vuol esser un approccio paternalistico - ha spiegato la premier -, lo stato etico non c'entra niente, c'entra la responsabilità delle istituzioni, c'entra la solidarietà, la responsabilità di fare cose difficili se sono giuste, di andare contro corrente. Se non cambiamo l'approccio, tutte le leggi e i fondi non basteranno, serve un'altra narrazione sul piano educativo e culturale".

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