
Maturità, tutto quello che c'è da sapere sugli esami di Stato: dalle date ai crediti
Commissari interni ed esterni, due prove scritte (in alcuni casi se ne aggiunge una terza) e un colloquio interdisciplinare. Nello scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce il punteggio per il credito maturato nel secondo biennio e nell’ultimo anno fino a un massimo di quaranta punti. Si comincia mercoledì 21 giugno alle ore 8.30

L’esame di Stato torna alla normalità, e cioè a quanto previsto dalle norme in vigore (abbandonate per la pandemia Covid negli anni scorsi). Fanno eccezione le aree alluvionate a maggio. Tutte le informazioni al riguardo sono sul sito del Ministero dell’Istruzione: ecco cosa sapere
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COME SI SVOLGE – Ci sono due prove scritte a carattere nazionale (decise cioè dal ministero) e un colloquio. A valutare sono commissari interni ed esterni. Lo svolgimento delle prove Invalsi è requisito di ammissione, ma non c’è connessione fra i risultati e gli esiti dell’esame di Stato. L’unica deroga riguarda i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (Pcto): lo svolgimento delle attività Pcto non è requisito di ammissione all’esame
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LA PRIMA PROVA/1 – La prima prova accerta sia la padronanza della lingua italiana (o della diversa lingua nella quale avviene l’insegnamento) sia le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche degli studenti. Si svolge mercoledì 21 giugno 2023 alle 8:30 con modalità identiche in tutti gli istituti e ha una durata massima di sei ore. I candidati possono scegliere tra tipologie e tematiche diverse
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LA PRIMA PROVA/2 – In tutto ci sono sette tracce che fanno riferimento agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale. Gli studenti possono scegliere quella che pensano sia più adatta alla loro preparazione e ai loro interessi. La prova può essere strutturata in più parti. Ciò consente di verificare competenze diverse, in particolare la comprensione degli aspetti linguistici, espressivi e logico-argomentativi, oltre che la riflessione critica da parte del candidato

LA SECONDA PROVA/1 – La seconda prova riguarda una o più delle discipline che caratterizzano il corso di studi. Negli istituti professionali di nuovo ordinamento, invece, la prova verte su competenze e nuclei tematici fondamentali di indirizzo e non su discipline

LA SECONDA PROVA/2 – Quest’anno torna ad essere una prova nazionale (mentre lo scorso anno le tracce erano state elaborate dalle singole commissioni d'esame). Il Ministero, con un apposito decreto, ha definito le discipline oggetto di questa seconda prova. Per conoscere le discipline oggetto della seconda prova e quelle affidate ai commissari esterni è disponibile un apposito motore di ricerca

CELLULARI E APPARECCHI ELETTRONICI – Nei giorni delle prove scritte è vietato utilizzare a scuola telefoni cellulari, smartphone e smartwatch di qualsiasi tipo, dispositivi di qualsiasi natura e tipologia in grado di consultare file, di inviare fotografie e immagini, nonché apparecchiature a luce infrarossa o ultravioletta di ogni genere

COMPUTER – Sono escluse dal divieto le calcolatrici scientifiche e/o grafiche consultabili sul sito del Ministero dell'Istruzione. È vietato l’uso di dispositivi elettronici portatili di tipo palmare o personal computer portatili di qualsiasi genere in grado di collegarsi all’esterno degli edifici scolastici tramite connessioni wireless o alla normale rete telefonica con qualsiasi protocollo. Per eventuali violazioni è prevista, secondo le norme sui pubblici esami, l’esclusione da tutte le prove di esame

TERZA PROVA – È prevista per le sezioni ESABAC, ESABAC techno, sezioni con opzione internazionale, per le scuole della Regione autonoma Valle d’Aosta e della Provincia autonoma di Bolzano, per le scuole con lingua d’insegnamento slovena e con insegnamento bilingue sloveno/italiano del Friuli Venezia Giulia

DATE – La sessione dell’Esame di Stato 2022/2023 per il secondo ciclo di istruzione prende il via il 21 giugno 2023 alle ore 8:30, con lo svolgimento della prima prova scritta. La seconda prova scritta si tiene il 22 giugno 2023. La terza prova scritta, se prevista, si tiene il 27 giugno 2023, alle ore 8:30
PROVE SUPPLETIVE – La prima prova scritta suppletiva si svolge il 5 luglio 2023, alle ore 8:30. La seconda prova scritta suppletiva si svolge il 6 luglio 2023 e prosegue nei giorni successivi per gli indirizzi nei quali la prova si svolge in più giorni. La terza prova scritta suppletiva, per gli istituti interessati, si svolge l’11 luglio 2023, alle ore 8:30

COLLOQUIO – Il colloquio si svolge dopo gli scritti e riguarda anche l’insegnamento trasversale dell'educazione civica. È di carattere interdisciplinare: la commissione valuta sia la capacità del candidato di cogliere i collegamenti tra le conoscenze acquisite sia il profilo educativo, culturale e professionale dello studente. Prenderà il via da uno spunto iniziale (un’immagine, un breve testo) scelto dalla Commissione. In questa fase il candidato espone l’esperienza Pcto (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) svolta nel percorso degli studi

PUNTEGGIO – Nello scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce il punteggio per il credito maturato nel secondo biennio e nell’ultimo anno fino a un massimo di quaranta punti: dodici punti per il terzo anno, tredici per il quarto anno e quindici per il quinto anno. La valutazione sul comportamento concorre alla determinazione del credito scolastico
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VOTO FINALE – Il voto finale dell’Esame di Stato è espresso in centesimi così suddivisi: massimo 40 punti per il credito scolastico, massimo 20 punti per il primo scritto, massimo 20 punti per il secondo scritto, massimo 20 punti per il colloquio. La commissione può assegnare fino a 5 punti di “bonus” per chi ne ha diritto. Dalla somma di tutti questi punti risulta il voto finale dell’Esame. Il punteggio massimo è 100 (c’è la possibilità della lode). Il punteggio minimo per superare l'esame è 60/100
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COMMISSIONE – La commissione torna ad essere composta da un presidente esterno all’istituzione scolastica, tre commissari interni e tre esterni. Il Ministero, con apposito decreto, ha comunicato le discipline affidate ai membri esterni
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