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Papa Francesco nella domenica di Pentecoste: "Paura blocca e isola"

Cronaca

Il Pontefice ha parlato dello Spirito Santo che ci libera dalla paura e ha ricordato Alessandro Manzoni come il cantore delle vittime e degli ultimi. Ha poi rivolto un pensiero alle vittime del ciclone che ha colpito Bangladesh e Myanmar e invitato tutti, nel mese mariano, a pregare per la pace in Ucraina

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Messa di Pentecoste, oggi, per Papa Francesco nella Basilica di San Pietro. Alle 12 il Regina Coeli da piazza San Pietro. Un appuntamento sempre molto atteso da migliaia di fedeli che si riuniscono a Roma. 

“Lo spirito santo libera dalla paura”

Papa Francesco, nel Regina Coeli, ha invitato a non chiudere le porte all'altro per la paura e anche le porte della Chiesa. "La paura blocca, paralizza. E isola: pensiamo alla paura dell'altro, di chi è straniero, di chi è diverso, di chi la pensa in un altro modo. E ci può essere persino la paura di Dio: che mi punisca, che ce l'abbia con me. Se diamo spazio a queste false paure, le porte si chiudono: quelle del cuore, della società, e anche le porte della Chiesa” ha sottolineato il Papa. “Dove c'è paura, c'è chiusura. E non va bene. Il Vangelo però ci offre il rimedio del Risorto: lo Spirito Santo. Lui libera dalle prigioni della paura" ha concluso il Pontefice.      

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Alessandro Manzoni, cantore degli ultimi

Lo scorso 22 maggio si è commemorato il 150esimo anniversario della morte di una delle figure più alte della letteratura, Alessandro Manzoni. Lo ha ricordato il Papa in questa domenica di Pentecoste. "Egli - ha detto - attraverso le sue opere è stato cantore delle vittime e degli ultimi, essi sono sempre sotto la mano protettrice della Provvidenza divina e sono sostenuti anche dalla vicinanza dei pastori fedeli della Chiesa, presenti nelle pagine del capolavoro manzoniano".  

 

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Papa Francesco ha rivolto poi un pensiero alle vittime del ciclone che ha colpito Bangladesh e Myanmar, chiedendo che si consenta l'arrivo degli aiuti per le popolazioni colpite. "Invito a pregare per le popolazioni che vivono al confine tra Myanmar e Bangladesh, duramente colpite da un ciclone: più di ottocentomila persone, oltre ai tanti Rohingya che già vivono in condizioni precarie" ha detto dopo la recita del Regina Caeli. “Mentre rinnovo a queste popolazioni la mia vicinanza, mi rivolgo ai responsabili, perchè favoriscano l'accesso degli aiuti umanitari, e faccio appello al senso di solidarietà umana ed ecclesiale per soccorrere questi nostri fratelli e sorelle” ha concluso il Santo Padre. 

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Affidiamo a Maria il desiderio di pace, specialmente in Ucraina

Nel mese mariano il Papa rivolge una preghiera alla Vergine Maria “ affichè accompagni questa importante tappa del Sinodo con la sua materna protezione e a lei affidiamo anche il desiderio di pace di tante popolazioni in tutto il mondo, specialmente della martoriata Ucraina". Lo ha detto Bergoglio all’Angelus in piazza San Pietro ricordando che mercoledì prossimo nei Santuari mariani di tutto il mondo sono previsti momenti di preghiera a sostegno dei preparativi alla prossima Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi.

 

 

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