Torremaggiore, confessa il 45enne fermato. Il piccolo di 5 anni salvo perché nascosto

Cronaca
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Taulant Malaj ha rilasciato delle dichiarazioni spontanee ammettendo il duplice omicidio della figlia di 16 anni e del 50enne oltre al ferimento di sua moglie, di 39 anni. Dopo l'assassinio l'uomo ha girato un filmato, inviato a un connazionale che ha allerato i carabinieri. Il video ha iniziato a circolare in rete arrivando ad altre persone che ora sono in fase di identificazione perché a loro volta hanno contribuito alla sua diffusione

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Ha confessato Taulant Malaj, il panettiere albanese di 45 anni che ieri a Torremaggiore (Foggia) ha ucciso la figlia 16enne, Gessica, e il suo vicino Massimo De Santis, 50 anni, che riteneva fosse l'amante di sua moglie. L'uomo, che dopo l'assassinio ha ripreso le sue vittime con il telefonino, ha rilasciato delle dichiarazioni spontanee ammettendo il duplice omicidio. Quando i militari lo hanno bloccato aveva ancora gli abiti insanguinati e aveva abbandonato l'arma del delitto, un coltello da cucina, all'interno della propria autovettura. Il 45enne deve rispondere di duplice omicidio e del tentato omicidio della moglie, Tefta, rimasta ferita durante l'aggressione. "Come sta Gessica, sta bene?", ha chiesto l'uomo, in stato confusionale, dopo la confessione.

Il racconto di Malaj agli investigatori

"Mia moglie ha ammesso che aveva una relazione con Massimo. Mi aveva chiesto scusa per questa relazione, ma io volevo separarmi", ha detto Malaj al pm. Lo riferiscono all'ANSA i due legali dell'uomo arrestato, Michele Maiellaro e Giacomo Lattanzio. Stando al racconto del panettiere, nei giorni scorsi c'era stata una discussione in famiglia, sempre per il presunto tradimento, al termine della quale l'uomo aveva detto di volersi separare. La moglie, però, lo avrebbe convinto a restare a casa. Pare che Malaj, stando sempre al suo racconto, avesse scoperto più volte nel corso del tempo la moglie al terzo piano dell'edificio, dove abitava il presunto amante. Ieri, però, sarebbe successo dell'altro, secondo il racconto che il presunto assassino ha fatto al pubblico ministero. Mentre marito e moglie erano a letto, la donna avrebbe cominciato a chattare con qualcuno. L'uomo, insospettitosi, avrebbe visto il telefono della donna scoprendo che stava chattando con il vicino di casa, Massimo De Santis. Dopo un po' è uscito di casa ed ha aspettato che l'uomo rincasasse. Appena è entrato nel portone lo ha accoltellato uccidendolo. Malaj ha infatti detto al pm, riferiscono gli avvocati, di aver "ucciso prima Massimo", poi di essere salito in casa dove ha cominciato ad accoltellare la moglie e, poi, la figlia, che cercava di fare da scudo alla mamma. "In quel momento, accecato dall'ira, riferiscono i difensori, non si è reso conto che aveva di fronte la ragazza e ha iniziato a colpirla". I due avvocati parlano di "un forte legame tra il reo confesso e i suoi stessi figli", la 16enne e un bimbo di 5 anni, che si è salvato perché è riuscito a nascondersi dietro il divano. Il piccolo è stato affidato agli zii.

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L'appello degli inquirenti

Il filmato è stato inviato dal 45enne di origini albanesi a un connazionale che risiede in una regione del nord Italia e che ha chiamato i carabinieri. Il video poi ha iniziato a circolare arrivando ad altre persone che ora sono in fase di identificazione perché a loro volta hanno contribuito alla diffusione delle immagini. "Si fa appello al senso di responsabilità della cittadinanza invitandola, in ragione della tragedia familiare avvenuta a non divulgare ulteriormente video e immagini macabre e inappropriate, soprattutto nel rispetto dei familiari già afflitti da questa triste vicenda", è stata la richiesta degli inquirenti.

Il video

Il video, della durata di 62 secondi, è stato girato subito dopo l'omicidio. Maulaj inquadra con il proprio cellulare il corpo di De Santis, nell'androne del condominio. Poi si spposta verso il copro della figlia, accanto al quale piange la madre. "L'ho perdonata una volta con il primo, questo è il secondo. L'ho accoltellato io stesso, vedi? L'ho ammazzato", dice il 45enne nel video. Poi grida: "Dove sta il ragazzo? Guardate li ho macellati io e devo continuare a farlo. Non è ancora arrivata la polizia". Gli investigatori ritengono che stesse cercando il figlio di 5 anni, probabilmente con l'intento di uccidere anche lui.

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Stabili le condizioni di Tefta, forse sarà ascoltata oggi

Restano stazionarie le condizioni di salute di Tefta, moglie di Malaj. La donna, ferita con sei coltellate all'addome, si trova ricoverata in prognosi riservata ma non è in pericolo di vita. Quando è arrivata in ospedale era sotto choc, pertanto i medici sono stati costretti a sedarla. In giornata Tefta potrebbe essere ascoltata dai carabinieri. Fondamentali saranno le sue dichiarazioni per cercare di ricostruire l'esatta dinamica e il movente del duplice omicidio. La donna è casalinga, ma ogni tanto lavora come badante ad alcuni anziani del paese. I due sono sposati da 17 anni.

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Il fratello di De Santis: “Non c'era nessuna relazione”

"Non c'era niente di niente, mio fratello non aveva neanche modo di incontrarsi con la signora, neppure al bar dove lei veniva con le amiche a fare colazione dopo aver portato i figli a scuola: a quell'ora Massimo dormiva ancora perché lui, che nel bar faceva di tutto, dal pasticcere al banconista, chiudeva il locale la sera tardi", ha affermato Gianluca De Santis, fratello del 51enne ucciso. Gianluca esclude ogni tipo di relazione tra suo fratello e la 39enne Tefta. "Massimo viveva in quel condominio da 43 anni con nostra madre ormai 80enne e vedova. I rapporti con quella famiglia - sottolinea - erano ottimi, normali rapporti tra condomini, si salutavano e si rispettavano". Anche con Taulant: "Ti vedeva e ti salutava, mai un litigio, nulla", ricorda Gianluca, spiegando che a volte lo vedeva anche lui quando andava a prendere sua madre per portarla al bar "dove lavorava con noi per svago".

Un uomo è stato fermato per l'omicidio di uomo e una donna, trovati morti all'interno della loro abitazione a Paese (Treviso). Si tratterebbe dunque di un duplice omicidio, e non di un omicidio-suicidio come appreso in un primo momento. L'uomo si trova nella caserma dei Carabinieri di Treviso. 
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