Migranti, ancora sbarchi e naufragi nel Mediterraneo. Fermati 2 presunti scafisti

Cronaca
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I due uomini sono stati arrestati a Crotone. E mentre 287 persone sono sbarcate a Messina, trasportate dalla Nave Peluso, la scorsa notte sono stati salvati 299 migranti, a bordo di sei diverse imbarcazioni. Tra loro 46 naufraghi di un barchino affondato in area Sar italiana, per cui risultano tre dispersi. All’alba nell’hotspot dell’isola c'erano 2.242 ospiti. I posti disponibili sono meno di 400

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L'ultima vittima delle traversate nel Mediterraneo verso l'Italia è una bambina di quattro anni. La piccola è caduta in mare quando il barchino su cui viaggiava, insieme ad altre 34 persone partite da Sfax, in Tunisia, è stato assalito dall'equipaggio di un altro peschereccio tunisino che ha tentato di rubare il motore della barca, poi soccorsa dalla Guardia Costiera e dalla Guardia di Finanza. Continuano intanto gli sbarchi e i naufragi. La scorsa notte è affondato un barchino di sette metri che si trovava nell’area Sar di competenza italiana. La Guardia Costiera è riuscita a salvare 46 migranti, tra cui sette minorenni e 13 donne, mentre altre tre persone risultano disperse. I migranti, originari di Guinea, Costa d'Avorio, Camerun e Gambia, hanno riferito di essere partiti sempre da Sfax, alle 21 di venerdì scorso, e d'aver pagato 2mila dinari per la traversata. Sono sbarcati poco prima di mezzanotte e mezza a Lampedusa, al molo Favarolo (LO SPECIALE MIGRANTI DI SKYTG24). Qui, in giornata, sono poi arrivati anche i 34 migranti che erano sul natante da cui è caduta la bambina di quattro anni: la situazione della struttura resta critica a causa del sovraffolamento. In mattinata la Ocean Viking - allertata da Alarm Phone - ha effettuato tre soccorsi in meno di 7 ore, questa volta in zona Sar maltese. Sempre questa mattina sono sbarcati a Messina, dalla Nave Peluso della Capitaneria di Porto, 287 migranti che erano stati recuperati in acque internazionali, a circa 40 miglia a sud ovest di Lampedusa. A Crotone sono stati fermati due presunti scafisti.

Fermati due presunti scafisti

La Guardia di Finanza di Crotone ha fermato due uomini, nativi rispettivamente del Turkmenistan e dell’Uzbekistan, ritenuti gli scafisti di una barca a vela con 40 migranti a bordo intercettata e messa in sicurezza dalle unità navali della Sezione operativa navale Roan e dalla Capitaneria di porto lo scorso 26 aprile al largo di Torre Melissa, nel crotonese. Tentando di sviare l'attenzione degli investigatori, i due fermati avevano detto di essere cittadini afghani e avevano rivelato che gli scafisti erano fuggiti a bordo di un tender. Entrambi partivano dalla Turchia, da dove la barca a vela è salpata alla volta delle coste calabresi. In Tunisia, nel governatorato di Sfax, gli agenti della Guardia costiera di Kerkennah,  hanno invece arrestato il presunto organizzatore di una traversata illegale verso l'Italia finita in tragedia il 18 aprile scorso, con la morte di 16 tunisini.

 I soccorsi della Ocean Viking

Le operazioni di soccorso della Ocean Viking sono state coordinate dalle autorità marittime italiane. Le prime due barche intercettate dalla ong, di legno, avevano a bordo 59 e 65 persone. I migranti erano in mare da quattro giorni, ha spiegato la Ocean Viking, che li ha trovati “esausti e disidratati". Il terzo soccorso ha riguardato una barca in vetroresina con 29 persone a bordo che erano in mare da cinque giorni, di cui due senza cibo né acqua. Le autorità italiane hanno assegnato alla Ocean Viking il porto di Civitavecchia. Troppo lontano, secondo Sos Mediterranee: "Tre giorni di navigazione. Temiamo che altre vite possano essere a rischio nel Mediterraneo mentre navighiamo verso Nord".

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La situazione a Lampedusa

Resta critica la situazione dell’hotspot di contrada Imbriacola. All’alba di oggi nei suoi spazi si contavano 2.242 ospiti. I posti disponibili sono meno di 400. Qui, a Lampedusa, sono stati portati i 299 migranti salvati che erano a bordo di sei diverse imbarcazioni. I primi cinque natanti sono partiti da Sfax in Tunisia, mentre l'ultimo da Sabratah in Libia. L'hotspot che li ospita resta sovraffollato nonostante negli ultimi giorni - con traghetti di linea, navi e aerei militari – siano stati trasferiti un migliaio di persone al giorno.

Neonato perde mamma in naufragio, piccolo sta bene 

Tra i dispersi del naufragio della notte in acque Sar italiane c’è anche la madre di un bambino di tre mesi, che invece è stato salvato. Il piccolo, visitato e tenuto sotto controllo da un pediatra, sta abbastanza bene. A prendersi cura di lui sono stati anche i poliziotti che sono in servizio all'hotspot di Lampedusa. 

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