E' quanto ha affermato il coordinatore della Commissione agricoltura della Conferenza delle Regioni, Federico Caner, sottolineando che è stato espresso "un parere positivo al decreto che dispone il divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici"
"La Conferenza delle Regioni è contraria all'introduzione nel nostro mercato, eccellenza agroalimentare mondiale, di cibi sintetici". E' quanto ha affermato il coordinatore della Commissione agricoltura della Conferenza delle Regioni, Federico Caner, sottolineando che in sede di Conferenza Stato-Regioni è stato espresso "un parere positivo al decreto che dispone il divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici".
"Bisogna fermare i cibi sintetici"
"Crediamo - ha continuato Caner - che bisogna fermare i cibi sintetici per non impoverire la qualità dei nostri prodotti. Abbiamo quindi le stesse perplessità già espresse verso le farine di insetti. Per non parlare dei poco conosciuti rischi per la salute e della mancanza adeguata di informazioni a riguardo". "Tutti gli aspetti della sicurezza alimentare del cibo devono essere in primo piano, dai rischi per allergie e tumori, ma anche quelli relativi all'etica e alla cultura del cibo e degli alimenti, che si collegano alla qualità agricola e industriale, alla difesa dell'ambiente e a proteggere e salvaguardare le biodiversità, e cioè i nostri prodotti e la ricchezza della nostra alimentazione", ha concluso Caner, coordinatore della Commissione agricoltura della Conferenza delle Regioni.
La petizione di Coldiretti
Il parere della Conferenza Stato-Regioni sui cibi sintetici "risponde alla richiesta della stragrande maggioranza degli italiani, con il 72% dei cittadini che non li mangerebbe e il 10% che non sa e necessita di più informazioni, mentre il 18% invece li proverebbe come dimostra l'indagine Tecnè", ha commentato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini. Nei giorni scorsi Coldiretti si è mobilitata con una petizione a sostegno del disegno di legge, approvato in Consiglio dei Ministri, che prevede il divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici in mancanza di adeguate garanzie per la sicurezza alimentare e ambientale.
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Il disegno di legge
Risale allo scorso novembre il via libera, dalla Food and Drug Administration negli Stati Uniti, alla commercializzazione di nuggets di pollo coltivati in laboratorio. La cosiddetta clean meat è ottenuta da clonazione delle cellule staminali estratte dagli animali e poi riprodotte in vitro, senza macellazione, e la sperimentazione è stata estesa al pesce e al latte. Questi prodotti artificiali stanno guadagnando consensi, grazie al sostegno, anche in termini di investimenti, di chi, come Bill Gates, Jeff Bezos e Al Gore, punta sulla sostenibilità ecologica della 'carne vegana'. Diversamente dalle farine di insetti, per ora, in Europa non sono state autorizzate immissioni in commercio, per questo l'Italia ha potuto agire senza vincoli.
Nelle "Disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici", si vietano del tutto alimenti o mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o da tessuti derivanti da animali vertebrati per l'impiego nella preparazione di alimenti, bevande e mangimi. Ne viene vietata la vendita, l'importazione, la produzione per esportazione, la somministrazione, la distribuzione, con sanzioni da 10.000 fino a euro 60.000 e la confisca del prodotto. Nel ddl composto di 6 articoli, ha precisato Lollobrigida, "non c'è alcun atteggiamento persecutorio ma la forte volontà di tutela della salute dei cittadini e delle persone che consumano" ma anche "la produzione, la biodiversità e l'ambiente".