
Carne sintetica, l'Ue valuta il via libera alle bistecche prodotte in laboratorio
Secondo i dati del report Nomisma per la IX Conferenza economica di Cia-Agricoltori Italiani, il mercato mondiale della carne in vitro ha già registrato importanti investimenti, pari a 1,3 miliardi. E un portavoce della Commissione europea ha parlato di un possibile "ok" al cibo prodotto in laboratorio, a patto che rispetti gli standard nutrizionali. Ma c'è chi protesta

Il mercato mondiale della carne in vitro ha già registrato investimenti da capogiro, pari a 1,3 miliardi. Lo certificano i dati del report Nomisma per la IX Conferenza economica di Cia-Agricoltori Italiani. E ora anche l’Ue si prepara a dire sì a questo tipo di prodotto
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Il portavoce della Commissione Ue, Stefan De Keersmaecker, ha parlato di un “ok al cibo prodotto in laboratorio, basta che rispetti i nostri standard nutrizionali”. E ha lasciato intendere che nei prossimi mesi la richiesta di mettere in commercio altri "novel food" - cioé inventati in laboratorio, a base di insetti o semplicemente consumati tradizionalmente al di fuori dell'Europa - potrebbe arrivare sui tavoli di Bruxelles
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Ad accendere l’attenzione europea sulla carne sintetica è stato anche il via libera della Food and drug americana alla carne di pollo prodotta in laboratorio. Le aziende di riferimento a livello mondiale, tra laboratori e start up, sono passate da 13 a 117 dal 2016 al 2022 e la produzione globale di carne in vitro si prospetta al 2030 in aumento fino a 2,1 milioni di tonnellate

“Confidiamo che la Commissione valuti con attenzioni eventuali richieste che possano arrivare dai vari Paesi europei, in ottica di salvaguardia delle produzioni tipiche, e in particolare delle denominazioni d’origine”, dice il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fin

"Al momento - ha concluso Fini - c'è il rischio concreto che l'agricoltura venga ridimensionata con ovvie conseguenze sulle aree interne con il progressivo abbandono dei territori"

Sul tema, già lo scorso dicembre la Coldiretti aveva annunciato una mobilitazione da 350mila firme contro la messa in commercio della carne sintetica. “Le bugie sul cibo in provetta confermano che c’è una precisa strategia delle multinazionali che con abili operazioni di marketing puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione”, aveva affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini
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