E' quanto emerge nel report settimanale legato al monitoraggio Covid della Cabina di regia Iss-Ministero della Salute. In lieve diminuzione l'incidenza, con 41 casi ogni 100mila abitanti, il tasso delle terapie intensive scende all'1%, ricoveri in calo al 4,7%. Due regioni a rischio alto, 3 moderato e 16 basso. In Italia 23.988 casi e 216 decessi in ultima settimana, -10,1% e -5,3%: questi i dati del bollettino settimanale del ministero della Salute
In Italia 23.988 casi e 216 decessi in ultima settimana, -10,1% e -5,3%
Questi i dati diffusi dal Ministero della Salute nel bollettino settimanale. Tasso di positività stabile al 5%. L'indice Rt a 0,97 in aumento rispetto a 7 giorni fa. Questo uno dei dati emersi nel report settimanale legato al monitoraggio Covid della Cabina di regia Iss-Ministero della Salute. In lieve diminuzione l'incidenza, con 41 casi ogni 100mila abitanti, il tasso delle terapie intensive scende all'1%, ricoveri in calo al 4,7%. Due regioni a rischio alto, 3 moderato e 16 basso.
Il 7 marzo 2020, due settimane dopo il Paziente 1, in una call con le Regioni italiane più colpite, chiesta dall'Oms, il dg del welfare lombardo Luigi Cajazzo, "presentò un quadro epidemiologico piuttosto allarmante" prevedendo al 26 marzo "2000 pazienti in terapia intensiva". Chiese così "immediate misure restrittive" e di "chiudere i confini della Lombardia", in quanto era una "questione di vita o di morte". Ma dall'Oms "si mostrò esitazione" e dubbi sulla "scientificità delle azioni richieste". Lo si legge nel verbale di Francesco Zambon, allora ricercatore dell'Organizzazione, agli atti dell'inchiesta di Bergamo sul Covid. Intanto il Tribunale dei ministri archivia la posizione di Conte, Speranza, Lamorgese, Guerini, Di Maio, Gualtieri e Bonafede relativamente alla gestione del Covid: scelte politiche, che non hanno causato la pandemia. Parte dell'indagine di Bergamo è stata trasferita a Roma: gli atti riguardano il mancato aggiornamento del piano pandemico e vedono indagati gli ex ministri Speranza, Lorenzin e Grillo.
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Inchiesta Covid, cosa emerge dalle carte dei pm? Le accuse in 10 punti
La Procura di Bergamo ha notificato la fine delle indagini e iscritto nel registro degli indagati 15 persone, tra cui l’ex premier Giuseppe Conte, l’ex ministro della Salute Roberto Speranza e anche l’attuale governatore di Regione Lombardia Attilio Fontana. Ecco quali sono i presunti errori imputati alle autorità politiche e sanitarie che si trovarono a fronteggiare l’aumento incontrollato dei casi di coronavirus.
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"Questa settimana - spiega - si osserva un'ulteriore diminuzione del tasso di incidenza di casi di Covid-19 nel nostro Paese. L'incidenza si fissa a 41 casi per 100mila abitanti", mentre "l'Rt mostra un leggero aumento. Siamo però a 0,97, quindi al di sotto della soglia epidemica. Per quanto riguarda il tasso di occupazione dei posti di area medica e di terapia intensiva, siamo rispettivamente al 4,7% e all'1%, quindi ben al di sotto di ogni soglia di criticità".
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Galli, 'su Long Covid serve più qualità studi, possibile calo attenzione'
Il Long Covid, al momento, "sul piano dei contenuti tecnico-scientifici è un tema estremamente variegato - osserva Galli - Le forme presentate sono disparate e le definizioni dal punto di vista eziologico piuttosto confuse", spiega l'infettivologo secondo il quale "va tenuto conto del fatto che c'è anche una parte di casi, che può essere connotata come la slatentizzazione di difficoltà e disagi, favorita certo dalla malattia, ma che con l'infezione non hanno un rapporto diretto. Insomma: la malattia, in quanto fonte di stress, ha fatto emergere problematiche che erano già presenti o che erano pronte a venir fuori. A volte sono in imbarazzo a definire Long Covid situazioni che avrei delegato al supporto di psicologi e psichiatri". Per Galli, dunque, è importante "una classificazione delle condizioni anche nella prospettiva di dare un vero aiuto".
Covid, Lombardia: aumento casi a 4.087 e morti a 46
Negli ospedali, secondo il bollettino regionale aggiornato al 9 marzo, ci sono tre ricoverati Covid in terapia intensiva, -5 rispetto alla settimana precedente (8). Aumentano invece i ricoverati in area medica, a 188 da 174 (+14).