
Carenza di pomodori, rischi anche in Italia tra cambiamento climatico e rincari energetici
Se in Gran Bretagna sono quattro le catene di supermercati costrette a ricorrere al razionamento di pomodori, peperoni e cetrioli, in Italia secondo il presidente di Italmercati Fabio Massimo Pallottini si assiste a una minore disponibilità di ciliegini e datterini d'importazione, mentre si registra un aumento dei prezzi di tutte le qualità dei pomodori di almeno il 30% rispetto alle medie del periodo

L'allarme siccità si estende a tutta Europa, dalla Francia dove non ha piovuto per più di un mese ed è a rischio l'industria profumiera, alla Spagna dove per la mancanza di precipitazioni non ci sono le ghiande per alimentare i maiali destinati al Pata negra. Ma soffrono anche le esportazioni di ortofrutta tanto che in Gran Bretagna si segnalano scaffali vuoti da settimane e razionamenti nei supermercati
Siccità, allarme per 300mila imprese italiane
Lo rileva un monitoraggio della Coldiretti sulla base della mappa europea del programma Copernicus, che mostra allerte sulla bassa umidità del suolo in molte parti dell'Europa meridionale, dalla Francia centrale e sud-occidentale, alla Spagna settentrionale, dall'Italia settentrionale alla Germania meridionale, ma anche parti significative della Grecia settentrionale e meridionale Bulgaria e gran parte della Turchia.
Allarme siccità, la situazione in Italia
In Francia - sottolinea Coldiretti - potrebbero scattare restrizioni sull'uso dell'acqua già a marzo a causa un inverno particolarmente secco tanto che il ministro dell'Agricoltura, Marc Fesneau, ha annunciato che 60 nuovi progetti di opere idrauliche a vocazione agricola verranno resi operativi entro giugno
I consumi e gli sprechi d'acqua in Italia
Coldiretti evidenzia che il crollo dei raccolti europei sta avendo pesanti effetti sulla Gran Bretagna, grande Paese importatore, alle prese con una diffusa penuria di pomodori, peperoni, cetrioli, insalate, broccoli e cavolfiori. In Italia con il Po a secco rischia 1/3 del Made in Italy a tavola, che si produce proprio nella Pianura Padana
Siccità, danni e aumento dei prezzi in estate
In Gran Bretagna sono 4 le catene di supermercati costrette a ricorrere al razionamento per far fronte alla penuria di verdure importate tradizionalmente dal Nord Africa o dal Sud della Spagna. Si tratta di Asda, Morrisons, Tesco e Lidl
Dieci consigli per risparmiare acqua
Lidl, leader della grande distribuzione low cost, ha deciso di limitare a tre confezioni per cliente l'acquisto di pomodori, peperoni e cetrioli. Stando alla ricostruzione di alcuni esperti, ai portavoce di organizzazioni di categoria e a media come la Bbc, il problema deriva dalla scarsa disponibilità a monte nei Paesi produttori causata da fenomeni climatici irregolari e di maltempo eccezionale
Protesta degli agricoltori in Francia
All'allarme sul razionamento in corso da settimane, la ministra dell'Agricoltura del governo conservatore di Rishi Sunak, Therese Coffey, ha risposto suggerendo ai concittadini di mangiare "rape" di produzione autoctona al posto di verdure importate quali pomodori, cetrioli, peperoni. Un'uscita che ha scatenato sdegno e scherno da parte dell'opposizione

Nel Belpaese non si rischia il razionamento ma, secondo Il Messaggero, anche il mercato italiano risente della crisi dei Paesi produttori quali Spagna e Marocco. "Il Marocco ha deciso di contingentare le esportazioni dei pomodori e così registriamo un calo del prodotto importato. Succede anche per i pomodori che transitano attraverso la Spagna" spiega al Messaggero Fabio Massimo Pallottini, presidente di Italmercati, la rete che riunisce i mercati italiani all’ingrosso

"L’Italia - prosegue il presidente Italmercati - ancora oggi resiste grazie ai pomodori che vengono dalla Sicilia, ma in alcune città come Napoli, Padova e Bergamo la presenza dei ciliegini ai banchi dell’ortofrutta comincia a scarseggiare"

"Anche a Roma si segnala un calo della disponibilità del prodotto, ma comunque la crisi sembra più contenuta. In tutto il Paese si registra un aumento dei prezzi di tutte le qualità dei pomodori di almeno il 30% rispetto alle medie del periodo", conclude Pallottini