Secondo quanto riferisce Ignazio Mangione della Cri, le stime del numero di persone presenti sull'imbarcazione prima del naufragio "sono variabili, si calcola tra i 150 e i 200 almeno. I sopravvissuti sono circa 80 attualmente", di cui uno in rianimazione
"Il mare continua a restituire cadaveri". Lo ha detto a Sky TG24 Ignazio Mangione della Croce Rossa Italiana, interpellato sulla situazione relativa al naufragio avvenuto sulle coste di Steccato di Cutro, a 20 chilometri da Crotone. "Il personale della guardia costiera sta operando nella ricerca e soprattutto nel recupero delle salme dei naufraghi", ha aggiunto Mangione, sottolineando che per quanto riguarda il numero di persone a bordo dell'imbarcazione le cifre "sono variabili, si stima tra i 150 e i 200 almeno. I sopravvissuti sono circa 80 attualmente".
Croce Rossa: "A bordo popolazione variegata"
"Abbiamo subito fornito una prima assistenza e stiamo supportando in tutti i modi le attività di soccorso - ha affermato Mangione parlando delle condizioni dei sopravvissuti -. Le persone in condizioni migliori sono state portate al Cara di Isola Capo Rizzuto, altre sono attualmente ricoverate in ospedale per le cure mediche urgenti. Da quello che ci dicono c'è una persona in rianimazione, però non conosciamo ancora i dettagli". Alla domanda su quale fosse la percentuale di donne e bambini sull'imbarcazione, Mangione ha risposto che "i sopravvissuti sono in prevalenza uomini adulti, ma c'era una popolazione molto variegata a bordo". Secondo le prime ricostruzioni, l'imbarcazione proverrebbe dalla Turchia, "questo è quanto si vocifera - ha spiegato -, ma non conosciamo i dettagli. Dovrebbe comunque essere un'imbarcazione partita dalla Turchia, come avviene generalmente per il flusso migratorio che interessa le coste ioniche".