Migranti, naufragio in provincia di Crotone: 59 morti accertati tra cui tre bambini

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Naufragio a pochi metri dalla riva del litorale di "Steccato" di Cutro, a Crotone. Recuperati ad ora 59 cadaveri e 80 persone sono state salvate. Si temono oltre 100 morti. Fermato un presunto scafista. La barca sulla quale viaggiavano i migranti, un caicco partito 4 giorni fa dalla Turchia, si è spezzata in due a causa del mare mosso. Cordoglio da von der Leyen che invita a "raddoppiare gli sforzi". Meloni esprime un profondo dolore e invita a non speculare sui morti

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Sono 59 i migranti morti nel naufragio avvenuto al largo delle coste di Steccato di Cutro, a 20 chilometri da Crotone. Le persone sopravvissute sono 80, di queste 21 sono state trasferite in ospedale e una di loro è in gravi condizioni. Gli altri superstiti sono stati trasferiti al Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Isola Capo Rizzuto. Intanto, proseguono le ricerche in mare dei dispersi che vedono impegnate motovedette della Capitaneria di porto e della guardia di finanza. (LE FOTO DELLA TRAGEDIA - LE REAZIONI DELLA POLITICA - IL SINDACO DI CUTRO)

Recuperati i corpi di tre bambini

Tra le vittime ci sono anche due gemellini di pochi anni e un bimbo di alcuni mesi. I corpi dei primi due sono stati recuperati in mare, mentre quello del neonato è stato trovato sulla spiaggia. Nel naufragio, secondo alcune stime, sarebbero morti una ventina di bambini di varia età. I corpi dei naufraghi sono stati recuperati in gran parte a Steccato di Cutro, tre sulla spiaggia di Botricello (Catanzaro), otto a "Le Castella" di Isola Capo Rizzuto ed uno a Crotone.

La ricostruzione dei fatti

Il natante è stato spezzato in due dalla forza del mare. Alcuni pezzi di legno sono arrivati a riva. I superstiti hanno raccontato di essere stati almeno in 250 a bordo. Secondo un'ipotesi al vaglio degli investigatori l'imbarcazione potrebbe essersi spezzata a riva mentre le persone che erano a bordo stavano già scendendo. Un'altra possibilità è che il peschereccio con a bordo i migranti si sia arenato su una secca che dista un centinaio di metri dalla battigia. Una volta ferma, la nave si sarebbe capovolta, a causa della forza del mare, sfasciandosi.

Sul posto sono subito intervenuti i soccorsi, la polizia, i carabinieri e i vigili del fuoco. Tra i soccorritori, è intervenuta la Croce Rossa Italiana, Comitato di Crotone, con ambulanze e mezzi, oltre 20 volontari, soccorritori e logisti che stanno dando supporto per il recupero dei superstiti e delle vittime.

Fermato il presunto scafista

Accertamenti sono in corso da parte dei carabinieri di Crotone, guidati dal colonnello Raffaele Giovinazzo, su un uomo sospettato di essere uno degli scafisti dell'imbarcazione, che è stato sottoposto a fermo dai carabinieri e dalla guardia di finanza. Si tratta di un cittadino turco la cui posizione è ora al vaglio della magistratura. Secondo quanto si è appreso, tra i relitti sarebbe stato trovato anche il documento di un altro soggetto che al momento non è stato rintracciato e che potrebbe essere fuggito o figurare tra i dispersi o le vittime.

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E' di 30 morti il bilancio, ancora provvisorio, dei morti durante uno sbarco di migranti a Cutro, nel Crotonese. Ai cadaveri trovati sulla spiaggia, in località "Steccato", si aggiungono, infatti, quelli trovati in mare che devono ancora essere recuperati, 26 febbraio 2023. Sul posto, insieme ai carabinieri ed alla polizia, ci sono la Guardia di finanza, la Guardia costiera ed i vigili del fuoco. ANSA/GIUSEPPE PIPITA
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Il sindaco di Crotone: "Ci sarà problema salme, ci organizzeremo" 

"Affronteremo anche il problema di dove sistemare le salme, Crotone era già in sofferenza, ma ci organizzeremo, anche nei vari paesi. Ci vuole solidarietà anche in questo", ha detto il sindaco di Crotone, Vincenzo Croce.

Mattarella: "Cordoglio per vittime, accogliere naufraghi"

"Nell'esprimere il cordoglio per le vittime, la vicinanza ai naufraghi - cui va assicurata

un'adeguata accoglienza - e il ringraziamento ai soccorritori", il presidente della Repubblica Sergio Mattarella "sollecita un forte impegno della comunità internazionale per rimuovere le cause alla base dei flussi di migranti; guerre, persecuzioni, terrorismo, povertà, territori resi inospitali dal cambiamento climatico".

Giorgia Meloni: "Profondo dolore, non speculare sui morti"

"Profondo dolore per le tante vite umane stroncate dai trafficanti di uomini". Lo dice il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sottolineando che "si commenta da sé l'azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l'illusione di un'immigrazione senza regole". Il governo, aggiunge, "è impegnato a impedire le partenze e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuerà a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione agli Stati di partenza e di provenienza". 

Matteo Piantedosi: "Tragedia immane"

Il naufragio avvenuto in Calabria è una "tragedia immane" che "mi addolora profondamente e ci impone innanzitutto il profondo cordoglio per le vite umane spezzate". Lo dice il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, affermando che "è fondamentale proseguire in ogni possibile iniziativa per fermare le partenze" dei migranti.

Roberto Occhiuto: "Dov'è l'Europa?"

"Cosa ha fatto l'Unione europea in tutti questi anni? Dov'è l'Europa che dovrebbe garantire sicurezza e legalità? Che fine hanno fatto le operazioni di dialogo con i Paesi d'origine dei migranti?". Sono le domande che pone, in una nota, il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. "Tutte domande che, purtroppo, a oggi non hanno alcuna risposta. E chi sta nei territori, a stretto contatto con la realtà di tutti i giorni, è costretto a gestire le emergenze e a piangere i morti". 

FOTO salvataggio

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