Le donne incinte che sono state infettate dal virus affrontano un rischio 7 volte maggiore di morire e un rischio significativamente più elevato di essere ricoverate in un'unità di terapia intensiva o di soffrire di polmonite. E' quanto è emerso da una ricerca pubblicata su BMJ Global Health e condotta dalla George Washington University, negli Stati Uniti
Covid, Ue: monitoriamo situazione in Cina e negli Stati Uniti
"Tre anni dopo che la pandemia di Covid-19 ha raggiunto l'Europa, il virus circola ancora in Europa. Stiamo monitorando attentamente la situazione in Cina e negli Stati Uniti, dove è apparsa una nuova sottovariante di Omicron. Con la circolazione e l'impatto del Covid-19 e di altri virus respiratori, ci troviamo di fronte a una situazione
difficile". Lo ha dichiarato la commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakides, intervenendo in plenaria al Parlamento europeo. "Le misure di lockdown per il Covid-19 attuate negli ultimi anni hanno reso le persone comprensibilmente meno esposte
ai virus respiratori. Ad esempio, i bambini nati dopo la pandemia potrebbero non aver mai nemmeno incontrato il virus dell'influenza", ha spiegato. "Gli Stati membri hanno segnalato tassi di trasmissione più elevati in tutti i gruppi di popolazione, oltre a un inizio anticipato della stagione dei virus respiratori. Sta esercitando un'enorme pressione sui nostri sistemi e lavoratori sanitari già sotto pressione. Possono anche innescare ulteriori carenze di personale a causa di congedi per malattia. Come visto durante la pandemia, stress, ansia e burn-out possono colpire anche il personale sanitario", ha evidenziato la commissaria.
difficile". Lo ha dichiarato la commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakides, intervenendo in plenaria al Parlamento europeo. "Le misure di lockdown per il Covid-19 attuate negli ultimi anni hanno reso le persone comprensibilmente meno esposte
ai virus respiratori. Ad esempio, i bambini nati dopo la pandemia potrebbero non aver mai nemmeno incontrato il virus dell'influenza", ha spiegato. "Gli Stati membri hanno segnalato tassi di trasmissione più elevati in tutti i gruppi di popolazione, oltre a un inizio anticipato della stagione dei virus respiratori. Sta esercitando un'enorme pressione sui nostri sistemi e lavoratori sanitari già sotto pressione. Possono anche innescare ulteriori carenze di personale a causa di congedi per malattia. Come visto durante la pandemia, stress, ansia e burn-out possono colpire anche il personale sanitario", ha evidenziato la commissaria.
Covid, nel Lazio 34.432 positivi, 28 in terapia intensiva
Sono 34.432 le persone attualmente positive a Covid-19 nel Lazio, di cui 638 ricoverate, 28 in terapia intensiva e 33.766 in isolamento domiciliare. Dall'inizio dell'epidemia i guariti sono 2.306.329, i morti 12.642, su un totale di 2.352.403 casi esaminati, secondo il bollettino aggiornato della Regione Lazio.
Covid, picco Cina raggiunto secondo uno studio ma esperti divisi
Ma un altro esperto, Christopher Murray, capo dell'Institute for Health Metrics and Evaluation di Seattle, negli Usa, è scettico sulle stime in questione, in assenza di trasparenza su come sono state calcolate. E anche perché un modello previsionale effettuato dall'istituto e pubblicato il 16 dicembre ha suggerito che l'epidemia nel paese potrebbe non raggiungere il picco fino ad aprile. Non c'è unanimità su questo punto. La pensa per esempio diversamente l'epidemiologo Jodie McVernon del Doherty Institute di Melbourne, in Australia, secondo cui ha invece più senso che l'epidemia abbia già raggiunto il picco, data la rapidità con cui si diffonde la variante Omicron. "L'idea che sarà ancora in crescita nei prossimi mesi non ha senso", dice. Lai rassicura anche riguardo ai timori per il Capodanno cinese: poiché il virus si è già diffuso rapidamente in tutta la Cina, le preoccupazioni che gli abitanti delle città possano scatenare focolai nelle zone rurali del Paese durante il 'chun yun', il periodo di viaggio di 40 giorni del capodanno lunare iniziato il 7 gennaio, sono probabilmente esagerate e a suo avviso limitare i viaggi farebbe ben poco per alterare l'epidemia. Di contro Xi Chen, economista sanitario della Yale University di New Haven (Usa), avverte che le persone che vivono nella Cina rurale potrebbero ancora essere colpite duramente da gravi malattie e decessi, se si considera che circa il 40% della popolazione anziana cinese vive in regioni rurali che non hanno accesso a ospedali più grandi e meglio attrezzati ad affrontare casi severi. Altro dato su cui è puntata l'attenzione degli epidemiologi è quante persone stanno morendo di Covid in Cina. Nei giorni scorsi, la National Health Commission cinese ha riferito che quasi 60mila persone sono morte a causa del Covid dall'8 dicembre 2022. La cifra include 54mila decessi di persone con Covid e altre patologie preesistenti. Ma il numero in questione copre solo le persone morte in ospedale. Murry teme che il bilancio dell'epidemia cinese sarà difficile da accertare, anche se il capo epidemiologo del Cdc cinese, Zunyou Wu, ha annunciato che è già in corso una valutazione dell'eccesso di mortalità, della quale - assicura - verranno pubblicati i dati.
Bassetti: "I morti reali sono un terzo, cambiare il conteggio"
Il bollettino settimanale sui dati Covid in Italia indicano "un numero impressionante di morti. Se è vero che per la settimana scorsa toccano i 600, questi numeri bisogna guardarli: sono reali? Sono esagerati?". L'infettivologo Matteo Bassetti nutre "molti dubbi" sulla loro veridicità e in un messaggio diffuso su Facebook stima che, "dei decessi che noi oggi classifichiamo come Covid, probabilmente non siano più di un terzo quelli effettivamente legati a polmonite da Covid-19 o altre complicanze". Il primario del Policlinico San Martino di Genova lancia quindi un appello alle istituzioni: è necessario "cambiare questa modalità" di conteggio in base a cui "basta avere il tampone positivo per essere considerato un morto Covid. Bisogna cambiarla anche perché questo permetterebbe di rendere maggiore onore all'efficacia dei vaccini, che evidentemente ci hanno portato ad avere una mortalità molto più bassa rispetto a quella che avevamo prima per questa malattia".
"Le persone che muoiono realmente per una polmonite da Covid oggi sono pochissime", assicura Bassetti guardando alla propria esperienza clinica. "E allora su questi numeri" del bollettino, "che se fossero reali vorrebbero dire circa 30mila morti all'anno" per Covid-19 in Italia, "io non mi ci ritrovo". Secondo lo specialista, "un numero accettabile" di decessi sarebbe ora "intorno ai 150-200 morti alla settimana, che vogliono dire circa 7-10mila morti all'anno, un po' quelli che avevamo anche prima con l'influenza. Io credo che sia molto importante oggi riguardare questi numeri", insiste Bassetti, rivolgendosi soprattutto "a chi è deputato al conteggio".
"Credo che oggi in Italia ci sia ancora qualcuno che purtroppo muore di Covid - analizza il medico - perché abbiamo comunque 7 milioni di persone non vaccinate e un 70% che non ha fatto la quarta dose, ed è evidente che queste persone, quando colpite dall'infezione" da Sars-CoV-2, "possano morire. Però quei numeri" sui decessi "sono veramente esagerati e bisognerebbe riguardarli".
"Le persone che muoiono realmente per una polmonite da Covid oggi sono pochissime", assicura Bassetti guardando alla propria esperienza clinica. "E allora su questi numeri" del bollettino, "che se fossero reali vorrebbero dire circa 30mila morti all'anno" per Covid-19 in Italia, "io non mi ci ritrovo". Secondo lo specialista, "un numero accettabile" di decessi sarebbe ora "intorno ai 150-200 morti alla settimana, che vogliono dire circa 7-10mila morti all'anno, un po' quelli che avevamo anche prima con l'influenza. Io credo che sia molto importante oggi riguardare questi numeri", insiste Bassetti, rivolgendosi soprattutto "a chi è deputato al conteggio".
"Credo che oggi in Italia ci sia ancora qualcuno che purtroppo muore di Covid - analizza il medico - perché abbiamo comunque 7 milioni di persone non vaccinate e un 70% che non ha fatto la quarta dose, ed è evidente che queste persone, quando colpite dall'infezione" da Sars-CoV-2, "possano morire. Però quei numeri" sui decessi "sono veramente esagerati e bisognerebbe riguardarli".
Covid, vicepremier Cina; "Picco superato, la vita sta tornando alla normalità"
"La Cina ha passato il picco del Covid, la vita sta ritornando alla normalità". E' quanto ha affermato il vicepremier cinese Liu He nel suo discorso oggi al Forum di Davos, ricordando che dallo scorso 8 dicembre è stata abbandonata la politica 'zero Covid' per passare a una strategia che "previene i casi più gravi". Secondo Liu, in questo periodo in Cina "la produzione si è ristabilita e anche il turismo". Il vicepremier ha citato in proposito dati "abbastanza sorprendenti" riguardo al recente periodo di festività nel gigante asiatico, in cui si sono avuti "5 miliardi di viaggi".
"Tutti voi siete benvenuti in Cina - ha assicurato - C'è bisogno solo di un test di ingresso, non c'è quarantena, venite, vi daremo i migliori servizi", ha sottolineato rivolgendosi al pubblico del Forum di Davos, dove il vicepremier cinese ha avuto l'occasione di incontrare di nuovo "molti vecchi amici" dopo la pausa imposta dalla pandemia.
"Tutti voi siete benvenuti in Cina - ha assicurato - C'è bisogno solo di un test di ingresso, non c'è quarantena, venite, vi daremo i migliori servizi", ha sottolineato rivolgendosi al pubblico del Forum di Davos, dove il vicepremier cinese ha avuto l'occasione di incontrare di nuovo "molti vecchi amici" dopo la pausa imposta dalla pandemia.
Covid, Cina: situazione stabile; ritorno a normalità
La situazione della pandemia di Covid-19 in Cina è stabile e la vita è tornata alla normalità nel Paese asiatico flagellato da un'ondata di contagi, dopo l'allentamento delle restrizioni di quasi tre anni di politica di tolleranza zero verso il virus. Lo ha dichiarato il vice primo ministro, Liu He, rispondendo a una domanda del padrone di
casa del World Economic Forum di Davos, il presidente Klaus Schwab. "La situazione del Covid-19 è stabile. Il picco è passato, la società tornata a normalità, e la vita e la produzione sono pienamente riprese", ha scandito il vice premier.
casa del World Economic Forum di Davos, il presidente Klaus Schwab. "La situazione del Covid-19 è stabile. Il picco è passato, la società tornata a normalità, e la vita e la produzione sono pienamente riprese", ha scandito il vice premier.
La variante Kraken sarà presto dominante in Europa
Secondo la previsione del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), la sottovariante di Omicron XBB.1.5 potrebbe prevalere nel Vecchio Continente "nei prossimi uno o due mesi". La gravità dell'infezione non sembra però diversa dalle varianti Omicron già diffuse in precedenza, soprattutto per quanto riguarda le persone in salute e vaccinate. IL PUNTO
Covid: in Toscana 599 nuovi casi e nessun decesso
Sono 599 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime ventiquattro ore in Toscana: 122 sono stati confermati con tampone molecolare e gli altri 477 con test rapido. Il numero dei contagiati rilevati nella regione dall'inizio della pandemia sale dunque a 1.578.771. I nuovi casi sono lo 0,04% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,1% (856 persone) e raggiungono quota 1.498.958 (94,9% dei casi totali). I dati, relativi all'andamento della pandemia, sono quelli accertati oggi sulla base delle richieste della Protezione civile nazionale. Al momento in Toscana risultano pertanto 68.363 positivi, -0,4% rispetto a ieri. Di questi 332 (5 in meno rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale: 13 (4 in più) si trovano in terapia intensiva.
Vaccinati con infezione pregressa sono meno contagiosi degli altri: lo studio
Lo dimostra un'analisi condotta su 111.687 residenti delle carceri statunitensi. L'immunità ibrida, quella garantita dall'azione combinata del contagio e della somministrazione dei vaccini, abbasserebbe del 40% la capacità di trasmissione verso le altre persone rispetto alla norma. LA RICERCA
Vaccino Covid, via libera al richiamo con bivalente per i bambini dai 5 agli 11 anni
Via libera alla somministrazione del farmaco Cominarty di Pfizer contro le varianti Omicron Ba.4 e Ba.5: è raccomandata ai più fragili, ma su richiesta dei genitori potrà essere effettuata anche agli altri bimbi compresi nella fascia d’età. E da qualche setimana Pfizer, nella sua versione originale, è disponibile anche per la fascia d’età 6 mesi-4 anni, così come Moderna per la fascia 6 mesi-5 anni.
Lopalco: 'vaccino spray sarebbe vantaggio contro trasmissione virus'
"Un vaccino spray potrebbe avere il vantaggio di stimolare la risposta immunitaria locale nelle alte vie aeree e quindi fornire una certa protezione anche contro l'infezione asintomatica e la trasmissione del virus". A dirlo all'Adnkronos Salute è l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all'Università del Salento, in merito alla possibilità di sviluppo in tempi rapido di un vaccino anti-Covid in formulazione spray. "Attendiamo, come al solito, i dati degli studi clinici - afferma - Se il vaccino dovesse mantenere queste promesse, potrebbe rappresentare un'arma in più per il controllo della pandemia".
Covid, cosa cambia in Italia dopo le ultime circolari del Ministero della Salute
Modifiche alle regole sulla gestione dei casi e dei contatti: per i soggetti che "sono sempre stati asintomatici e per coloro che comunque non presentano sintomi da almeno due giorni, l'isolamento potrà terminare dopo 5 giorni dal primo test positivo o dalla comparsa dei sintomi, a prescindere dall'effettuazione del test antigienico o molecolare”. Ma in caso di peggioramento della situazione epidemiologica, sono già state diffuse indicazioni in tema di mascherina, smart working, vaccini, tamponi e cure domiciliari. L'APPROFONDIMENTO
Covid, vaccinati con infezione pregressa sono meno contagiosi degli altri: lo studio
Lo dimostra un'analisi condotta su 111.687 residenti delle carceri statunitensi. L'immunità ibrida, quella garantita dall'azione combinata del contagio e della somministrazione dei vaccini, abbasserebbe del 40% la capacità di trasmissione verso le altre persone rispetto alla norma. LA RICERCA
Covid, quali sono i sintomi che caratterizzano le nuove varianti Gryphon e Cerberus
Entrambe fanno parte della grande famiglia di Omicron 5. Mal di testa, mal di gola, stanchezza e dolori muscolari sono le manifestazioni più comuni delle due infezioni, alla pari di altre forme di coronavirus e dell'influenza. Meglio sottoporsi sempre a tampone per capire se si è contratto il Covid-19 e non un'altra infezione simile. LE COSE DA SAPERE
Covid-19, la Cina potrebbe aver superato il picco epidemia
La Cina potrebbe aver già superato il picco dell'epidemia di Covid-19, esplosa dopo tre anni di rigida politica 'zero-Covid': circa la metà delle grandi città dovrebbe aver raggiunto il massimo numero di contagi tra metà e fine dicembre 2022, mentre la maggior parte delle altre ha superato la stessa fase a inizio gennaio. Lo afferma un modello matematico elaborato con i pochi, e non sempre affidabili, dati a disposizione, basati sul numero di infezioni della fine del 2022 e sui viaggi effettuati tra le città. Lo studio, messo a punto dall'Università britannica di Southampton, è stato sottoposto alla rivista Nature, ma non è stato ancora pubblicato né passato al vaglio della comunità scientifica.
Covid, la nuova variante Kraken è più trasmissibile
Il nome ufficiale è XBB.1.5, è entrata a far parte dell'ormai numerosissima famiglia di Omicron e sta crescendo rapidamente in Usa e in altri Paesi. Deriva da una mutazione della prima sottovariante di Omicron XBB, nota come Gryphon (un ricombinante delle varianti BA.2.10.1 e BA.2.75). A preoccupare è la doppia mutazione che la rende più trasmissibile della sua parente più stretta. Ma l’Oms rassicura: “Non esiste indicazione di una maggiore gravità”. COSA SAPPIAMO
Covid, la battaglia della scienza alle varianti. Tra richiami vaccino e nuovi farmaci
L'evoluzione del virus rende necessario spingere sulle quarte e le quinte dosi (per anziani e fragili), spiega Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto farmacologico Mario Negri. Mentre si cerca di capire se potrebbero esserci rischi legati a multiple somministrazioni vaccinali, proseguono gli studi per mettere a punto nuove medicine, dallo spray nasale all'impiego dell'acido ursodessìossicolico. LE COSE DA SAPERE
Carenza medicinali, Palù a Sky TG24: "Non c'è un allarme reale"
"C’è copertura fornita da medicinali equivalenti. Occorre comunque migliorare comunicazione tra medici e farmacisti”, ha detto il presidente dell'Aifa. L'INTERVISTA
Le nuove linee guida dell’Oms su mascherine, cure, test e isolamento
L’Organizzazione mondiale della Sanità ha aggiornato le raccomandazioni per il coronavirus. È tornata a sottolineare l’importanza delle mascherine e ne consiglia l’uso “per chiunque si trovi in uno spazio affollato, chiuso o scarsamente ventilato”. Ha poi “esteso la sua forte raccomandazione per l'uso dell'antivirale orale Paxlovid (nirmatrelvir-ritonavir)", anche per le donne incinte o che allattano. Novità anche sul periodo di isolamento se si è positivi e su quando effettuare il tampone.
Covid e influenza, i rischi in aereo: con i sintomi evitare i viaggi non essenziali
Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha aggiornato il protocollo sulla sicurezza sanitaria dell'aviazione e invita le autorità aeroportuali e sanitare a raccomandare al pubblico “di evitare viaggi non essenziali in presenza di sintomi respiratori” o “di indossare una mascherina Ffp2”. Ricciardi: “Il 97% dei velivoli ha a bordo almeno un soggetto infetto”. Secondo uno studio sui tamponi effettuati negli aeroporti italiani, al momento dalla Cina non sono arrivate varianti sconosciute.