Le donne incinte che sono state infettate dal virus affrontano un rischio 7 volte maggiore di morire e un rischio significativamente più elevato di essere ricoverate in un'unità di terapia intensiva o di soffrire di polmonite. E' quanto è emerso da una ricerca pubblicata su BMJ Global Health e condotta dalla George Washington University, negli Stati Uniti
In Italia in decisa diminuzione i nuovi casi con una riduzione del 38,2% secondo i dati della Fondazione Gimbe, nel monitoraggio relativo alla settimana che va dal 6 al 12 gennaio. Giù anche il dato sui morti, che scendono del 25,7%. In Cina preoccupa la decisione di togliere ogni restrizione al movimento dei cittadini in occasione del Chūnjié, il capodanno cinese, anche per il rischio collasso dei trasporti interni.
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Covid-19, nel mondo 27 milioni di persone con danni a olfatto e gusto: ecco chi rischia
A dirlo è una ricerca coordinata dalla National University of Singapore: una parte di queste persone potrebbe non recuperare a pieno i due sensi. A correre i pericoli maggiori sarebbero le donne, chi ha avuto sintomi severi e chi soffre abitualmente di congestione nasale. LA RICERCA
Long Covid, studio rivela che tra i sintomi ci sono anche perdita di capelli e calo libido
Un nuovo studio coordinato dall'Università di Birmingham e pubblicato su Nature Medicine ha indicato 62 sintomi associati a Covid-19 fino a 12 settimane dall'infezione. Tra quelli più frequenti ci sono anosmia (perdita dell'olfatto), mancanza di respiro, dolore toracico e febbre. Ma anche amnesia, aprassia, incontinenza intestinale, disfunzione erettile, allucinazioni, gonfiore degli arti. Individuati anche gruppi demografici e stili di vita che espongono le persone a maggior rischio di sviluppare long Covid. LA RICERCA
Covid, la pandemia è partita da Wuhan: “Primo contagio a fine 2019”. Lo studio di Science
Secondo un team di ricercatori internazionali non ci sarebbero dubbi sull’origine cinese del virus. Sotto la lente di ingrandimento lo Huanan Seafood Wholesale Market dove ”anche a novembre 2019 si vendevano animali vivi sia per la loro carne che per la loro pelliccia, come i cani procione”. LA RICERCA
Covid, effetti anche sulla pelle: macchie, dermatiti ed eruzioni cutanee
Anche un forte prurito può essere la manifestazione del contagio da coronavirus: dermatiti, eczemi e rash cutanei sono sintomi dell’infezione per un quarto dei contagiati, in particolare le donne, e possono manifestarsi anche dopo la guarigione: cosa fare per gestirli al meglio. LO STUDIO
Dal Covid al vaiolo delle scimmie al virus di Marburg: le malattie monitorate dall’Oms
Epatiti, colera, ebola: sono diversi i virus che l’Organizzazione mondiale della Sanità monitora costantemente, a causa della loro portata aggressiva nei confronti dell’uomo. Ecco gli ultimi casi registrati dalle autorità sanitarie internazionali. LO STUDIO
Covid, presto un nuovo vaccino a Dna plasmidico contro tutte le varianti
I ricercatori della Facoltà di Medicina di San Diego, in California, stanno lavorando a un prodotto in grado di bloccare il virus e tutte le sue possibili variazioni. “Quanto presente adesso sul mercato fa poco per bloccare la trasmissione, con le nostre ricerche invece possiamo ottenere una risposta anticorpale più specifica”, spiegano. COSA SAPPIAMO
Covid, rischio diabete e malattie cardiovascolari dopo l'infezione
Emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista 'Plos Medicine', condotto dagli scienziati del King's College di Londra. I rischi sono più elevati specialmente nei tre mesi post infezione da coronavirus. LA RICERCA
Schillaci: "Secondo booster per 5,7 mln, contrastare disinformazione su vaccini"
Ciccozzi: "Dati non mentono, siamo ai titoli di coda"
"Abituiamoci a vedere piccole ondate con pochi casi, ma non stagionalità. Se rimane la 'Omicron family' - sottolinea - dovremo occuparci di altro perché la situazione è sotto controllo, ma è comunque importante sempre monitorare con il sequenziamento random".
Minelli: "Strada ancora lunga per vaccino spray efficace"
"L’esperienza di questi anni cancella ogni dubbio, ammesso che in campo scientifico ve ne fossero mai stati, sul fatto che i vaccini rappresentino uno degli strumenti di prevenzione più efficaci attualmente disponibili, giustamente considerati tra le maggiori conquiste in tema di salute pubblica - ricorda l'immunologo - Le ragioni che ne giustificano e autorizzano la somministrazione sono certamente di carattere epidemiologico, connesse alla necessità di neutralizzare la diffusione delle Vpd (vaccine preventable diseases), ma sono anche evidentemente correlate alle loro indispensabili caratteristiche di immunogenicità, efficacia e sicurezza, preliminarmente accertate dagli enti regolatori che ne approveranno la diffusione, e poi confermate dai dati di farmacovigilanza raccolti dopo la loro somministrazione".
"A tali caratteristiche ne va aggiunta un’altra che fa riferimento alla cosiddetta reattogenicità, che è la potenzialità di un vaccino, verosimilmente legata a substrati genetici individuali, di generare reazioni indesiderate. E oggi ampie e robuste evidenze scientifiche ci informano che, oltre al sesso, all’etnia, all’età, al peso e all’eventuale concomitanza di patologie, anche la via di somministrazione è un fattore in grado di intervenire sulle dinamiche di risposta ai vaccini da parte del sistema immunitarie. Ma la strada è ancora lunga", conclude Minelli.
Cavaleri: "Anche con vaccini spray serviranno richiami continui"
Al di là della necessità di richiami, però, ribadisce l'esperto, "indubbiamente il vaccino mucosale potrebbe essere un'alternativa o qualcosa che può aiutare a raggiungere un livello di protezione dall'infezione e dalla trasmissione" di Covid, "che purtroppo i vaccini attuali non riescono a raggiungere. Sebbene, va precisato, non è che siano completamente inefficaci da questo punto di vista. Semplicemente non sono molto efficaci", conclude Cavaleri.
Remuzzi: "Presto vaccini spray, schermeranno da nuove varianti"
"I virus come Sars-CoV-2, virus respiratorio sinciziale e raffreddore comune - sottolinea - si replicano soprattutto nella mucosa nasale. Vuol dire che non arrivano a stimolare il sistema immune in modo così importante come i virus che si replicano dappertutto, morbillo e rosolia per esempio. Ecco perché l'immunità acquisita contro Sars-CoV-2 svanisce dopo un certo periodo". Per quanto riguarda invece i timori per le nuove varianti in circolazione, in particolare Kraken, sembra che quest'ultimo non sia letale "più delle 'sorelle' Omicron - evidenzia Remuzzi - Nell'area di New York e nel Nord degli Stati Uniti, dove ormai Kraken arriva a una diffusione dell'80%, i ricoveri in ospedale non sono aumentati rispetto agli Stati dove non arriva al 20%. Però questa variante è capace di sfuggire agli anticorpi e ha una straordinaria affinità con il recettore, la proteina che rappresenta la porta di ingresso del virus nelle cellule". Per fortuna, precisa l'esperto, "anche con questa variante terza e quarta dose proteggono gli ultrasessantenni e i fragili dalla malattia grave". I sintomi dell'infezione sono i soliti: "Mal di gola, naso che cola, stanchezza, tosse secca e, non sempre, febbre. Di solito non si perdono olfatto e gusto", rimarca Remuzzi. E in ogni caso, puntualizza, "al momento in Italia non c'è un allarme Kraken visto che il 90% dei nostri positivi sono infettati da Omicron 5. Ma una diffusione così importante negli Usa fa pensare che lo stesso potrebbe succedere da noi". Dunque il consiglio "agli ultrasessantenni è di fare la quarta dose, agli ultraottantenni e a chi è fragile di fare la quinta".
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Schillaci: "Tornati a vivere grazie a adesione a vaccini"
massiccia adesione alla campagna vaccinale anti Covid-19 hanno permesso di tornare a vivere senza le limitazioni del passato". Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in audizione in Commissione Affari Sociali della Camera. "Tuttavia - ha aggiunto - non bisogna abbassare la guardia, soprattutto per proteggere la salute delle persone fragili e degli anziani. Per questi motivi, il Ministero della salute ha lanciato la campagna "Proteggiamoci, anche per i momenti più belli - Vacciniamoci contro il COVID-19 e l'influenza stagionale",
proprio per invitare a mantenere un comportamento responsabile nei confronti del Covid-19 e dell'influenza stagionale, promuovendo la vaccinazione, strumento di primaria importanza per proteggere se stessi e gli altri. La campagna - ha
ricordato il ministro - è stata rivolta alla molteplicità dei soggetti che, per diverse condizioni, sono i destinatari dell'offerta vaccinale contro l'influenza stagionale e contro il Covid-19, principalmente le persone fragili e gli anziani. La campagna ha previsto uno spot televisivo della durata di 30" e uno spot radiofonico della durata di 30", diffusi sulle reti televisive e radiofoniche nazionali del servizio pubblico (RAI)
negli spazi riservati alle pubbliche amministrazioni mediante la Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento informazione e editoria, nonché la diffusione dello spot televisivo sulle principali emittenti televisive private commerciali nazionali (Canale 5 e Rete4) e sugli account social del Ministero della salute. Sono inoltre in programma campagne rivolte alla prevenzione primaria e secondaria, soprattutto
sull'adesione agli screening oncologici e sull'importanza dei controlli periodici per recuperare quel che la pandemia ha tolto".