Covid e influenza, alcuni farmaci introvabili in Italia: è emergenza in farmacia. VIDEO

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Piero Ancona

Piero Ancona

Situazione difficile al Sud. Il “nostro” giro tra le farmacie di Bari

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“Non ne abbiamo e non sappiamo se e quando arriva”: è la risposta più ricorrente, in farmacia a Bari, se provi a chiedere Brufen, Fluimucil, Augmentin e Nurofen. Farmaci esauriti ormai da settimane, assieme a tanti altri tra antibiotici, antiinfiammatori, mucolitici e sedativi in sciroppo. “Una situazione sconfortante”, si sfoga la dottoressa Llioshi Lula, al lavoro in una delle tre farmacie H24 della città. “Da noi, di notte, viene gente anche dalla provincia – ci spiega – e non è semplice rimandare indietro a mani vuote un genitore che cerca un antipiretico o un antidolorifico per il proprio figlio”. 

Il "problema" con gli equivalenti

“Siamo il terminale della catena”, le fa eco la sua collega Margherita Catucci, che ci racconta come la carenza di farmaci stia creando grossissimi problemi nella gestione della clientela, soprattutto se si tiene conto del dilagare dei malanni stagionali, e che l’emergenza covid, anche da queste parti, è tutt’altro che superata. Una crisi che potrebbe essere in parte tamponata con il ricorso agli “equivalenti”, che spesso però vengono rifiutati dai clienti. Ce lo conferma il dottor Nicola Ludovico, spiegandoci che “a volte si riesce a convincerli che non ci sono differenze, che l’equivalente è un farmaco a tutti gli effetti uguale al brand”, ma nella maggior parte dei casi, il cliente resta fermo sulla sua richiesta, “perché la ricetta è della moglie, della suocera o addirittura del nonno, che non vogliono saperne di cambiare”.

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Chi contatta direttamente le aziende

Che fare, allora? Valentina Potenza, giovane titolare di una delle farmacie del quartiere residenziale Poggiofranco, stanca del rimpallo tra i cinque depositi cittadini, che determina tra l’altro un notevole rallentamento del lavoro, ha deciso di passare all’azione, mettendosi in contatto direttamente con le aziende. “Solo così siamo riusciti ad ottenere una partita di Brufen 600 – racconta – farmaco che scarseggia ormai da tante settimane”. “Purtroppo però – continua – vista l’altissima richiesta, i 160 pezzi arrivati sono andati esauriti in pochi giorni”.

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Il consiglio di evitare le scorte

Ma alla base del problema c’è anche la cattiva abitudine a “fare le scorte”. Girando tra le farmacie baresi, abbiamo infatti scoperto come la corsa ai farmaci per l’influenza e il raffreddore, a stagione invernale non ancora iniziata, sia ormai una consuetudine per tanti, purtroppo. E nella lista dei farmaci da “rifornimento”, di recente, sono finiti anche quelli più comunemente utilizzati per la cura del covid. “Bisognerebbe riflettere quando si viene ad acquistare un farmaco”, l’amaro commento sempre di Valentina Potenza; si appella ai cittadini anche la sua collega Margherita Catucci: “evitate le scorte inutili, per far si che tutti possano curarsi”.

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