
Pompei, la casa dei Vettii riapre dopo 20 anni. Il direttore: "Una cappella Sistina". FOTO
Presente all'inaugurazione anche il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. "Una grande sfida", ha sottolineato il direttore del sito archeologito Zuchtriegel, "nel panorama dei beni culturali uno dei cantieri più complessi e impegnativi degli ultimi decenni"

Affreschi, quadri, sculture e colonne nella casa dei Vettii a Pompei. Grande emozione nel sito archeologico campano per l'apertura di una delle strutture meglio conservate. Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, presente all’inaugurazione, si è soffermato a lungo in tutte le sale restaurate riaperte dopo 20 anni di chiusura e ha fatto i complimenti al direttore generale Musei del MiC, Massimo Osanna, e al direttore generale del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel
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"Una casa simbolo, una cappella Sistina di Pompei", ha sottolineato il direttore del Parco Gabriel Zuchtriegel nel momento dell'inaugurazione con il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano
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Gli scavi che la riportarono alla luce risalgono alla fine dell'Ottocento. Il restauro che si presenta oggi ha avuto inizio nella metà degli anni Novanta del '900, quando le pesanti coperture in cemento realizzate negli anni Cinquanta cominciarono a cedere e convinsero il soprintendente di allora a chiuderla in parte per paura dei crolli
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Avviato per la prima volta nel 2002 e poi ripreso nel 2016 sotto la direzione dell'allora direttore Massimo Osanna, il cantiere ha impegnato in questi anni decine di diverse professionalità: archeologi, restauratori, architetti, ingegneri strutturisti ed esperti di giardinaggio

Natura e cultura dominano l’ambiente e stimolano i sensi e l'intelletto. Colori e immagini sono perfettamente conservate. E poi il giardino, affollato di statue, fontane, cespugli odorosi, giochi d'acqua

Come ha sottolineato Zuchtriegel, si è trattato di una grande sfida, "nel panorama dei beni culturali uno dei cantieri più complessi e impegnativi degli ultimi decenni"

I professionisti al lavoro si sono scontrati con diversi ostacoli: primo tra tutti il problema strutturale delle coperture, rese ancora più fragili dal terremoto dell'Irpinia

Anche il recupero delle pitture ha rappresentato una sfida a causa di un restauro precedente che, con un strato di cera che avrebbe dovuto farle risplendere, le ha invece rese opache, polverose, in alcuni casi illeggibili

"Rimuovere quella cera - raccontano ora i restauratori - è stato un lavoro spaventoso, ma anche di grandissima soddisfazione" perché ha riportato alla luce particolari incredibili

Restaurato e riallestito è tornato a splendere pure il giardino circondato dalle colonne del peristilio, dove sono state ripristinate le condotte d'acqua e le piccole fontane. E dove sono tornate le statue, seppure in copia perché si è deciso di proteggere gli originali lasciandoli al coperto in altri spazi espositivi del parco

La Casa dei Vettii, situata nella parte più ricca della città, apparteneva ai fratelli Aulo Vettio Restituto e Aulo Vettio Conviva, liberti diventati ricchi con il commercio del vino, facoltosi al punto da entrare con tutti gli onori nella società pompeiana, tanto che uno di loro faceva parte del collegio degli Augustali

Acquistata la casa, che esisteva dal II sec. a. C e che con i suoi 1100 metri quadrati equivaleva ad un taglio medio nel lusso di allora, i due la fecero restaurare senza badare a spese, ricorrendo alle maestranze più qualificate della città. In tutti gli ambienti di questa loro favolosa abitazione vollero pitture raffinate eseguite con l'eclettismo e lo sfarzo del cosiddetto "quarto stile", quello che andava di moda appunto nella prima metà del I sec. d.C.

Nelle varie stanze attorno al primo atrio o affacciate sul peristilio abbondano scene mitologiche e anche scene erotiche, accompagnate da una miriade di particolari, tra tutti una sorta di festone con amorini impegnati nella preparazione di un banchetto, che il restauro ha praticamente riportato alla luce, rendendone leggibile ogni infinitesimo particolare

Ovunque ci si giri in queste stanze il colpo d'occhio è da perdere il fiato, tra fregi e racconti mitologici ci sono quadri che per raffinatezza e delicatezza della pennellata, per la vivacità delle cromie, appaiono modernissimi

Da oggi, assicura Zuchtriegel, la casa tornerà ad accogliere i visitatori, senza più limitazioni, aperta ogni giorno dell'anno: "L'abbiamo riaperta e non si chiude più"

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