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Maltempo al Sud, oggi allerta arancione in Puglia e gialla in altre 6 regioni

Cronaca
©Ansa

La Protezione Civile ha emanato per oggi un’allerta gialla per Basilicata, Campania, Calabria, Lazio, Sicilia e Umbria. Allerta arancione anche per la costa ferrarese. Danni nel Salento per alberi e cartelloni caduti.Tromba d'aria nel Crotonese, il Comune di Catanzaro chiederà lo stato di calamità. Nel Messinese la forte pioggia ha causato frane e l’interruzione del traffico sulla A20, a Milazzo una famiglia è stata ospitata in un B&b a causa del crollo del tetto della propria casa

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Continua il maltempo nel Sud Italia. La Protezione Civile ha emanato per oggi un’allerta arancione per la Puglia e gialla per altre sei regioni: Basilicata, Campania, Calabria, Lazio, Sicilia e Umbria. Allerta arancione anche per la costa ferrarese, emessa per oggi, domenica 4, e domani, lunedì 5 dicembre. Allagamenti e disagi ieri nel Catanzarese a causa di un nubifragio, nel Messinese la forte pioggia ha provocato delle frane e alcune famiglie sono rimaste isolate (LE PREVISIONI).

Allagamenti in Maremma: chiusa strada a Manciano 

A causa del forte maltempo che si è abbattuto questa mattina è stata chiusa temporaneamente la strada regionale Sr74 tra Sgrilla e Sgrillozzo per allagamento nel territorio di Manciano (Grosseto), in Maremma. Lo rende noto l'Amministrazione comunale segnalando che "ci sono diversi torrenti in piena: il fosso del Fiascone e il fosso del Mazabù sono stati chiusi perché l'acqua è sopra al livello massimo". Il traffico è deviato sulle provinciali 101 e 102 alla rotatoria Sgrilla e all'incrocio Sgrillozzo.

Danni nel Salento, alberi caduti su case e auto

Il maltempo che sta colpendo il Salento da ieri sera ha provocato danni e disagi soprattutto a causa di un violento temporale e una tromba d'aria che hanno causato la caduta di alberi e cartelloni su strade, auto e abitazioni. I comuni maggiormente interessati sono Ugento, Lequile, San Pietro in Lama, Carmiano e Novoli. A Novoli, in particolare, si è staccata la copertura impermeabilizzante del lastricato solare di una Rsa, precipitata poi sulla strada. La Protezione civile pugliese ha diramato un messaggio di allerta meteo arancione che riguarda il Salento dalle 20 di ieri e per le successive 24 ore.

Nelle dighe in Basilicata 20 mln di metri cubi in più del 2021

Le piogge delle ultime settimane hanno contribuito a riempire le dighe della Basilicata. Ad oggi sono contenuti oltre 20 milioni di metri cubi di acqua in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Attualmente, secondo i dati forniti dall'Ente per lo Sviluppo dell'Irrigazione e la Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia, nelle principali dighe lucane sono presenti 290 milioni di metri cubi di risorsa idrica. È nell'invaso di Montecotugno a Senise (Potenza), il più grande in terra battuta d'Europa, che si registra il maggior incremento di risorsa idrica. Qui attualmente ci sono oltre 172 milioni di metri cubi di acqua, 23 in più rispetto ad un anno fa. Nella diga del Pertusillo sono contenuti 78 milioni di metri cubi di acqua, 6 in più rispetto a dodici mesi fa. Quasi ventisette milioni di metri cubi, invece, quelli presenti nell'invaso di San Giuliano, alle porte di Matera, tre in meno nel raffronto con lo stesso periodo del 2021.

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Tromba d'aria nel Crotonese, colpita la zona di Isola Capo Rizzuto

Una tromba si è abbattuta alle prime ore del mattino sul territorio della provincia di Crotone causando gravi danni ad Isola Capo Rizzuto e nella zona archeologica di Capocolonna. La zona più colpita è stata quella del comune di Isola Capo Rizzuto tra le località da Marinella a Capo Rizzuto. Tetti di case scoperchiati, auto trascinate via per centinaia di metri. Un vecchio traliccio dell'energia elettrica si è abbattuto su un'abitazione in località Le Cannella sfondando il tetto e finendo nel bagno della casa. Molte abitazioni sono anche senza energia elettrica per via di cavi elettrici rotti dal vento. Il sindaco del Comune di Isola Capo Rizzuto, Maria Grazia Vittimberga, ha immediatamente convocato il Centro operativo comunale. Decine le abitazioni che sono state sfollate autonomamente dai residenti per motivi di sicurezza. "Il nostro territorio è in ginocchio - dice il sindaco Maria Grazia Vittimberga - tetti scoperchiati, case e auto distrutte, famiglie evacuate. Chiediamo con urgenza l'intervento della Regione Calabria e del Dipartimento di Protezione Civile per una stima dei danni e una pianificazione degli interventi da mettere immediatamente in atto. Nel frattempo stiamo predisponendo la dichiarazione di stato di calamità. Intanto ribadiamo la nostra vicinanza a tutte le famiglie colpite e ripetiamo che siamo a disposizione per ogni forma di aiuto. Siamo già in contatto con le strutture alberghiere per chiedere disponibilità ad ospitare famiglie evacuate". A Crotone la tromba d'aria ha colpito la zona a sud della costa tra il promontorio di Capocolonna e la località Alfieri. Danni ingenti per diverse aziende agricole con capannoni e serre abbattute dalla furia del vento. Letteralmente spazzate via la casetta dell'Oasi del Martin Pescatore del circolo Ibis, un centro di educazione ambientale realizzato in una struttura confiscata alla criminalità organizzata a Capocolonna. Non si registrano danni, invece, al museo ed alla colonna dorica del tempio di Hera Lacinia.

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Calabria, esonda il Tacina: case allagate

Una cinquantina di abitazioni sono state allagate a causa dell'esondazione del fiume Tacina, che scorre al confine tra le province di Crotone e Catanzaro. Le acque hanno allagato la località Steccato di Cutro e di contrada Votapozzo nel comune di Cutro. Sei nuclei familiari, per un totale di 13 persone, sono stati evacuati e ospitati in un ostello. I cittadini di Steccato di Cutro in alcuni casi hanno dovuto utilizzare delle barche per poter raggiungere le abitazioni e soccorrere le persone che erano bloccate all'interno. L'acqua ha raggiunto in alcuni punti anche l'altezza di 120 centimetri invadendo cortili e cantine e sommergendo diverse automobili. Oltre che per la scarsa manutenzione del fiume l'esondazione è stata causata dalla grande quantità di pioggia caduta a monte: secondo i dati registrato dal pluviometro del Centro funzionale multirischi di Arpacal posizionato nel vicino comune di Roccabernarda attraversato dal Tacina, sono caduti nel giro di un'ora - tra le 2 e le 3 del mattino - 108 mm di pioggia che si sono aggiunti agli 84 mm piovuti nelle ore precedenti. 

Nubifragio nel Catanzarese

Un violento nubifragio si è abbattuto già ieri sera sul Catanzarese, soprattutto sulla fascia ionica, colpendo il quartiere Lido del capoluogo. La pioggia intensa ha provocato l'allagamento di strade e scantinati. Diverse le strade sulle quali la pioggia ha trascinato sassi e fango creando disagi alla circolazione. In località Martelletto è esondato il fiume Fallachello. A Cicala il maltempo ha provocato il danneggiamento del depuratore e della condotta adduttrice delle sorgenti. In alcuni comuni del Lametino, sulla fascia tirrenica, come Pianopoli, San Pietro a Maida e Jacurso, a causa della pioggia alcuni torrenti sono arrivati alla soglia massima, ma non ci sarebbero state esondazioni.

Il Comune di Catanzaro chiederà lo stato di calamità

Il Comune di Catanzaro chiederà il riconoscimento dello stato di calamità naturale per i danni causati dall'ondata di maltempo. Lo annuncia il sindaco del capoluogo calabrese, Nicola Fiorita: "E' stata - spiega Fiorita - una notte di grande trepidazione e di grande angoscia. La bomba d'acqua che ha colpito la nostra città non era stata prevista da nessun bollettino meteorologico e non era stata preceduta da nessuna allerta. Appena giunte le segnalazioni di allagamento la macchina comunale si è messa immediatamente in moto e voglio ringraziare la Polizia locale, i dirigenti comunali, i nostri operai, la Protezione civile comunale, i vigili del fuoco, le forze dell'ordine e tutti coloro che si sono prodigati a prestare soccorso ai tanti automobilisti rimasti bloccati nelle strade e ai tanti cittadini che hanno subito l'allagamento delle proprie abitazioni". "La furia e la rapidità degli eventi non hanno consentito di soccorrere tutti nell'immediatezza ma - aggiunge il sindaco di Catanzaro - solo grazie alla velocità della risposta si sono evitati guai peggiori. In questo momento, alcune imprese chiamate dal Comune stanno provvedendo alla messa in sicurezza della zona di viale Crotone e alla ripulitura dei detriti e del fango.  In stretto collegamento con la Protezione civile regionale stiamo elaborando un piano di interventi prioritari che ci consentirà di ripristinare la normalità in tempi speriamo rapidi. Quello che è accaduto, per fortuna senza conseguenze drammatiche, dimostra che il sistema di allerta non funziona e l'unico modo di non farsi trovare impreparati da eventi estremi e imprevedibili è quello della prevenzione su cui in questi mesi abbiamo puntato risorse ed energie. E su cui, nei prossimi anni, vogliamo investire in maniera costante e programmata.

Nel Messinese strade invase da fango e tetti crollati

In Sicilia ieri temporali e forte vento, soprattutto nella zona peloritana e tirrenica. Forti piogge si sono registrate a Milazzo, Barcellona Pozzo di Gotto, Terme Vigliatore e hanno causato frane, l'interruzione di strade invase dal fango - anche l'A20 è stata interrotta tra gli svincoli di Falcone e Barcellona Pozzo di Gotto - case e sottopassaggi allagati con persone rimaste bloccate nelle auto, in casa, e alcune famiglie isolate. Una donna rimasta dentro la propria auto invasa dal fango a Terme Vigliatore è stata soccorsa, così come un'altra donna e i suoi due bambini a Tripi. A Milazzo un'ambulanza partita per soccorrere un infartuato è stata quasi sommersa dall'acqua e si è dovuta fermare. A Spadafora e Milazzo soccorsi decine di automobilisti: strade allagate, tombini saltati, frane, cantine allagate. Sempre a Milazzo nell'istituto d'arte di via Gramsci sono rimasti bloccati sei studenti, due insegnanti e due collaboratrici scolastiche mentre in diverse strade è saltata la corrente elettrica. Sempre nel grosso centro messinese, una famiglia di tre persone è stata ospitata in un B&b a causa del crollo del tetto della propria abitazione in vico dei Lillà. A causa della mancanza di energia elettrica non è stato possibile attivare in molte zone le pompe idrovore. A Milazzo il sindaco Pippo Midili ha detto che chiederà lo stato di emergenza e parla di danni ingenti per almeno un milione di euro, solo per le infrastrutture e le strade comunali, ma dovrebbero essere molti di più considerando anche i mezzi privati andati distrutti. A Castroreale le strade provinciali 85 - 87 - 82 dopo le interruzioni sono state dichiarate di nuovo percorribili. I sindaci dei comuni messinesi invitano le persone a prestare la massima attenzione se devono uscire da casa soprattutto negli spostamenti in auto. A Barcellona Pozzo di Gotto in serata la Croce Rossa ha trovato alloggio in un B&B a 5 persone , su richiesta del sindaco Giuseppe Calabrò. A Terme Vigliatore è crollata la rampa di accesso al ponte sul torrente Mazzarrà che collega il lungomare della Marchesana a contrada Cannotta a Terme Vigliatore. Si è creata una grossa voragine ma il ponte, che era stato chiuso al traffico, non ha ceduto.

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