
Scuola, prove Invalsi requisito per accedere a maturità 2023 e all'esame di terza media
“Lo svolgimento delle prove Invalsi costituisce requisito di ammissione all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo d'istruzione e requisito di ammissione all'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo”, si legge in una lettera inviata dal presidente dell'Istituto Roberto Ricci alle scuole. A stabilirlo è un decreto legislativo del 2017, che era stato sospeso per l’emergenza coronavirus

Novità per i prossimi esami di maturità: le prove Invalsi saranno requisito di ammissione per lo svolgimento dell’esame di Stato. A rivelarlo è una lettera inviata alle scuole dal presidente dell'Istituto, Roberto Ricci. “Lo svolgimento delle prove Invalsi 2023 costituisce requisito di ammissione all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo d'istruzione e requisito di ammissione all'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo”, si legge nel messaggio inviato da Ricci agli istituti per l'avvio delle rilevazioni dei test
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In realtà c’è un decreto legislativo, il n. 62 del 2017, che stabilisce che i test siano un requisito di ammissione agli esami di Stato: il decreto, però, non è ancora mai stato applicato alla maturità, avendo subito le sospensioni legate all'emergenza coronavirus. Negli ultimi tre anni, così, le prove Invalsi e l'alternanza scuola-lavoro non sono state requisito d'accesso all’esame finale
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Da quest’anno, invece, le cose cambiano e le prove Invalsi saranno requisito di ammissione sia per gli esami di terza media sia per la maturità. Il presidente di Invalsi, in una nota, ha sottolineato "la natura meramente tecnica" della sua comunicazione alle scuole, "che non coinvolge in alcun modo le decisioni di competenza del ministero dell'Istruzione e del Merito"
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La novità, comunque, mette in evidenza come questi test siano diventati sempre più importanti nella scuola. Fino al 2014, queste prove venivano svolte solo dalle classi seconde e quinte elementari, dai ragazzi di terza media e da quelli di seconda superiore. Dal 2015 le affrontano anche gli studenti di quinta superiore. Ora, con l'entrata in vigore del decreto legislativo del 2017, diventano uno dei requisiti necessari per l'ammissione all'esame di maturità del 2023
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Nelle scuole elementari, ha spiegato Roberto Ricci, le prove saranno cartacee e si svolgeranno secondo questo calendario: mercoledì 3 maggio la prova di Inglese (V primaria); venerdì 5 maggio la prova di Italiano (II e V primaria) e prova di lettura a tempo (2 min.) che è svolta solo dalle classi campione della II primaria e da tutte le classi di II primaria delle scuole in lingua italiana della Provincia Autonoma di Bolzano; martedì 9 maggio la prova di Matematica (II e V primaria)
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Le prove per la scuola media e superiore si svolgeranno in formato elettronico (cosiddette prove CBT) e online. In terza media le materie sono Italiano, Matematica, Inglese (prova di ascolto e di lettura). Per le classi campione le prove si svolgono in tre giornate, scelte dalla scuola tra queste date: 3-4-5-12 aprile. Per le scuole in lingua italiana della Provincia di Bolzano il calendario è adattato alle esigenze locali. Nelle classi non campione, si svolgono tra il 3 aprile e il 28 aprile in un arco temporale che verrà comunicato da Invalsi entro il 10 gennaio

Per la scuola secondaria di secondo grado le discipline oggetto di rilevazione delle prove Invalsi 2023 sono Italiano e Matematica. Nelle classi campione si svolgono in due giornate, tra le seguenti tre date: 11-12-15 maggio. Nelle classi non campione si svolgono tra l'11 maggio 2023 e il 31 maggio 2023, in un arco temporale che verrà indicato da Invalsi entro il 10 gennaio

Per l’ultimo anno delle superiori, le discipline per i test Invalsi sono Italiano, Matematica e Inglese (prova di ascolto e di lettura). Nelle classi campione le prove si svolgono in tre giornate, scelte dalla scuola tra queste quattro date: 1-2-3-6 marzo. Per le classi non campione, le prove si svolgono tra l'1 marzo 2023 e il 31 marzo 2023, in un arco temporale che sarà indicato da InvalsI entro il 10 gennaio 2023
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La novità non è piaciuta a diversi studenti, contrari anche all'alternanza scuola lavoro. "Nonostante le numerose proteste dello scorso anno, per un esame di Stato meno nozionistico, frontale e performativo, il ministro continua sulla strada della disintermediazione con gli studenti, riportando l'obbligatorietà delle prove Invalsi per l'accesso all'esame”, ha detto Bianca Chiesa, coordinatrice nazionale dell'Unione degli studenti

“Inoltre convoca il Forum delle Associazioni Studentesche più rappresentative (Fast) dopo aver già deciso le modalità della maturità e l'obbligatorietà delle prove invalsi. Non vogliamo solo essere ascoltati, rivendichiamo una scuola pensata dagli studenti per gli studenti: la nostra proposta è chiara e sviluppata su 5 pilastri secondo il manifesto nazionale della scuola elaborato agli Stati Generali della scuola di febbraio", ha aggiunto Chiesa

"Le prove invalsi sono uno strumento per valutare gli studenti dividendoli in aree, come se fossero dei numeri da controllare e da esaminare. Tutto ciò attraverso domande fatte di mere nozioni incapaci di rendersi uno strumento utile di crescita e di formazione per gli studenti. Nuovamente gli studenti non vengono ascoltati su decisioni che riguardano la loro formazione e il loro futuro”, ha detto invece Alice Beccari, dell'Unione degli Studenti
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