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Terremoto Marche, le news. Scossa di magnitudo 5.7 al largo della costa pesarese

Lo sciame sismico si è protratto per diverse ore: alle 13.10 l'Ingv ha registrato una scossa di 3.9 di magnitudo, a una profondità di 26 chilometri, la terza per importanza dopo le due della mattinata. Scuole chiuse nella regione: il sisma è stato avvertito a Pesaro, Urbino, ma anche a Roma, Firenze e Bologna fino al Nord Italia. Nessun ferito e solo "piccoli crolli" senza danni di rilievo

 

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Una forte scossa di terremoto, di magnitudo 5.7, è avvenuta questa mattina alle 7.07 al largo della costa marchigiana pesarese ed è stata avvertita in tutta l'Italia centro-settentrionale. La scossa, seguita da uno sciame di un'altra ventina superiori alla magnitudo 2, ha provocato paura nella popolazione, ma pochi danni accertati. Lo sciame sismico nel tratto di Adriatico davanti alla costa marchigiana si è protratto per alcune ore: alle 13.10 l'Ingv ha registrato una scossa di 3.9 di magnitudo, a una profondità di 26 chilometri, la terza per importanza dopo le due di questa mattina. Chiuse in via precauzionale le scuole in alcune città. Attivata l'unità di crisi per verificare eventuali danni al patrimonio culturali. L'Ingv: "Scossa più forte da 100 anni, in un'ora sciame sismico con oltre 20 movimenti tellurici".

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- di Redazione Sky TG24

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Terremoto Marche, i video con le immagini dei danni dopo la scossa

Il sisma ha avuto epicentro nel Mar Adriatico e ha provocato una scia di oltre 50 scosse che hanno toccato tutta la costa adriatica, dal Friuli-Venezia Giulia alla Puglia. La Protezione Civile ha fatto sapere che non si segnalano “criticità particolari”.  Anche il governatore Acquaroli conferma che "non si registrano danni gravi".

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A Palazzo Chigi riunione su problemi Marche dopo alluvione e terremoto

Una riunione sulle problematicità che si trovano ad affrontare le Marche dopo l'alluvione di settembre e il terremoto di questa mattina si è svolta nel pomeriggio a Palazzo Chigi. A quanto si apprende, vi hanno partecipato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, il sottosegretario all'Economia Lucia Albano, il sottosegretario alle Infrastrutture Galeazzo Bignami e, in videocollegamento, il presidente delle Marche Francesco Acquaroli.
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Scosse di terremoto nelle Marche: scuole evacuate e gente in strada. LE FOTO

Il primo episodio sismico, con epicentro nel Mar Adriatico, si è registrato intorno alle 7 di mattina, con magnitudo 5.7. Fino alle 13 sono state registrate altre 64 scosse. Eventi avvertiti anche a Roma, Bologna, Firenze e in Trentino-Alto Adige. Curcio: "Non si registrano criticità". L'Ordine dei Geologi delle Marche: "Uno dei terremoti più forti dal '900".

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Fano, inagibile chiesetta Rocco San Baggio

Sono tre le chiese della diocesi di Fano che hanno subito danni a seguito della forte scossa di terremoto che si è registrata al largo delle coste marchigiane. La più colpita è la piccola chiesetta di Rocco San Baggio, sulle colline che dominano la città, qui il sisma ha procurato danni al tetto della struttura, rendendola inagibile. Lesioni meno gravi anche sulle mura della chiesa di Montemaggiore al Metauro - chiusa per precauzione - e a quella del monastero delle carmelitane. "Le altre chiese restano tutte aperte", dice all'Ansa il vescovo di Fano, mons. Armando Trasarti. "Dalle ispezioni non sono state rilevate criticità per la sicurezza". "I due luoghi di culto che siamo costretti a chiudere" - aggiunge il prelato - "costituiscono dei punti di riferimento importanti per chi vive sulle colline intorno a Fano, ma non abbiamo alternative". Il vescovo ha anche sottolineato che quello "che si sta vivendo è un momento duro, dopo l'alluvione che ha colpito le zone interne, adesso è arrivato il terremoto sulla costa". Mons. Trasarti racconta del momento della scossa: "È stata molto forte, la gente è normale che sia spaventata".
- di Redazione Sky TG24

Acquaroli: "Nessun danno grave, resta alta allerta"

"Nessun danno grave a persone o edifici. In base agli accertamenti effettuati fino ad ora dagli organi competenti e dalla Protezione civile i danni riscontrati risultano lievi e la situazione è sotto controllo, ma sono ancora tante le verifiche in corso sia negli edifici pubblici e privati". Lo riferisce il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli al termine della riunione pomeridiana tecnico-operativa del Cor (Centro operativo regionale) dopo le forti scosse sismiche. "Ci siamo dati appuntamento, escludendo nuovi eventi, al pomeriggio di domani per fare una nuova ricognizione" - aggiunge - "a seguito degli ulteriori sopralluoghi. Rimane alta l'allerta e continua il monitoraggio dell'evoluzione della situazione. Ci sono state nella mattinata ripetizioni di nuove scosse, ma non paragonabili a quella di magnitudo 5.7 che stamattina ha svegliato con violenza l'intera regione". Per le scuole "ad ora non ci risultano edifici danneggiati. In ogni caso i rilievi non sono terminati in tutti i Comuni e quindi la decisione sulle aperture degli istituti sono affidate ai sindaci in base alle singole situazioni". Alla riunione erano presenti anche l'assessore alla Protezione civile, Stefano Aguzzi, il responsabile della Protezione civile regionale, Stefano Stefoni che ha coordinato gli interventi dei rappresentanti istituzionali coinvolti: Prefetture, Province, Comuni, Anas, Ferrovie, Forze dell'ordine, Vigili del Fuoco, Sistema operativo delle emergenze.
- di Redazione Sky TG24

Legnini: "Verifiche anche su zone sisma 2016"

"Esprimo la mia vicinanza ai cittadini, ai sindaci, al governo della Regione Marche, ancora una volta interessata da un forte sisma, che per fortuna non ha avuto conseguenze per la popolazione e prodotto apparentemente solo danni lievi". Lo scrive il commissario straordinario per il sisma 2016, Giovanni Legnini. "Aspettiamo gli accertamenti, ancora in corso, anche nelle aree già colpite dal sisma del 2016. Non c'era bisogno di questo nuovo evento per ricordarci che le Marche, come le aree interne dell'Appennino e molte altre del Paese, sono caratterizzate da un rischio sismico elevato, che richiede il massimo sforzo sulla prevenzione. Con la ricostruzione dopo il terremoto del 2016 - dice Legnini - stiamo restituendo ai cittadini case e strutture pubbliche sicure, ma dobbiamo pensare anche alla messa in sicurezza degli edifici che allora non furono danneggiati, molti dei quali hanno caratteristiche di forte vulnerabilità. Serve un approccio sistemico, che non si limiti alla riparazione dei danni, ma che punti alla riduzione del rischio, anche riorientando a questo fine il superbonus 110% e l'intero sistema delle detrazioni fiscali sull'edilizia".
- di Redazione Sky TG24

Ravenna, nessun danno a scuole ed edifici comunali 

Nei controlli, da poco conclusi,  non è stato rilevato alcun danno strutturale agli edifici di proprietà comunale, in particolare nelle scuole. Lo rileva il Comune di Ravenna, dopo la forte scossa di terremoto di questa mattina nelle Marche, registrata in mare sl largo della costa e sentita anche in Romagna.
- di Redazione Sky TG24

Nelle Marche nessuna scuola inagibile

"Non risultano danni o crolli tali da rendere inagibili le scuole marchigiane". Lo dice il direttore dell'Usr (Ufficio scolastico regionale) Marco Ugo Filisetti che parla di "chiusure a macchia di leopardo" sul territorio regionale. "Nell'immediatezza dell'evento abbiamo provveduto ad istituire un punto unico di accesso dei dati, dove far affluire tutte le informazioni sulle conseguenze del fenomeno" provenienti da "Comuni, Province, e Protezione civile", come "ordinanze di chiusura dei sindaci" e anche le eventuali "difficoltà di trasporto", e "dal quale informare tutte le nostre istituzioni scolastiche". "In alcuni casi", spiega Filisetti, "'è una distinzione tra sospensione dell'attività didattica e chiusura della scuola. Nel primo caso infatti vengono sospese le lezioni, mentre l'attività amministrativa prosegue, con la chiusura della scuola invece cessa anche l'attività amministrativa: in questi casi abbiamo provveduto ad accertarci dell'effettivo contenuto della disposizione adottata dall'autorità". "Le strutture risultano sostanzialmente agibili, salvo qualche particolare situazione. Il ministro ha seguito tramite l'Usr sin dal primo mattino l'evolversi della situazione. Abbiamo anche ricevuto le prime richieste di risorse finanziarie per ripristinare seppure con manutenzioni ordinarie le realtà che hanno bisogno di qualche piccolo intervento".
- di Redazione Sky TG24

Sindaco Pesaro: "Tanta paura ma nessun danno a persone"

"Tanta paura, un grande spavento per tutta la città che stamattina si è svegliata con una scossa fortissima". Così il sindaco di Pesaro Matteo Ricci dopo il terremoto avvenuto pochi minuti dopo le 7. Un evento sismico importante, "il più forte degli ultimi 100 anni con epicentro in mare, davanti a Pesaro e Fano, che ha causato tanto spavento e fatto scendere in strada tante persone. Da subito abbiamo avviato i controlli e per fortuna non ci risultano danni alle persone, stiamo valutando quelli alle cose". "Al momento non ci sono problemi emergenziali" - aggiunge - "ma in tanti edifici privati e pubblici iniziano a comparire delle crepe". Continuano quindi le valutazioni specifiche di sicurezza sismica, a partire dalle scuole: "Al momento non ci sono problemi rilevanti ma, per completare al meglio i controlli che proseguiranno nelle prossime ore, le scuole di ogni ordine e grado saranno chiuse anche domani". Tra le strutture già ispezionate, anche la VitriFrigo Arena "dove non sono risultati problemi, quindi la partita Italia-Spagna di basket e gli eventi preparatori collegati, sono confermati". L'invito del sindaco è quello ad avere "massima attenzione, il peggio pare passato ma con il terremoto non si sa mai. Forza Pesaro", conclude.
- di Redazione Sky TG24

Nelle Marche 200 mila beni culturali, ma nessun danno  

Rinvenimenti, ma anche reperti archeologici di costruzioni architettoniche che abbelliscono i borghi marchigiani: ci sono circa 200.000 beni culturali molto importanti nelle Marche, che vengono attentamente monitorati in queste ore dopo la forte scossa di terremoto avvenuta in mattinata. "In queste ore, con le sedi territoriali, stiamo costituendo rete per verifica di eventuali danni. Al momento non si hanno notizie di danni!", dichiara Gilberto Pambianchi, geologo marchigiano componente Comitato Scientifico Archeoclub d'Italia Nazionale e docente dell'Università Camerino, ricordando che "il 30 ottobre 1930 una scossa di 5.8 gradi, a 15 km dalla costa, causò il crollo di 300 edifici a Senigallia con 14 morti e di 400 edifici ad Ancona".
- di Redazione Sky TG24

Ingv, fino alle 13:00 localizzate altre 64 scosse

Dopo il terremoto di magnitudo 5.7 localizzato alle 07:07 italiane di oggi al largo della costa marchigiana, nella provincia di Pesaro Urbino, l'Ingv ha localizzato fino alle 13:00 altri 64 terremoti. Di questi: 12 hanno avuto magnitudo minore di 2.0, 41 magnitudo compresa tra 2.0 e 3.0, 9 tra 3.0 e 4.0, uno tra 4.0 e 5.0 e uno tra 5.0 e 6.0.
 
- di Maurizio Odor

Terremoto, porto Ancona: regolare il traffico dei traghetti

E' regolare il traffico nel porto di Ancona, con il programma degli arrivi e delle partenze dei traghetti nello scalo che è stato confermato. Lo si apprende dall'Autorità di sistema portuale dell'Adriatico centrale. La stessa fonte ha riferito che, "a seguito dell'evento sismico, la sede dell'Autorità è rimasta chiusa prudenzialmente all'utenza per effettuare la verifica degli uffici da parte dei tecnici".
 
- di Maurizio Odor

Terremoto: chiusa una strada per verifiche a edificio Ancona

I vigili del fuoco stanno operando in corso Carlo Alberto, ad Ancona, nella zona  del Piano, per il distacco di intonaco da una palazzina al civico 27. Per permettere le operazioni è stata interdetta la circolazione nel tratto tra via Vinicio Rossi e la rotatoria dell'incrocio con via Marconi e via De Gasperi. Il traffico è deviato su via Pergolesi. I pompieri dovranno verificare anche la staticità dell'immobile, anche se non ci sarebbero criticità, tanto che non è stato evacuato. Chiuse in via cautelare le attività commerciali della zona fino a controlli ultimati. Non hanno comunque subito danni. In strada ci sono molte famiglie che stanno filmando l'intervento dei vigili del fuoco con i cellulari. Sul posto la polizia locale per la viabilità che sta creando problemi alla zona del Piano, da piazza Ugo Bassi alla stazione.
- di Maurizio Odor

No, le trivelle non c'entrano niente con il terremoto nelle Marche

Secondo il presidente dell'Ordine dei Geologi Piero Farabollini l'ipotesi che il sisma, avvenuto in mare a poco più di 30 chilometri da Fano e Pesaro, "sia stato causato dalle trivellazioni in mare alla ricerca di gas e idrocarburi è da escludere".  Si tratta invece di un evento "che possiamo considerare normale: la fascia costiera e marina è infatti una delle tre zone sismo-tettoniche delle Marche"
- di Maurizio Odor

Terremoto: repliche in decadimento ma impossibile previsione

Sono state circa 70 le scosse di aftershock registrate dopo il sisma di magnitudo Richter 5.7 avvenuto alle 07:07 davanti alle coste marchigiane, la più forte pochi minuti dopo con magnitudo Richter 5.2. Le repliche seguono un decadimento graduale ma non è mai possibile escludere riattivazioni di piani di faglia, sottolinea all'ANSA il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni. "Le nostre capacità previsionali sono su base statistica, modelli secondo i quali si ha un decadimento graduale con una serie di scosse che seguono quella principale".
- di Maurizio Odor

Ingv, scossa più forte nell'area da quasi 100anni

La scossa di magnitudo 5.7 registrata stamattina alle 07:07 è la più forte mai registrata nella costa settentrionale marchigiana da quella del 1930, di magnitudo 5.8 nei pressi di Senigallia. La nuova scossa, ha spiegato il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni, "è dovuta al fronte della catena appenninica sepolta sotto al mare Adriatico che si sta accorciando tra i 2 e 4 millimetri all'anno. Una regione notoriamente sismica la cui attività permette alla crosta adriatica di scendere sotto quella appenninica attraverso un fenomeno noto come subduzione". Terremoto nelle Marche: scuole evacuate e gente in strada. LE FOTO
- di Redazione Sky TG24

Continua sciame Marche, oltre 50 scosse in 6 ore

Continua la sequenza sismica che sta colpendo la costa delle Marche da questa mattina. La prima e più forte scossa di magnitudo 5.7 (ore 7.07) è stata seguita da diverse altre di intensità minore. Alle ore 13.20, ovvero poco più di sei ore dopo la prima, si contano oltre 50 scosse tra la costa pesarese e quella anconetana. Da segnalare una scossa di magnitudo 3.8 alle 7.40 e un'altra di 3.9 alle 13.10. Marche, i video con le immagini dei danni dopo la scossa
- di Redazione Sky TG24