Il sisma ha avuto epicentro nel Mar Adriatico e ha provocato una scia di oltre 50 scosse che hanno toccato tutta la costa adriatica, dal Friuli-Venezia Giulia alla Puglia. La Protezione Civile ha fatto sapere che non si segnalano “criticità particolari”. Anche il governatore Acquaroli conferma che "al momento non si registrano danni gravi"
Tanta paura, come dimostrano i tanti video pubblicati sui social network (nella clip in alto alcuni momenti), ma fortunatamente senza “criticità particolari”, come ha fatto sapere la Protezione Civile. Questo il bilancio del terremoto che ha colpito le Marche e che ha avuto epicentro nel Mare Adriatico, davanti alla costa di Pesaro e Fano. Il sisma è stato avvertito in un'area molto vasta, dal Friuli Venezia-Giulia alla Puglia (SEGUI GLI AGGIORNAMENTI LIVE SUL TERREMOTO).
Acquaroli: "Al momento non danni gravi, continua monitoraggio"
Il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, ha fatto sapere che "al momento non risultano danni gravi" e che "sono in corso sopralluoghi". Le sale operative hanno ricevuto "oltre 1200 telefonate", ha aggiunto, sottolineando che "continua il monitoraggio della situazione sul territorio". Il ministero della Cultura ha diffuso una nota in cui si specifica che "sono state attivate le unità di crisi per programmare i primi sopralluoghi nelle zone colpite dal sisma e verificare eventuali danni al patrimonio culturale immobile e mobile".
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Più di 50 scosse lungo tutta la costa adriatica
La sequenza sismica ha contato più di 50 scosse, le due più forti sono state quella delle 7,07, di magnitudo 5.7, e quella avvenuta pochi minuti dopo, alle ore 7,12, di magnitudo 4.0. Il Catalogo dei Terremoti Italiani evidenzia, nelle vicinanze dell'epicentro dell'evento di oggi, alcuni terremoti di magnitudo intorno a 5.0, come quello del 30 ottobre 1930 nei pressi di Senigallia (magnitudo 5.8), il più significativo della costa settentrionale marchigiana avvenuto nel Novecento.