
Scosse di terremoto nelle Marche: scuole evacuate e gente in strada. LE FOTO
Il primo episodio sismico, con epicentro nel Mar Adriatico, si è registrato intorno alle 7 di mattina, con magnitudo 5.7. Fino alle 13 sono state registrate altre 64 scosse. Eventi avvertiti anche a Roma, Bologna, Firenze e in Trentino-Alto Adige. Curcio: "Non si registrano criticità". L'Ordine dei Geologi delle Marche: "Uno dei terremoti più forti dal '900"

Uno sciame di scosse di terremoto molto forti ha fatto tremare le Marche in mattinata. Urbino, Ancona, Fano: molte le città interessate dal sisma. Gli eventi sismici iniziali, registrati intorno alle 7 di mattina, sono durati diversi secondi. Secondo i dati diffusi da Ignv il primo ha raggiunto una magnitudo di 5.7: è la scosse più forte mai registrata nella costa settentrionale marchigiana da quella del 1930, che aveva colpito Senigallia con magnitudo 5.8. In foto: la stazione di Ancona
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L'epicentro del terremoto è stato infatti localizzato al largo della costa delle Marche settentrionali, nella zona del Mar Adriatico davanti a Pesaro e Fano. Le scosse sono state sentite anche al di fuori della regione, in città come Roma, Firenze e Bologna e anche al Nord Italia, in Trentino-Alto Adige, in Veneto e in Friuli-Venezia Giulia
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Fino alle 13, dopo la prima, sono state registrate altre 64 scosse. Appena un minuto dopo quella iniziale, la sequenza sisimica ha registrato un'altra scossa di magnitudo 5.2. Altre 12 hanno avuto magnitudo minore di 2.0, 41 magnitudo compresa tra 2.0 e 3.0, 9 tra 3.0 e 4.0, una tra 4.0 e 5.0 e una tra 5.0 e 6.0
Terremoto avvertito in diverse zone dell'Umbria
"Non si registrano criticità puntuali" dove è stato più forte il terremoto, ha fatto sapere il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, parlando a Rainews24. Curcio ha confermato che con il valore dell'evento a mare non ci sono state situazioni di tsunami. "Al momento non risultano danni gravi, sono in corso sopralluoghi", ha detto anche il governatore delle Marche Francesco Acquaroli
Terremoto avvertito in gran parte Fvg
In diverse città sono state precauzionalmente sospese le lezioni scolastiche e universitarie. Succede a Pesaro, Fano, Senigallia, Ancona, Fabriano, Macerata e lungo la costa a San Benedetto del Tronto e a Grottammare (Ascoli Piceno). A Fano, Pesaro e ad Ancona scuole chiuse anche domani
Scosse avvertite anche in Trentino-Alto Adige
Il Ministero della Cultura ha fatto sapere che "sono state attivate le unità di crisi" per programmare "i primi sopralluoghi nelle zone colpite dal sisma e verificare eventuali danni al patrimonio culturale immobile e mobile". In foto: il crollo parziale della testa della Madonna delle Grazie a Pesaro

Alessandro Amato, esperto dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, spiega che la zona della placca adriatica - "in quella struttura geologica compatta, rigida, che va dal Mare Adriatico, a partire dalla Puglia, fino sotto la pianura Padana, sotto l'Appennino e arriva fino sotto le Alpi orientali" - "trasmette molto bene l'energia elastica". Quindi, quando si verifica un terremoto in quest'area, "la propagazione dell'onda è molto efficace e si avverte a distanza molto grande"

I piccoli danni che si sono avuti localmente, continua Amato, "sono dovuti allo scuotimento nei primi 20-30 km intorno all'epicentro. Se fosse stato più sotto la costa sarebbe stato localmente più forte". Il sisma, spiega ancora l'esperto, "è generato da una faglia di compressione, un po' l'opposto di quello che avviene in Appennino dove le faglie sono di estensione. Qui invece è di avvicinamento della parte adriatica verso l'Italia, un accorciamento frontale"

Il presidente dell'Ordine dei Geologi delle Marche, Piero Farabollini, definisce il terremoto di oggi "uno dei più forti avvenuti in quest'area dal '900". Tuttavia, continua, "è anche un evento che possiamo considerare normale per la nostra regione: la fascia costiera e marina è infatti una delle tre zone sismo-tettoniche delle Marche". Farabollini esclude invece che "il sisma sia stato causato dalle trivellazioni in mare alla ricerca di gas e idrocarburi"

L'aeroporto di Ancona - Falconara è rimasto operativo, mentre in mattinata il traffico ferroviario nei pressi di Ancona, sulla Linea adriatica, è stato sospeso in via precauzionale per sospetti danni ai binari. La circolazione è poi ripresa intorno alle 12

Testimonianze che arrivano da Ancona parlano di paura tra i cittadini, che hanno però reagito con compostezza. In alcuni punti della città sono caduti calcinacci e frammenti di intonaco e sono state segnalate fessurazioni. In molti, nel capoluogo marchigiano, ricordano il terremoto del 1972, quando le scosse sismiche durarono per mesi

"Non risultano danni o crolli tali da rendere inagibili le scuole marchigiane", ha detto il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Marco Ugo Filisetti. Ha parlato di "chiusure a macchia di leopardo". "Le strutture risultano sostanzialmente agibili, salvo qualche particolare situazione. Abbiamo ricevuto le prime richieste di risorse finanziarie per ripristinare seppure con manutenzioni ordinarie le realtà che hanno bisogno di qualche piccolo intervento" (in foto, docenti e studenti davanti a una scuola di Pesaro)
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