Sulle prime pagine di oggi la guerra in Medio Oriente tra la nomina di Al Bashir come nuovo leader ad interim di Siria e i blitz di Israele per distruggere l’arsenale siriano. Spazio poi alla strage sul lavoro di Calenzano, dove 5 operai hanno perso la vita nello scoppio del deposito Eni. Sport: dopo la sconfitta in Champions di ieri di Atalanta e Inter, questa sera è il turno di Milan, Juve e Bologna
- “La mia Siria apre ai profughi”: il quotidiano apre la prima pagine con un’intervista al nuovo leader ad interim che sottolinea l’errore di associare l’Islam al terrorismo. Intanto una classifica stilata da Politico Europe nomina Giorgia Meloni come “la più potente tra i leader in Europa”. A centro pagina la cronaca con le fotografie delle 5 vittime dell’esplosione del deposito Eni di Calenzano. Spazio poi all’omicidio dell’imprenditore Thompson a New York con l’arresto del 26enne Luigi Mangione: choc la reazione Usa che elogia il killer
- Apertura di pagina dedicata al Medio Oriente con Israele che distrugge l’arsenale militare siriano con l’obiettivo dichiarato da Netanyahu che “non finisca in mano agli jihadisti”. A centro pagina spazio alla strage sul lavoro di Calenzano: dopo lo scoppio le accuse sono di procedure di sicurezza ignorate e la procura di Prato ha aperto un’indagine. “Botte e lesioni alla ex”: è arrivata la sentenza a 4 anni di carcere per il filosofo Leonardo Caffo, protagonista delle ultime discussioni legate alla fiera Più Libri Più Liberi di Roma
- “Morti sul lavoro, le promesse tradite”: il quotidiano apre la prima pagina con l’ultima tragica strage sul lavoro nel deposito Eni di Calenzano. Il commento di Marco Revelli: “Se andare a lavorare è come andare in guerra”. A centro pagina invece la fotografia di Leonardo Caffo, il “cattivo maestro” al centro delle polemiche sulla fiera del libro di Roma: il filosofo è stato condannato a 4 anni per maltrattamenti alla ex. Negli Usa ha un nome il killer del ceo Thompson: Luigi Mangione, 26 anni e il suo “credo ecofascista”
- Apertura alternativa per il quotidiano che in taglio alto mette la crisi dell’automotive con Stellantis che “congela le uscite”: stop ai licenziamenti per secondo l’Istat la produzione è calata del -3,6% annuo. Ancora economia con l'approvazione del decreto Milleproroghe che dà una spinta alle assunzioni nella Pa: concorsi in 3 anni o tagli ai fondi. Intanto la rivista Politico nomina Giorgia Meloni leader più potente in Europa. Spazio al Medio Oriente: “Siria, ora i rifugiati tornano a casa”
- Apertura dedicata alla Champions per il quotidiano sportivo: “Poca Inter, Atalanta quasi Real". Questo il commento per le due italiane che hanno perso le loro partite: la squadra di Bergamo gioca bene ma si deve arrendere ai campioni del Real Madrid; male i nerazzurri che alla BayArena di Leverkusen trovano la prima sconfitta stagionale in Champions per 1-0. Stasera in campo Milan e Juventus in casa, rispettivamente contro Stella Rossa e Manchester City; il Bologna è atteso in Portogallo contro il Benfica
- A centro pagina "Squadre anticrisi": Juve-City scenderanno in campo questa sera nella partita di Champions, una partita “giusta nel momento sbagliato”: Thiago contro Guardiola, la notte delle risposte. In taglio alto si parla sempre di Champions, con le sconfitte di Inter e Atalanta contro Leverkusen e Real ieri sera: "L'Inter cade e protesta, Gasp fa soffrire il Real”
- "Dea quasi Real, Inter... rotta". Il quotidiano sportivo apre la pagina con la sconfitta delle due italiane nelle partite di Champions di ieri sera. Atalanta bella e sfortunata mentre Inzaghi cade al 90esimo. Questa sera invece "Notte da Yildiz": alle 21 Juve-City: il turco di carica pensando... all'Inter: "Sento i brividi da Champions"
- “Ecco la jihad moderata: Kalashnikov in mano ai bambini”: a centro pagina il quotidiano pone la Siria dove è “caccia ai fedeli di Assad”. In Italia si va verso un altro venerdì nero: Salvini precetta lo sciopero dle 13 dicembre e riduce lo stop a 4 ore. Giorgia Meloni è la leader più potente d’Europa: lo dice una classifica di Politico
- “Multe stradali, il 28,4% non paga”: a dirlo è un’indagine realizzata da Ifel nell’ambito del progetto riscossione. Nel Sud evaso il 48,2% delle sanzioni, non versato il 7,6% dell’Imu e il 15,9% della Tari. In taglio centrale la legge di Bilancio: “Taglio Ires del 4 % per chi investe, quattro condizioni per avere lo sconto”. A centro pagina il leader israeliano Netanyahu: è iniziato il processo per corruzione contro di lui che ieri è comparso in aula
- Apertura sul Medio Oriente: “Bibi fa come se fosse a casa sua”, Israele compie 300 raid in 24 ore e bombarda per distruggere l’arsenale siriano. Riparte intanto il processo a Netanyahu per corruzione: ieri il leader isrraelinao è comparso in aula. In taglio alto il quotidiano prende una posizione contro la legge Nordio e afferma che “Il Fatto disubbidirà" spiegando il perché: “Toti, ultrà, Vassallo, Giulia: ecco cosa non avremmo saputo”
- Leonardo Caffo condannato per violenze: “L’idolo delle femministe menava l’ex fidanzata” è l’apertura della prima pagina. La sentenza è di quattro anni di carcere per il filosofo, “e Saviano e compagni lo difendevano…” scrive allusivo il quotidiano. A centro pagina Giorgia Meloni, nominata leader più potente d’Europa secondo Politico. Nell’editoriale di Mario Sechi: “Il ricordo scomodo di Enzo Tortora turba ancora l’Anm”
- “Requiem per il tiranno”: in Siria è finito il governo di Assad e “così, alla fine, la Chiesa ha reciso il filo sottile che la legava ad Assad”. E con la caduta di Assad, scrive Giuliano Ferrara, “l’Asse della Resistenza è amputato”. E aggiunge: “Il merito è di Netanyahu che ha consacrato la pace attraverso la forza e la dignità della guerra. Invece di processarlo, dovremmo ringraziarlo”. In taglio basso l’uccisione del Ceo a New York: “La ribellione da saloon di Luigi Mangione contro la società malata”
- “Cade la linea”: apertura in Medio Oriente con Israele che ha sfondato la linea di demarcazione fissata dall’Onu sulle Alture del Golan ed estende fino alle porte di Damasco la sua “zona difensiva sterile”. Intanto oltre 300 raid da Israele distruggono l’arsenale siriano. Spazio all’economia: “Sprofondo industriale: 21 mesi di crollo”. Il riferimento è alla produzione industriale in netto calo “mentre il governo Meloni parla di un Paese immaginario”
- “Siria, il controesodo dei migranti. Israele bombarda la marina militare”. Erdogan non ci sta agli attacchi di Israele contro l’arsenale siriano e chiama Meloni: “Basta aggressione dell’Idf”. Intanto in Siria nominato Al Bashir come leader ad interim fino a marzo. IN spalla il commento di Valentine Tomellini sul “vero volto di Al Jolani”: “Le ambiguità dei rivoltosi e le aperture dell’Occidente”. In Italia spazio alla Manovra: “Il primo round lo vince Salvini”
- A centro pagina un fotomontaggio con John Elkann, Ursula von der Leyen e Giorgia Meloni sugli autoscontri: “L’automotive è la vera partita per la competitività europea. Il mondo corre, ma l’eterno braccio di ferro paralizza l’Ue”. In spalla l’esplosione di Calenzano: “Tutto è strage, quando l’iperbole annulla la realtà"
- “Stellantis, salvi i posti dellindotto”: apertura di pagina dedicata alla crisi dell’auto con il gruppo che rinnova la commessa con Trasnova che ritira i licenziamenti. A centro pagina le immagini dell'esplosione di Calenzano: “Anatomia di una strage” con il dirigente Ispra che denuncia: “Pochi controlli, solo sei ispettori per tutta Italia”. Sciopero dei trasporti venerdì 13 dicembre: Salvini precetta, solo 4 ore di stop