Il ministro della Salute: "Si valuterà il posto migliore dove reintegrarli. In Cina lockdown fino al 9/11 intorno a mega fabbrica iPhone nel tentativo di contenere la diffusione di un focolaio A tutti i residenti della zona sarà impedito di uscire, mentre solo i veicoli autorizzati potranno circolare
In Umbria tornano quattro medici non vaccinati
In Umbria sono quattro i medici non vaccinati per il Covid che rientrano oggi al lavoro insieme a 33 appartenenti alle professioni socio-sanitarie, infermieri e oss. A fare il quadro con l'ANSA dopo gli ultimi provvedimenti del Governo è l'assessore regionale alla Sanità Luca Coletto. "Sono numeri piccoli e questo depone in favore della sensibilità del nostro personale e, perché no, del buon lavoro della Regione" aggiunge. Iscriviti alla newsletter di Salute per rimanere aggiornato
Ricciardi: "Isolamento 3 giorni? Basare decisioni su scienza"
"Nella gestione dell'isolamento delle persone contagiate da Covid, il faro da seguire è rappresentato dai dati scientifici. Nel momento in cui dovesse emergere con certezza che non si è più contagiosi dopo un determinato periodo di tempo, l'isolamento potrà essere adeguato". A dirlo all'Adnkronos Salute è Walter Ricciardi, docente di igiene all'Università Cattolica.
"Il concetto fondamentale - spiega - è che, per limitare la circolazione del virus ed evitare il rialzo di ondate pandemiche, è necessario che le persone infettive e contagiose rimangano a casa fino a quando non rischiano più di infettare gli altri. Se ci sono lavori scientifici seri che dimostrano questo, ben venga la riduzione dell'isolamento. Ma al momento non mi pare ci siano". I soggetti infetti non vaccinati dopo un anno non avrebbero più anticorpi
"Il concetto fondamentale - spiega - è che, per limitare la circolazione del virus ed evitare il rialzo di ondate pandemiche, è necessario che le persone infettive e contagiose rimangano a casa fino a quando non rischiano più di infettare gli altri. Se ci sono lavori scientifici seri che dimostrano questo, ben venga la riduzione dell'isolamento. Ma al momento non mi pare ci siano". I soggetti infetti non vaccinati dopo un anno non avrebbero più anticorpi
Bassetti: "Quarantena a 3 giorni? Mi auguro si arrivi ad eliminarla"
"Io mi auguro che si arrivi non alla riduzione della quarantena per i positivi al Covid, ma alla completa eliminazione. Credo che si debba necessariamente cambiare approccio su questo virus, levare l'obbligo di isolamento è lo strumento per una maggiore normalizzazione della convivenza con il virus. Spero di essere ascoltato, peraltro è stato già fatto in altri Paesi" Così all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, commentando l'ipotesi che il Governo riduca l'isolamento dei positivi a Covid dagli attuali cinque giorni, con tampone negativo, a tre. Iscriviti alla newsletter di Salute per rimanere aggiornato
In Toscana 387 nuovi casi; sei i decessi
Sono 387 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime ventiquattro ore in Toscana: 76 sono stati confermati con tampone molecolare e gli altri 311 con test rapido. Il numero dei contagiati rilevati nella regione dall'inizio della pandemia sale dunque a 1.472.286. I nuovi casi sono lo 0,03% in piu' rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,1% (2.059 persone) e raggiungono quota 1.412.837 (96% dei casi totali).
Covid, 56 nuovi casi positivi in Alto Adige
Sono 56 i nuovi casi positivi al Covid-19 accertati in Alto Adige nelle ultime 24 ore, mentre l'incidenza settimanale per 100.000 abitanti scende sotto quota 300. Nella giornata di ieri, i laboratori dell'Azienda sanitaria provinciale hanno processato solo 57 tamponi pcr, nessuno dei quali è risultato positivo. Inoltre, sono stati effettuati 395 test antigenici, dei quali 56 sono risultati positivi. L'incidenza settimanale per 100.000 abitanti è ora 281 (65 in meno rispetto ad ieri), mai così bassa dal 12 settembre scorso, mentre gli attualmente positivi ed in isolamento sono 2.147 (641 in meno). I guariti sono 697 per un totale di 278.349.
Moratti: su Covid atti che non condivido
L'impegno dei mesi scorsi "ha portato la Lombardia ad essere tra le prime aree al mondo per adesione e copertura: un successo di cui essere fieri e che ora viene messo in discussione da provvedimenti che non condivido". E' quanto spiega l'ex vicepresidente della Lombardia, Letizia Moratti.
In Toscana 387 nuovi casi, 6 decessi
Sono 387 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime ventiquattro ore in Toscana: 76 sono stati confermati con tampone molecolare e gli altri 311 con test rapido. Il numero dei contagiati rilevati nella regione dall'inizio della pandemia sale dunque a 1.472.286. I nuovi casi sono lo 0,03% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,1% (2.059 persone) e raggiungono quota 1.412.837 (96% dei casi totali). I dati, relativi all'andamento della pandemia, sono quelli accertati oggi sulla base delle richieste della Protezione civile nazionale.
Bassetti: "Obbligherei medici no vax a seguire corsi virologia"
Lo ha dichiarato il virologo Matteo Bassetti. "È evidente che un medico che decide di non vaccinarsi non è in grado di svolgere a pieno il suo lavoro", ha aggiunto.
L’avviso dell’Ema: “Nuova ondata nelle prossime settimane”
Marco Cavaleri, responsabile della strategia per le minacce sanitarie e i vaccini dell’Agenzia europea del farmaco, ha dichiarato che sarà guidata dalle sottovarianti di Omicron. COSA PUO' SUCCEDERE
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Sindacato medici: "Rientro no-vax non risolve carenze, ministro poteva parlarci"
Sul reintegro dei sanitari non vaccinati sospesi "che urgenza c'era? Se volevano dare un segnale di discontinuità potevano darlo sull'economia, non sulla salute. Sappiamo che il virus con il freddo torna a correre e all'inizio dell'inverno facciamo rientrare i non vaccinati? Le sospensioni sarebbero comunque scadute a fine dicembre, sarebbe stato meglio vedere i bollettini e valutare". E' il pensiero di Pierino Di Silverio, segretario nazionale del sindacato dei medici dirigenti del Servizio sanitario nazionale Anaao Assomed. "La nostra paura - spiega in un'intervista al 'Fatto quotidiano' - è che l'approccio politico ai vaccini sia mutato in base a un'istantanea, senza sapere cosa succederà con il freddo". "Abbiamo chiesto un incontro" al ministro della Salute Orazio Schillaci. "Se avesse parlato prima con le parti sociali avremmo gestito meglio la comunicazione, tutti insieme. Questo caos non sarebbe scoppiato. Così si divide la popolazione", dice. Di Silverio ribadisce che "il vaccino non è irrilevante, solo con le vaccinazioni di massa abbiamo reagito, la terza dose sembra durare più del previsto, ma solo il 22% ha fatto la quarta". "Gli anziani ancora oggi muoiono. E muoiono i non vaccinati". Il segretario di Anaao Assomed si dice "preoccupato per i pazienti anziani e per i medici anziani". "Il medico non vaccinato è a rischio, specie se ha 70 anni e la nostra età media è molto alta". Oggi, riflette Di Silverio, "la popolazione non si fida e la comunicazione diventa fondamentale". Invece a suo avviso "è stata sbagliata in tutta la pandemia. Sulle mascherine, sulle chiusure, sugli obblighi. Il ministero da un giorno all'altro ha investito gli Ordini del compito di sospendere i non vaccinati. E gli Ordini hanno subito aggressioni, occupazioni, violenze. Ora che figura fa l'Ordine?", si chiede. Covid, Bassetti: "Ci sarà una nuova ondata, ma non di malattia grave"
Legame Covid-malattie cerebrali, creata cellula immunitaria
Il virus del Covid 19 può innescare una reazione infiammatoria, simile quella che si verifica nel morbo di Parkinson e nell'Alzheimer , aggravando il rischio di sviluppare condizioni neurodegenerative in individui suscettibili. Ricercatori dell'Università del Queensland in Australia, Scuola di scienze biomediche, hanno coltivato un tipo di cellula immunitaria, detta microglia, da sangue donato e infettato da cellule legate al virus che causa il Covid-19. Sono le stesse cellule responsabili della progressione dei morbi cerebrali come Parkinson e Alzheimer. "Normalmente queste cellule nel cervello rispondono a patogeni e a lesioni cellulari, e possono indurre una risposta infiammatoria che protegge da malattie e infezioni", scrive il professore di farmacologia Trent Woodruff, che guida la ricerca, sulla rivista Nature Molecular Psychiatry. "In molte malattie come Parkinson e Alzheimer è noto che le stesse cellule non si attivano correttamente e la microglia reagisce aggravando la perdita di cellule cerebrali già causata dalla malattia. Le cellule si attivano invece rilasciando fattori tossici che hanno effetti molto diretti nell'uccidere i neuroni", aggiunge. Alla ricerca hanno preso parte 33 coautori dell'Università del Queensland e di centri di ricerca internazionali. Gli studiosi prevedono che trattamenti per combattere questo processo infiammatorio possano esser disponibili nei prossimi anni. L'Università del Queensland sta sviluppano un farmaco inibitorio, attualmente sotto sperimentazione clinica su pazienti di Parkinson's, inteso a bloccare il percorso infiammatorio attivato dal virus del Covid-19. Schillaci: "Il Covid è cambiato, verso ritorno a maggiore libertà"
Veneto, 1.099 nuovi contagi e 2 morti in 24 ore
I contagi Covid in Veneto nelle ultime 24 ore sono 1.099. Un dato al ribasso dovuto ad una minore registrazione dei casi processati durante la festività di ieri. Il bollettino regionale segnala anche 2 vittime. I numeri totali da inizio pandemia salgono così a 2.426.537 per quanto riguarda le infezioni, i morti a 15.722. Prosegue il calo invece degli attuali positivi, 50.656 (- 567). Pressochè invariati i dati clinici: sono 1.066 (+1), i malati Covid ricoverati in area medica, e 40 (+4) quelli in terapia intensiva. Covid, le nuove regole del governo Meloni su obbligo vaccinale, mascherine e multe
La pandemia non è finita: i possibili scenari per l'inverno
In Europa è previsto un nuovo rialzo di infezioni. La Germania potrebbe aver sperimentato in anticipo l’ondata di Cerberus. Ecco i possibili scenari per i prossimi mesi. LO SCENARIO
Gemmato: "Solo 2% intensive occupate, riflettere su tempi isolamento positivi"
"Le nostre decisioni sul Covid non saranno basate su pregiudizi ideologici, ma sui dati. A partire dalle scelte sulle quarantene dei positivi", tema sul quale è "giusto iniziare una riflessione. Non possiamo mantenere gli stessi comportamenti di due anni fa, con un virus che non dà più mortalità e ha bassa ospedalizzazione". Lo afferma Marcello Gemmato (Fratelli d'Italia), farmacista, neo sottosegretario alla Salute in un'intervista al 'Messaggero'. Del ministro Orazio Schillaci, Gemmato assicura: "Rettore di una delle università più importanti d'Italia, è di per sé una garanzia". E sulla gestione della pandemia richiama le parole della premier Giorgia Meloni: il metodo sarà mettere "al centro la scienza, non l'ideologia".
"Vanno presi in considerazione i parametri di contagio, mortalità e occupazione terapie intensive". E i dati oggi dicono che "solo il 2 per cento di posti in terapia intensiva è occupato, l'11 negli altri reparti. Questo sta alla base della prima scelta", spiega il sottosegretario. "Ogni decisione va presa sulla base dei dati", ribadisce tornando al tema dell'isolamento dei positivi, sul quale secondo indiscrezioni di stampa l'ipotesi potrebbe essere una riduzione a tre giorni. Ulteriore tema caldo le vaccinazioni anti-Covid, sulle quali per Gemmato c'è stato "un approccio ideologico con due estremi: chi diceva che bisognava vaccinare anche i peluche dei bambini, chi al contrario sosteneva che i vaccini sono acqua sporca, veleni dietro ai quali c'erano chissà quali complotti delle case farmaceutiche. Né l'uno né l'altro. La posizione di Fratelli d'Italia era razionale: vacciniamo le persone delle categorie con alta mortalità, come over 65, i fragili, gli immunodepressi. I benefici prevalevano sui rischi. Parlo di forte raccomandazione, non di obbligo". Covid, Andreoni: "Cerberus in Italia è già al 10-15%"
"Vanno presi in considerazione i parametri di contagio, mortalità e occupazione terapie intensive". E i dati oggi dicono che "solo il 2 per cento di posti in terapia intensiva è occupato, l'11 negli altri reparti. Questo sta alla base della prima scelta", spiega il sottosegretario. "Ogni decisione va presa sulla base dei dati", ribadisce tornando al tema dell'isolamento dei positivi, sul quale secondo indiscrezioni di stampa l'ipotesi potrebbe essere una riduzione a tre giorni. Ulteriore tema caldo le vaccinazioni anti-Covid, sulle quali per Gemmato c'è stato "un approccio ideologico con due estremi: chi diceva che bisognava vaccinare anche i peluche dei bambini, chi al contrario sosteneva che i vaccini sono acqua sporca, veleni dietro ai quali c'erano chissà quali complotti delle case farmaceutiche. Né l'uno né l'altro. La posizione di Fratelli d'Italia era razionale: vacciniamo le persone delle categorie con alta mortalità, come over 65, i fragili, gli immunodepressi. I benefici prevalevano sui rischi. Parlo di forte raccomandazione, non di obbligo". Covid, Andreoni: "Cerberus in Italia è già al 10-15%"
Crisanti: "Stop dati censura, su medici scelta anti-vax"
"I medici sarebbero stati reintegrati tra due mesi, quindi l'anticipo è una decisione ideologica che vanifica lo sforzo che è stato fatto per far vaccinare le persone. I medici no vax che lavorano nel SSN sono 500, quindi è una balla dire che andranno a risolvere i problemi di organico, perché 500 persone sono una goccia nel mare. E' una chiara decisione politica con una chiara connotazione anti vax". Lo afferma il microbiologo Andrea Crisanti, senatore del PD, ai microfoni de "L'Italia s'è desta" su Radio Cusano Campus. Sullo stop al bollettino quotidiano, Crisanti afferma che si tratta di "una cosa gravissima. Questi dati dovrebbero essere disponibili a tutta la comunità scientifica. Questi dati appartengono a tutti i cittadini, non appartengono a nessun governo. Sul sito del Ministero il flusso dei dati è bloccato. La garanzia per i cittadini è che l'accesso sia garantito alla comunità scientifica. Questi dati devono essere trasmessi giornalmente all'Oms, quindi che fanno, li trasmettono alle autorità internazionali e non li trasmettano ai cittadini? Questa è una vera e propria censura inaccettabile. I dati giornalieri sono fondamentali, in Inghilterra il governo emette dei bollettini settimanali ma i dati giornalieri sono accessibili a tutti". Covid, il bollettino non sarà più quotidiano. Il Ministero: "Diffusione ogni venerdì"
Crisanti: "Reintegro medici no vax decisione ideologica"
"I medici sarebbero stati reintegrati tra due mesi, quindi l'anticipo è una decisione ideologica che vanifica lo sforzo che è stato fatto per far vaccinare le persone. I medici no vax che lavorano nel SSN sono 500, quindi è una balla dire che andranno a risolvere i problemi di organico, perché 500 persone sono una goccia nel mare. E' una chiara decisione politica con una chiara connotazione anti vax". Lo afferma Andrea Crisanti, Il microbiologo e senatore del Pd, di Radio Cusano Campus parlando del reintegro dei medici non vaccinati. Quanto allo stop del bollettino quotidiano, Crisanti aggiunge: "E' una cosa gravissima. Questi dati dovrebbero essere disponibili a tutta la comunità scientifica. Questi dati appartengono a tutti i cittadini, non appartengono a nessun governo. Sul sito del Ministero il flusso dei dati è bloccato. La garanzia per i cittadini è che l'accesso sia garantito alla comunità scientifica. Questi dati devono essere trasmessi giornalmente all'Oms, quindi che fanno, li trasmettono alle autorità internazionali e non li trasmettano ai cittadini? Questa è una vera e propria censura inaccettabile. I dati giornalieri sono fondamentali, in Inghilterra il governo emette dei bollettini settimanali ma i dati giornalieri sono accessibili a tutti". Covid, con governo Meloni il bollettino diventa settimanale: chi è a favore e chi contro
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Coronavirus in Italia: dati, infografiche e mappe
La diffusione di Covid-19 nel nostro Paese sulla base dei dati del ministero della Salute. Insieme ai tamponi molecolari, vengono conteggiati anche i test rapidi antigenici. I DATI
Obbligo mascherina prorogato negli ospedali e nelle Rsa
Lo prevede la nuova ordinanza del ministro della Salute Orazio Schillaci contenuta nel decreto legge sui nuovi indirizzi per la pandemia approvato dal Consiglio dei ministri. IL PUNTO