Scioperi: treni, scuola e sanità oggi chiamati a fermarsi. Ecco perché
Alle 9 è iniziata la protesta di 8 ore di macchinisti e capitreno di Trenitalia, Italo, Trenord, Trenitalia Tper, che chiedono interventi contro gli episodi di aggressione al personale in servizio sui treni. Un'iniziativa separata della Fisi - rivolta ai lavoratori del comparto della scuola, della pubblica amministrazione e della sanità (pubblica e privata) - punta all'astensione dal lavoro per l'obbligo vaccinale contro il Covid-19 previsto per alcune categorie professionali
Macchinisti e capitreno di Trenitalia, Italo, Trenord, Trenitalia Tper scioperano per chiedere azioni contro le numerose aggressioni al personale in servizio sui treniche si sono verificate recentemente. L’astensione dal lavoro di 8 ore - proclamata unitariamente da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa – è iniziata alle 9 di oggi, 9 settembre. L’iniziativa è criticata da Assoutenti, che si dice solidale “con tutti i lavoratori del comparto ferroviario” ma non condivide la scelta di scioperare
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L’associazione ritiene “lo sciopero uno strumento sempre sbagliato che finisce per danneggiare unicamente i cittadini”, pur definendo “giusti” i motivi della protesta, “perché aggressioni e violenze a danno di capitreno, controllori ecc. non sono tollerabili, e rappresentano purtroppo un fenomeno crescente in Italia”, spiega il presidente Furio Truzzi. Assoutenti si dice quindi disponibile ad avviare “iniziative congiunte” in favore del personale ferroviario, “partire da una petizione per chiedere più forze di polizia sui treni pendolari”
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In Toscana, l’adesione allo sciopero nazionale ha raggiunto tra il 70 e l’80% del personale coinvolto, fa sapere la Fit Cisl Toscana. Antonino Rocca, segretario regionale della sigla, parla degli episodi di aggressione come di “una vera e propria escalation che si protrae ormai da troppo tempo e che ha visto addirittura un incremento durante la stagione estiva, verso macchinisti e capitreno dei convogli dell'alta velocità, del servizio intercity e treni regionali"
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Rocca menziona come il personale sia spesso vittima di pugni, sputi e aggressioni verbali, in risposta alle richieste rivolte ai passeggeri “di presentare il titolo di viaggio o di rispettare le regole, che prevedono l'obbligo a bordo dei treni di indossare la mascherina”. Fit-Cisl Toscana invita quindi aziende e istituzioni "a trovare soluzioni efficaci volte ad eliminare, una volta per tutte, i rischi di aggressione". Altrimenti, si andrà avanti "in maniera decisa e convinta" con le mobilitazioni
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Oltre a quello dei treni, è stato indetto - a partire dalla mezzanotte di oggi, 9 settembre, e fino alla stessa ora del 10 settembre - anche uno sciopero generale per il comparto della scuola, della pubblica amministrazione e della sanità, pubblica e privata. L’astensione dal lavoro è stata proclamata dalla Fisi (Federazione italiana sindacati intercategoriali), in segno di protesta per l’obbligo vaccinale contro il Covid-19 richiesto per alcuni lavoratori
La Fisi motiva lo sciopero con la decisione del governo di imporre un vaccino contro il Covid, a detta del sindacato, che “non immunizza l’inoculato" e "che non protegge la trasmissione del virus da parte di altri soggetti ritenuti positivi, che ti può far ammalare comunque"
La federazione sindacale definisce “non comprensibile” l’ipotesi che ai sanitari potrebbe forse essere richiesto, nei mesi autunnali, di sottoporsi anche a una quarta dose. Con lo sciopero indetto, continua la sigla, “non terminerà la protesta” e, nel caso in cui il governo che salirà a Palazzo Chigi dopo le elezioni del 25 settembre “obblighi i cittadini a una quarta dose, vi è la possibilità che si vada verso lo sciopero a oltranza”
In ogni caso, i servizi minimi essenziali sono garantiti. Guardando alla sanità, resteranno quindi attivi ad esempio i pronto soccorso e i servizi legati a problematiche e malattie non differibili per i pazienti ricoverati. Così anche le cucine ospedaliere e l’assistenza domiciliare