Estate 2022, ricerca Quorum/YouTrend: 2 italiani su 3 in vacanza nonostante le emergenze
CronacaTerza edizione dello studio sulle vacanze degli italiani condotto per conto di Wonderful Italy. Emerge che il Covid, la guerra e il caro prezzi non spengono la voglia di godersi le ferie, anche se i rincari preoccupano. La meta preferita resta il mare, che vince la sfida con la montagna e le città d’arte. Mentre tra le regioni, la Sicilia batte di poco la Puglia come destinazione più gettonata. Tra gli under 35, poi, le case vacanza sono più scelte degli alberghi
Nonostante il Covid, la guerra e il caro prezzi, due italiani su tre sono già sicuri di andare in vacanza quest’estate. I rincari preoccupano, ma non spengono la voglia di godersi le ferie. La meta preferita per il 2022 resta il mare, che vince la sfida con la montagna e le città d’arte. Mentre tra le regioni, la Sicilia batte di poco la Puglia come destinazione più gettonata. Tra gli under 35, poi, le case vacanza sono più scelte degli alberghi. Sono questi alcuni dei dati che emergono dalla terza edizione della ricerca sulle vacanze degli italiani condotta da Quorum/YouTrend per conto di Wonderful Italy, azienda leader in Italia nella gestione di case vacanza.
“L'impatto delle emergenze non ha influito più di tanto sulla voglia di vacanze”
In particolare, la ricerca di quest’anno ha voluto esplorare gli effetti delle varie emergenze (caro-prezzi, pandemia, conflitto in Ucraina, cambiamento climatico) sulla scelta di andare in vacanza e sulle sue modalità. “Questa ricerca è nata nel 2020 per analizzare gli effetti della pandemia sulle tendenze degli Italiani in tema di vacanze. L'anno scorso l'estate è stata ugualmente dominata dal tema della pandemia, mentre quest'anno si sono affacciate nuove emergenze sociali come l'inflazione, la guerra in Ucraina e l'evidenza dei danni derivanti dal cambiamento climatico, come il fenomeno della siccità che sta colpendo il Paese", ha detto Michele Ridolfo, Ceo e co-founder di Wonderful Italy. “Tuttavia – ha aggiunto – l'impatto congiunto di tutte queste emergenze non ha influito più di tanto sulla voglia di vacanze, visto che 2 Italiani su 3 hanno già scelto di partire, mentre nell'estate post lockdown del 2020 soltanto 1 italiano su 2 aveva preso questa decisione".
vedi anche
Vacanze, 7 consigli per evitare le truffe sugli alloggi estivi
Segnale di riapertura verso i viaggi all'estero
Dalla ricerca emerge che il 74% degli intervistati ha dichiarato che il rincaro dei prezzi influisce sulla scelta di andare in vacanza. La percentuale scende al 55% se si considera il Covid-19 e cala ulteriormente intorno al 47% se si pensa al riscaldamento globale e alla guerra in Ucraina. I timori legati al conflitto russo crescono con l'aumentare dell'età degli intervistati, mentre a preoccupare maggiormente le fasce già giovani è l'aumento dei prezzi. Come per la guerra, anche il Covid-19 è un tema che preoccupa maggiormente il pubblico senior, mentre il cambiamento climatico vede concordare gli under 35 e gli over 55 nella preoccupazione per questo fenomeno. L'indagine registra un segnale di riapertura verso i viaggi all'estero. Infatti, così come gli stranieri tornano a viaggiare nel nostro Paese, anche gli italiani tornano a riconsiderare le mete estere: la percentuale di italiani che ha già scelto di andare all'estero passa dal 7% al 12%, grazie soprattutto alla spinta fornita dagli under 35.
vedi anche
Turismo, boom stranieri in città d'arte a giugno: le mete
Il mare resta la meta preferita
Restare in Italia, comunque, non vuol dire per forza fare turismo di prossimità. Anzi. Quasi il 40% degli intervistati dichiara di volersi recare in una destinazione a più di 500 km dal proprio domicilio. Questo dato viaggia di pari passo con l'indicazione delle regioni più desiderate per le vacanze: Sicilia e Puglia, rispettivamente al primo e al secondo posto delle preferenze con percentuali del 26,6% e del 24,7%. Sempre in termini di destinazione, il mare resta incontrastato al primo posto e guadagna 13 punti rispetto allo scorso anno. La folla in spiaggia non fa più paura e a farne le spese sono soprattutto la montagna, che passa dal 19% al 13%, e le città d'arte, che scendono dal 10% al 6%. Infine, sempre ai vertici delle preferenze le sistemazioni in albergo e nelle case vacanza, quest'ultime preferite da 1 italiano su 4 e al primo posto nella fascia under 35.