
Siccità, dal Piemonte al Lazio: le regioni più colpite dalla mancanza di pioggia
Nord e Centro Italia restano le zone che stanno subendo di più la scarsità di precipitazioni, con effetti a cascate sulle coltivazioni. La situazione più grave è ancora quella del Piemonte. Il Friuli-Venezia Giulia entra in stato di sofferenza idrica, in Veneto è razionamento per oltre 40 comuni nel Veronese

Il Piemonte rischia di perdere una stagione di colture a causa della siccità, ma la situazione non è rosea nemmeno altrove. Dall’emergenza idrica in Lazio a quella in Emilia-Romagna: quali regioni soffrono di più la mancanza di pioggia
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PIEMONTE – Resta il Piemonte la regione più colpita. Qui ormai l’acqua è razionata in più di 200 comuni e gli invasi segnano una riduzione che in media viaggia tra il 40 e il 50%: è il minimo storico. Le acque del Po non sono mai state così basse da 70 anni a questa parte. A Cuneo, per precauzione, sono state chiuse le fontane pubbliche
Siccità, in arrivo lo stato di emergenza
FRIULI-VENEZIA GIULIA – Il governatore del Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, con decreto immediatamente esecutivo, corre ai ripari per l’emergenza siccità: la regione entra in stato di sofferenza idrica. Il testo impone alcune misure per mitigare l’impatto sulle scorte d’acqua: taglio dei rilasci obbligatori verso valle "per venire incontro alle esigenze irrigue dell'agricoltura" e una limitazione della risorsa idrica per uso domestico
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Il flusso proveniente dai pozzi artesiani dovrà essere gestito secondo regole più stringenti del solito. Viene quindi consentito un prelievo d'acqua ai soli fini civili e limitato a 200 litri al giorno per abitante. Tra le zone che soffrono di più c’è quella del fiume Meduna
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VALLE D'AOSTA – Più a Nord, il problema coinvolge anche nevi e ghiacciai. L’acqua conservata nel manto nevoso valdostano cala del 40-50% sulla media storica, raggiungendo livelli pessimi che non si vedevano dal 2002. La portata della Dora Baltea, comparata con il 2021, è praticamente dimezzata: i metri cubi al secondo adesso sono 135, un anno fa erano 243
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LOMBARDIA – Si stima che l’agricoltura lombarda possa subire danni per 2 miliardi di euro per la mancanza di pioggia. Per ora la situazione rimane però sotto controllo, fa sapere il presidente di Regione Attilio Fontana

VENETO – In provincia di Verona è già scattato il razionamento idrico in 40 comuni. Il governatore Luca Zaia, come aveva già fatto lo scorso 21 aprile, invoca la dichiarazione dello stato di emergenza, non solo veneto ma nazionale

EMILIA-ROMAGNA – Occhi puntati anche sull’Emilia-Romagna, dove negli scorsi giorni sono arrivati i primi stop per la produzione idroelettrica. In attesa delle piogge – qui le precipitazioni sono il 62% sotto la media – si invitano tutti i Comuni a lavorare a ordinanze per il risparmio idrico e vietare gli usi d’acqua non indispensabili. Preoccupazione per la risalita del cuneo salino, ora a 21 chilometri

MARCHE – Fiumi con portate verso i minimi storici anche nelle Marche, dove si registra un -53% sulla media decennale. Chienti, Metauro, Misa ed Esino osservati speciali

LAZIO - Peggio il Lazio, dove è stato dichiarato lo stato di calamità naturale. La provincia di Viterbo è quella che soffre di più. La portata del Lago di Bracciano è a -107 cm, continua a calare quella del Tevere

UMBRIA – Il lago Trasimeno ha perso 3 centimetri in meno di una settimana, il Tevere nella sua parte umbra ne ha persi sei

PUGLIA – In Puglia è scattata la fase di pre-allarme. La regione, ha affermato Coldiretti Puglia, conquista un “triste primato”: è quella “dove piove meno”, sulla base del rapporto dell’Ispra e del sistema nazionale per la protezione dell'ambiente. Preoccupano i danni all’agricoltura. Negli invasi artificiali per l'assenza di piogge "mancano 71 milioni di metri cubi d'acqua rispetto alla capacità", secondo i dati dell'Osservatorio Anbi nazionale