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Riforma per il reclutamento dei docenti, 60 crediti e concorso: come cambiano le regole
Le nuove misure approvate dal Cdm sono inserite nel decreto per accelerare la realizzazione del Pnrr. Previsti un percorso universitario di formazione iniziale da almeno 60 crediti formativi, aggiuntivi rispetto alla laurea, e una prova finale. In attesa che il nuovo sistema vada a regime, per coloro che già insegnano da almeno 3 anni nella scuola statale è previsto l'accesso diretto al concorso
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Cambia ancora, per la sesta volta in 20 anni, il reclutamento dei docenti nella scuola. Il Consiglio dei ministri ha approvato le nuove misure, inserendole nel decreto per accelerare la realizzazione del Pnrr
GUARDA IL VIDEO: Scuola, stop alle chat con gli insegnanti
Da un lato il rafforzamento della formazione iniziale degli aspiranti docenti, dall'altro un percorso per precari "storici", con almeno tre anni di servizio: tutti in ogni caso dovranno poi superare un concorso
Scuola, arriva educazione fisica alle elementari
Entro il 2024, sono previste 70.000 immissioni in ruolo, attraverso concorsi che saranno banditi con cadenza annuale
Bonus docenti precari 2022, a chi spetta e come funziona
La riforma prevede un percorso universitario di formazione iniziale da almeno 60 crediti formativi, aggiuntivi rispetto alla laurea, e una prova finale per sviluppare e accertare "le competenze culturali, disciplinari, pedagogiche, didattiche e metodologiche". Vi potranno accedere i neolaureati o gli studenti "anche durante i percorsi di laurea triennale e magistrale o della laurea magistrale a ciclo unico"
Scuola, finito lo stato di emergenza tornano le gite
È previsto un periodo di tirocinio nelle scuole. E vi saranno dei docenti "tutor", per affiancare il percorso formativo. Al termine, si dovrà sostenere un "concorso pubblico nazionale, indetto su base regionale o interregionale" e un periodo di prova di un anno
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Sarà il ministero dell'Istruzione a stimare il fabbisogno di docenti per tipologia di posto e per classe di concorso nel triennio successivo, comunicandolo al ministero dell'Università, per arrivare a un numero di abilitati sufficiente a garantire la selettività delle procedure concorsuali, ma evitando che ci siano troppi abilitati, che la scuola non potrà assorbire
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In attesa che il nuovo sistema vada a regime, per coloro che già insegnano da almeno 3 anni nella scuola statale è previsto l'accesso diretto al concorso
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I vincitori dovranno poi conseguire 30 crediti universitari e svolgere la prova di abilitazione per poter passare di ruolo
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Nel pacchetto sulla scuola rientra anche la "formazione in servizio", continua e strutturata. I percorsi saranno definiti dalla Scuola di alta formazione, che è stata introdotta con la riforma
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"Facciamo un ulteriore passo avanti per dare stabilità al sistema d'Istruzione", ha detto il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi: "Prevediamo un percorso chiaro e definito per l'accesso all'insegnamento e per la formazione continua dei docenti lungo tutto l'arco della loro vita lavorativa. Puntiamo sulla formazione come elemento di innovazione e di maggiore qualificazione di tutto il sistema"
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Critici però i sindacati della scuola, che contestano il metodo e lo strumento: "È possibile che un piano di questa portata sia definito per decreto, senza un vero confronto, né con il Parlamento, né con i sindacati?", affermano in una nota unitaria
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"Siamo sempre stati favorevoli al rafforzamento della formazione in ingresso - osserva Manuela Pascarella, responsabile precari e reclutamento della Flc Cgil - quindi l'idea di una formazione specifica ci vede favorevole. Ma così dopo aver speso denaro e tempi, gli abilitati faranno un altro concorso a quiz per entrare in ruolo. Sembra si voglia costituire un albo professionale. E non si affronta il tema del precariato"