
Mascherine anti-Covid al chiuso: chi è a favore, chi contro e le scelte degli altri Paesi
Dal primo maggio non sarà più obbligatorio indossare i dispositivi di protezione anche al chiuso. Una decisione sulla quale gli esperti si dividono. Il professor Abrignani ha dichiarato che "continuerà a portarla", mentre secondo il consulente del ministero della Salute Ricciardi andrebbero tenute "almeno fino a giugno". Ecco intanto come si muove in proposito il resto del mondo

Dal 1° maggio, in Italia, non sarà più obbligatorio indossare le mascherine al chiuso. Sulla decisione si dividono gli esperti, tra chi sottolinea che continuerà ad usarla e chi vorrebbe che l’obbligo venisse prolungato per qualche altro mese
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Il consulente del ministero della Salute Walter Ricciardi continua a ribadire l'utilità delle mascherine al chiuso. Per il professore andrebbero tenute "almeno fino a giugno", avvertendo che "se si tolgono a maggio, ci sarà una risalita il cui picco è prevedibile proprio tra giugno e luglio"
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"Obbligo o non obbligo io al chiuso continuerò a portarla", ha invece dichiarato il componente del Comitato tecnico scientifico Sergio Abrignani. "Al chiuso di una sala piena, con un ricambio d'aria relativamente basso, non penso che togliersela sia una buona idea", ha affermato
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La variante in circolazione "è anche il virus più infettivo che si sia mai visto circolare tra gli umani", ricorda l'immunologo, ritenendo che sia impossibile prevedere nuove ondate

"Sino a quando la circolazione del virus rimarrà così elevata, ritengo personalmente una follia abolire l'obbligo di mascherina al chiuso", sono invece le parole del presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta

Per Cartabellotta ci sarebbero due ragioni: "Innanzitutto, per l'elevatissima contagiosità della variante Omicron, e ancor più di Omicron 2. In secondo luogo, perché la protezione del vaccino nei confronti del contagio è limitata (circa 60%) e declina rapidamente. Ragionevole, invece, la graduale uscita dal Green Pass, che ha ormai esaurito il compito primario di spinta alle vaccinazioni"

Riguardo agli altri Paesi, dal 15 marzo la Grecia ha aumentato la capacità degli autobus turistici dall’85% al 100%, mantenendo invariate le misure di protezione, dalla ventilazione naturale all'uso delle mascherine

In Francia l'uso della mascherina non è più obbligatorio da una settimana, tranne sui trasporti pubblici e nelle strutture sanitarie. Si può ormai entrare in luoghi pubblici come bar, ristoranti o biblioteche senza alcuna protezione. Tuttavia, i contagi sono di nuovo in aumento

In Spagna l'uso della mascherina è obbligatorio solo al chiuso o in caso di assembramenti. Anche in Malaysia e ad Abu Dhabi rimane in vigore l'uso della mascherina nei luoghi pubblici

In Inghilterra da settimane sono decadute tutte le restrizioni, comprese quella di indossare le mascherine. Il governo locale della Scozia ha deciso invece di rinviare almeno al 4 aprile la revoca dell'obbligo dell'uso della mascherina limitato ai trasporti pubblici e ai negozi, sullo sfondo della ripresa di contagi segnalata in tutto il Regno Unito

L'Austria, da metà di questa settimana, reintroduce l'obbligo delle mascherina Ffp2 al chiuso. Lo ha annunciato il ministro alla salute Johannes Rauch. L'eventuale obbligo anche nelle scuole sarà valutato nei prossimi giorni con il ministro dell'istruzione Martin Polaschek

In Germania domenica 20 marzo doveva essere il "Freedom day", con un generale allentamento delle misure anti-Covid. Ma visti i numeri dei contagi, molti Land hanno già deciso di prolungare le misure attuali, sfruttando l'opportunità di un periodo transitorio di mantenimento delle regole fino al 2 aprile. In Baviera, ad esempio, le attuali regole di accesso 2G e 3G - vaccinati, guariti o testati a seconda di dove si vuole accedere - e l'obbligo di indossare una mascherina in scuole e negozi resteranno attivi fino al 2 aprile