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Guerra in Ucraina, il racconto dei profughi a Napoli: "Bambini scappano a piedi da soli"

Cronaca

Gaia Bozza

Grazie alla grande catena di solidarietà che si è messa in moto negli ultimi giorni, sono arrivati a Napoli i primi ucraini in fuga dalla guerra scatenata dal presidente russo Vladimir Putin. Per molti bambini è l'unica possibilità di mettersi in salvo, visto che i padri in età arruolabile non possono lasciare il Paese

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I bambini hanno con sé orsacchiotti,  peluche e poco altro. È tutto quello che sono riusciti a portare scappando dalla guerra. Il bus ha circa cinquanta posti, arriva a Napoli dopo un viaggio estenuante dalla frontiera polacca, dove un gruppo di bimbi è arrivato a piedi, da soli, come ci racconta questa mamma che è andata a prenderli al confine con l'orrore. "Sono arrivati da soli in Polonia - ci racconta appena scesa dal bus insieme ai suoi quattro bambini - Gli uomini (in età arruolabile, 18-60 anni, ndr) non possono uscire dal Paese. In Polonia un gruppo di volontari li ha accolti, ha dato loro vestiti nuovi, erano tutti bagnati dalla pioggia, senza mangiare per due giorni. E' stato terribile aspettarli e sapere che erano da soli, ma ce l'abbiamo fatta".  Un'altra donna sta accogliendo sua sorella e i suoi due nipoti, impauriti. Ci racconta che scarseggia ormai tutto in Ucraina, non c'è lavoro e si vive nel terrore. I rifugiati vengono da Kiev, da Donetsk, ma anche dall'ovest, dal nord. In questo momento nessun luogo è sicuro in quel Paese. In questo caso vengono ospitati da amici e parenti: sono prevalentemente donne con bambini, o in qualche caso bambini da soli (GUERRA IN UCRAINA, il Liveblog)

La solidarietà per i profughi ucraini

Ad organizzare il viaggio è stata una donna che si chiama Marta, che vive a Napoli da ormai diversi anni e ha deciso di mettersi al servizio delle persone del suo Paese: "E' stata un'esperienza durissima. Lì al confine, sul lato polacco, la situazione è un po' più tranquilla - ricorda - ma sul confine ucraino c'è una situazione tesa con tante persone in cammino con i bambini in braccio, a Lviv c'è tensione ma stiamo riuscendo a portare i profughi e salvarli dalla guerra".

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L'appello alla solidarietà per i profughi ucraini

L'organizzazione, tra campani e ucraini, è autogestita e la solidarietà è forte, ora si muovono anche le associazioni e le istituzioni. Il Comune di Napoli e la Regione Campania stanno mettendo a disposizione posti letto. In particolare il Comune ha lanciato anche un appello rivolto a tutti, per aiuto di tipo medico-sanitario e per accoglienza. Un invito rivolto a cittadini singoli e associazioni, attraverso un form da compilare. 

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