La moglie e i due bambini sono arrivati in Lombardia mentre il padre è rimasto in Ucraina. Con alcuni amici hanno iniziato a fabbricare bombe molotov con delle bottiglie
Tania è una donna ucraina di 52 anni, vive in Italia dal 1999. Con il marito Domenico da tre anni sono volontari per l’associazione milanese Regala un Sorriso_ua che in questi giorni riesce a raggiungere le frontiere con la Polonia per portare aiuti di ogni tipo, dalle medicine agli omogeneizzati, dal latte in polvere per i neonati alle coperte.
Il viaggio verso l'Italia
Il 7 febbraio Tania riceve la telefonata della sorella Alexandra che ha 12 anni meno di lei, due bambini di 7 e 4 anni e che le chiede di ospitarla in Italia. Tania non è sorpresa, la famiglia è rimasta in Ucraina a Dnipro. Si respirano già venti di guerra.
Il 15 febbraio Alexandra e i bambini partono con un treno per Leopoli. Ad accompagnarle alla stazione ci sono i nonni. Il papa’ Viktor viaggia con loro fino alla frontiera. Poi torna indietro.
L'arrivo a Milano
Oggi Alexandra, Dani e Violetta sono a Milano da Tania che li ospita. Viktor è da solo a Dnipro. Ed è da li che inizia a raccontarci la storia della sua resistenza. Viktor ha 42 anni e di lavoro trasporta materiale edile. E’ nato in Ucraina ma il papà era un militare russo. Con alcuni amici e vicini iniziano a fabbricare molotov nel cortile di casa con le bottiglie di birra vuote. Preparano un rifugio nella cantina. E’ Viktor a fare la spesa per gli anziani. E’ lui che ci racconta con i suoi video quei luoghi che solo fino a pochi giorni fa erano pieni di vita. Oggi la città è deserta. I parchi sono vuoti. Per strada non c’è nessuno.Questa mattina alle 8.30 Viktor è pronto per uscire ma il suono delle sirene lo ferma. E’ l’ultima volta che lo abbiamo sentito. Chissà quando e se è riuscito a comprare il latte e il pane per il padre di un suo amico e qualcosa per il suo pranzo e la sua cena. A Dnipro piove e fa freddo e la connessione è ballerina. Alexandra e la sorella Tania aspettano sue notizie. E nuove foto e nuovi video per raccontare la resistenza a Dnipro oggi e nei prossimi giorni.