Covid-19, Agenas: in Italia occupazione terapie intensive al 15%, stabili reparti ordinari
A dirlo sono i dati giornalieri resi pubblici dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Salgono in 11 regioni le percentuali di occupazione delle terapie intensive, in tre quelli dei reparti ordinari che sono adesso utilizzati al 28% a livello nazionale
Nelle ultime 24 ore restano stabili al 28% in Italia i ricoveri nei reparti ordinari da parte di pazienti con Covid-19. Aumentano invece in 11 regioni quelli nelle terapie intensive, impiegate al 15% a livello nazionale: a dirlo è Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali
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TERAPIE INTENSIVE - Resta al 15%, in Italia, la percentuale di terapie intensive occupate da pazienti con Covid-19. In 24 ore, cala in Piemonte (tornando al 16%), mentre cresce in 11 regioni o province autonome (molte delle quali, nei giorni scorsi, avevano visto un trend in calo)
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LE REGIONI CON DATI IN CRESCITA - Sono la Calabria (dove l’occupazione delle terapie intensive è al 13%), Campania (10%), Friuli Venezia Giulia (24%), Liguria (15%), Marche (21%), provincia autonoma di Bolzano (12%) Puglia (14%), Sardegna (16%), Toscana (17%), Umbria (9%), Veneto (14%)
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REGIONI CON DATI STABILI - Sono stabili invece i dati in Abruzzo (19%), Basilicata (4%), Emilia Romagna (16%), Lazio (21%), Lombardia (12%), Molise (8%), provincia autonoma di Trento (23%), Sicilia (15%) e Val d'Aosta (14%)
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REPARTI ORDINARI - Nelle ultime 24 ore restano stabili al 28% in Italia li ricoveri nei reparti ordinari da parte di pazienti con Covid-19, secondo i dati pubblicati oggi da Agenas
LE REGIONI CON DATI IN CRESCITA - I numeri sono però in aumento in tre regioni: in Abruzzo, dove si tocca il valore più elevato del 38% di occupazione dei reparti ordinari, Basilicata (26%) e Bolzano (28%)
REGIONI CON DATI IN CALO - Calano invece i ricoveri ordinari in 5 regioni e province autonome: Calabria (34%), Liguria (37%), PA Trento (29%), Piemonte (28%) e Val d'Aosta (31%)
REGIONI CON DATI STABILI - Restano stabili i dati in Campania (30%), Emilia Romagna (27%), Friuli Venezia Giulia (37%), Lazio (32%), Lombardia (25%), Marche (32%), Molise (23%), Puglia (26%), Sardegna (23%), Sicilia (37%), Toscana (26%), Umbria (33%) e Veneto (23%).
NUOVE REGOLE - La stabilità della situazione ospedaliera, unita a un decremento dei casi giornalieri di Covid-19, ha spinto il governo ad allentare alcune restrizioni a partire da oggi, 7 febbraio
Tutte le nuove regole in vigore dal 7 febbraio
SCUOLA E QUARANTENA - Particolarmente interessate le scuole: alle elementari, con 5 casi, i vaccinati e i guariti rimangono in presenza, per gli altri dad di 5 giorni. Alle medie e alle superiori la dad per i non-vaccinati scatta con due casi. Inoltre, la certificazione verde diventa senza scadenza per chi ha la terza dose (o due dosi più la guarigione). La quarantena per i non vaccinati asintomatici si riduce da 10 a 5 giorni