
Covid, da oggi le Marche entrano in zona arancione. Solo tre regioni in bianco
Il vicepresidente di Regione Carloni: "Uno schiaffo ai marchigiani. Impatto sui consumi e sulle attività economiche". Altri cinque i territori in fascia arancione: Abruzzo, Piemonte, Sicilia, Friuli-Venezia Giulia e Valle d’Aosta. In bianco Basilicata, Umbria e Molise, tutti gli altri in giallo

Da oggi, lunedì 7 febbraio, le Marche passano in zona arancione. Diventano così sei i territori in questa fascia. Tre regioni in bianco, tutte le altre in giallo
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Al momento, si trovano in zona arancione Marche, Abruzzo, Piemonte, Sicilia, Friuli-Venezia Giulia e Valle d’Aosta. Ha rischiato di entrare in questa fascia anche la provincia autonoma di Trento, che - guardando ai dati disponibili venerdì scorso per la stesura del monitoraggio della pandemia a cura dell'Istituto Superiore di Sanità - superava la soglia critica (20%) delle terapie intensive, con il 24,4% di posti letto occupati, ma si fermava appena sotto il limite del 30% per le aree mediche, con un tasso di occupazione al 29,8%
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LE MARCHE – Il vice presidente della Regione Marche Mirco Carloni ha parlato del passaggio in zona arancione come di “uno schiaffo del governo che i marchigiani non si meritano”. Se è vero che, dal punto di vista pratico, per i vaccinati non cambia granché, l’ingresso in fascia arancione "genera una situazione di paura che impatta sui consumi e su attività economiche che sono già disperate"
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L’ordinanza di venerdì 4 febbraio con cui il ministro della Salute Roberto Speranza (in foto) ha decretato il passaggio delle Marche da zona gialla ad arancione è stata motivata dal numero dei ricoveri in regione, come fotografato dal report settimanale sull’andamento della pandemia dell’Iss
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Il monitoraggio segnalava l’occupazione dei reparti di terapia intensiva al 21,1%, quella nelle aree mediche al 33,1% e l'incidenza - calcolata tra il 28 gennaio e il 3 febbraio - a quota 2128,6. I dati sugli ospedali rilasciati da Agenas, aggiornati a sabato 5 febbraio, segnano però un miglioramento: le terapie intensive sono occupate al 20%, i reparti ordinari al 32%

LE REGOLE DELLA ZONA ARANCIONE – Da quando è stato introdotto l’obbligo di avere il Super Green pass o il Green pass per svolgere molte attività sociali, poco cambia tra le regole della zona gialla e quelle della fascia arancione

Norme che si applicano nello specifico ai territori in fascia arancione sono l’obbligo di presentare il Super Green pass per entrare nei centri commerciali, nei giorni festivi e in quelli pre-festivi. Stretta anche sugli spostamenti verso altre Regioni o altri comuni, possibili solo per chi ha il certificato verde, oppure in presenza di validi motivi: salute, lavoro e necessità

I CAMBI DI COLORE - A stabilire il passaggio da una zona all’altra sono i tre parametri considerati cruciali per il contenimento della pandemia da coronavirus: il tasso di occupazione dei posti letto disponibili nei reparti ordinari, quelli in terapia intensiva e l'incidenza settimanale dei nuovi casi di positività al coronavirus calcolati ogni 100mila abitanti

Per passare dalla zona bianca a quella gialla le terapie intensive devono superare il 10% di occupazione, i reparti ordinari il 15% e l’incidenza deve andare oltre i 50 casi ogni 100mila abitanti

Si entra in zona arancione con lo sforamento dei seguenti parametri: tasso di occupazione al 20% per le terapie intensive, al 30% per le aree mediche, incidenza oltre i 150 casi ogni 100mila abitanti

Un territorio viene invece dichiarato zona rossa quando le terapie intensive sono occupate oltre il 30%, i reparti ordinari oltre il 40% e l'incidenza supera i 250 casi settimanali ogni 100mila abitanti. Il governo ha deciso la scorsa settimana di modificare le regole per questa fascia. Sostanzialmente, chi risulta immunizzato guarito dal virus non dovrà rispettare restrizioni particolari nemmeno in zona rossa