
Covid, obbligo vaccinale personale scolastico e polizia: le misure per chi non si vaccina
Come stabilito dal decreto del 26 novembre, l'obbligatorietà scatta oggi 15 dicembre e riguarda diverse categorie, fra cui il personale della scuola, le forze dell'ordine e il soccorso pubblico. Obbligo di richiamo (terza dose) per le professioni sanitarie. Una circolare firmata dal capo della Polizia specifica: via armi agli agenti non vaccinati

Dal 15 dicembre, scatta l’obbligo di vaccinarsi per alcune categorie di lavoratori: il personale della scuola, del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico, il personale dei servizi segreti, della polizia locale, della polizia penitenziaria e delle Rsa, compresi i lavoratori che entrano in queste strutture con contratto da esterni

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In una circolare del Viminale, visionata dall’Adnkronos, si indica che, a livello scolastico, l’obbligo vale per il “personale scolastico del sistema nazionale di istruzione, delle scuole non paritarie, dei servizi educativi per l’infanzia, dei centri provinciali per l’istruzione degli adulti, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale e dei sistemi regionali che realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore”
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L’obbligo scatta anche per gli agenti e le forze dell’ordine

Il mancato adempimento dell'obbligo vaccinale da parte delle forze di polizia "determina la sospensione dal servizio del dipendente, cui non è dovuto alcun compenso ed a cui verranno temporaneamente ritirati tessera di riconoscimento, placca, arma in dotazione individuale e manette", come specifica una circolare firmata dal capo della Polizia, Lamberto Giannini. Sarano i "dirigenti apicali delle varie articolazioni centrali e periferiche" a delegare le verifiche a dipendenti con qualifiche dirigenziali

Chi si reca al lavoro senza vaccino, rischia una multa da 600 a 1.500 euro. Chi non effettua i controlli sia per le aziende pubbliche sia per quelle private, rischia invece la multa da 400 a 1.000 euro

L'inadempienza porterà all'immediata sospensione del servizio senza ricadute disciplinari con la conservazione del rapporto di lavoro, ha confermato il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese in audizione alla commissione Affari costituzionali del Senato il 14 dicembre

Lamorgese ha aggiunto che “ci sarà un continuo monitoraggio sugli operatori che hanno adempiuto all'obbligo. Prima dell'introduzione dell'obbligo il monitoraggio non era consentito per la privacy, oggi è invece possibile per la necessaria verifica posta in carico dei datori di lavoro. Ci si attende da questo un'ulteriore spinta ad aderire alla campagna da parte degli operatori"

Da ricordare che il 15 dicembre scatta anche l’obbligo di richiamo del vaccino per le professioni sanitarie. Per medici e infermieri che non si sottopongono all’obbligo scatta la sospensione dell’esercizio delle professioni sanitarie

In questo caso, le sanzioni sono uguali a quelle previste per le altre categorie. Per i medici però occorre fare l'ultima dose non oltre i 6 mesi dall'ultima inoculazione