
Sciopero nazionale dei taxi: proteste e presidi nelle maggiori città italiane. FOTO
Vie del centro bloccate, cortei e presidi in vari comuni. Da Milano a Roma, i tassisti scendono in strada per protestare contro il Ddl concorrenza che, secondo loro, andrà a deregolamentare ulteriormemte il settore

Auto ferme in tutta Italia e corteo di protesta a Roma. I tassisti scendono in strada per dimostrare contro il Ddl concorrenza che, a loro detta, deregolamenta ulteriormente il settore a favore delle multinazionali. "Non si può scardinare un servizio pubblico, concepito e regolamentato per garantire un diritto fondamentale come quello alla mobilità, in nome di un algoritmo che alza i prezzi delle corse in base a pure logiche di mercato, lasciando una percentuale del 25% a società che pagano pochi spiccioli di tasse in Italia", dicono le organizzazione sindacali
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La protesta è stata decisa poche settimane fa in una riunione in videoconferenza durata più di tre ore, alla quale hanno partecipato 23 sigle sindacali. "Chiediamo al governo e alle camere di colpire speculazione ed abusivismo, stralciando l'articolo 8 del DDL concorrenza e approvando al più presto lo specifico e già previsto DPCM di regolamentazione delle app", fanno sapere le organizzazioni
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Lo sciopero generale è stato indetto dalle 8 alle 22. "È un paradosso tutto italiano che siano state escluse dal ddl Concorrenza categorie come gli ambulanti che avrebbero dovuto essere incluse, mentre ci sono i taxi che, come le ambulanze, secondo la Bolkestein non dovevano essere inseriti. È un accanirsi contro la nostra categoria", aveva detto Walter Drovetto, vice segretario nazionale Ugl Taxi, spiegando le motivazione dei lavoratori

I tassisti hanno fatto sapere che assicureranno solo i servizi essenziali e chiederanno ai clienti un contributo volontario, che sarà devoluto in beneficenza
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Intanto, a Roma alle 11.30 è partito il corteo di protesta. I tassisti si sono radunati a Piazza della Repubblica, che è stata chiusa al traffico, e arriveranno a piazza Madonna di Loreto. La dimostrazione dovrebbe finire intorno alle 16.30

Secondo la Questura, a Roma stanno protestando circa tremila persone

Alcuni partecipanti intonano cori contro il governo e Uber e sono esplosi dei petardi. Numerose le bandiere che sventolano, appartenenti a tutti i sindacati di categoria

Secondo il deputato Stefano Fassina, “le rivendicazioni dei tassisti sono giuste perché il meccanismo del bando applicato a tappeto ha effetti devastanti soprattutto sui soggetti meno strutturati”. E ancora: “Quel punto del ddl concorrenza va rivisto e lo faremo in Parlamento. Chi rispetta le regole e paga le tasse non deve essere penalizzato, come un bando che distrugge le famiglie, la libera impresa, il tessuto sociale. Saremo determinati con gli emendamenti non appena il testo arriverà alla Camera”

Al corteo nella capitale dovrebbe unirsi anche Elisabetta Lancellotti, Consigliera Comunale della Lista Civica Gualtieri e Vice Presidente della Commissione Mobilità Capitolina. “Sarò in piazza per manifestare la mia vicinanza", ha detto. "Aver inserito il comparto taxi nel DDL concorrenza è un errore poiché in questo settore occorrono regole certe, necessarie a garantire il diritto alla mobilità dei cittadini, ad un prezzo calmierato che non può essere determinato da un algoritmo”, ha concluso, aggiungendo che porterà avanti la battaglia anche in Campidoglio

Non si manifesta solo a Roma. A Torino, sono stati organizzati presidi di auto bianche davanti alle stazioni. Altri sono in programma a piazza Vittorio Veneto e piazza Castello

I motivi della protesta riassunti in un piccolo manifesto

A Milano, i tassisti si sono riuniti per un presidio in piazza Duca d’Aosta, davanti alla stazione centrale. Satam, Tam, Unione Artigiani della Provincia di Milano, Fit Cisl Lombardia, Unica Taxi Cgil, Uritaxi Milano, Confcooperative Lombardia, Ctm Malpensa, Confartigianato Bergamo e T.assotaxi chiedono l’intervento della Regione. “Chi pensa che anche questa volta i tassisti potranno essere esclusi da ogni contributo si sbaglia; non ci accontenteremo delle solite false promesse", aggiungono

A Cagliari, invece, i tassisti hanno bloccato la centrale via Roma. "Noi non siamo contro la concorrenza in quanto tale", spiega Angelo Marabotto di Consorzio Taxi Amico. "Vogliamo però che sia riconosciuto il servizio pubblico; non vorremmo che si verificassero episodi di concorrenza sleale". Secondo alcune indescrezioni, una delegazione dei lavoratori potrebbe essere ricevuta in giornata dal presidente dell'Assemblea sarda Michele Pais, dai capigruppo e dall'assessore regionale dei Trasporti Giorgio Todde

Un partecipante al corteo nella capitale