
Covid, preoccupa aumento casi in Friuli Venezia Giulia e Alto Adige. "Rischio restrizioni"
Nessuna regione ha attualmente parametri da zona gialla, ma sono molte le aree in cui si è superata la soglia dei 50 casi per 100mila abitanti. Reggono i numeri che riguardano la pressione ospedaliera, a parte alcune eccezioni. Ecco quali sono i dati sotto osservazione

Il peggioramento dei dati Covid in Italia è generale, ma alcune aree sono a maggior rischio restrizioni nel breve periodo. Nessuna regione ha attualmente parametri da zona gialla, ma a guardare i dati di Agenas, in molti casi si supera la soglia dei 50 contagi per 100mila abitanti. Il dato nazionale relativo alla settimana 25-31 ottobre è di 51,63. Reggono, invece, in generale i numeri sulla pressione ospedaliera. Anche se preoccupano i balzi, in negativo, del Friuli Venezia Giulia e della provincia autonoma di Bolzano

ZONA GIALLA, QUALI SONO I PARAMETRI - Si passa da zona bianca a zona gialla quando: l'incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 50 ogni 100.000 abitanti per 3 settimane consecutive; il tasso di occupazione dei posti letto in area medica è superiore al 15% e il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid è superiore al 10%
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FRIULI VENEZIA GIULIA (occupazione ospedali) - Nella regione crescono, da due settimane a questa parte, i posti occupati da pazienti Covid nei reparti ospedalieri, passati dal 3% al 6% tra il 18 ottobre e il primo novembre. Ma cresce soprattutto la percentuale di posti occupati da pazienti Covid nelle terapie intensive: nello stesso arco di tempo sono passati dal 4% al 10%, arrivando quindi a toccare il valore limite

FRIULI VENEZIA GIULIA (incidenza) - Nella settimana dal 25 al 31 ottobre, Agenas riporta un’incidenza pari a 127,75 per 100mila abitanti. Ieri, 2 novembre era a 129, come si vede nella grafica sopra. Il limite di 50 era stato sforato anche nella settimana precedente (18-24 ottobre)
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BOLZANO (occupazione ospedali) - Nella provincia altoatesina, il dato che più preoccupa è quello dei letti occupati nei reparti ordinari da pazienti Covid, arrivato all’11%. Sono invece al 4% i posti occupati in terapia intensiva
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BOLZANO (incidenza) - La provincia, nella settimana 25-31 ottobre, ha fatto registrare il dato più alto d’Italia per quanto riguarda l’incidenza con 148,69 positivi al coronavirus ogni 100mila abitanti. La soglia di 50 era già stata superata nelle settimane 18-24 ottobre (87,86) e 11-17 ottobre (60,45)
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KOMPATSCHER: RISCHIO RESTRIZIONI - “I dati Covid in Alto Adige sono in peggioramento”, ha detto il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, e “potremmo presto trovarci nelle condizioni dell’Austria dove si parla di maggiori restrizioni. Purtroppo la situazione è correlata a quella delle vaccinazioni: abbiamo un tasso di vaccinazione più basso e a questo corrisponde un tasso di diffusione del contagio più alto”

MERCATINI NATALE ALTO ADIGE CON GREEN PASS - “Potenzieremo i controlli anche sul rispetto dell'obbligo del Green pass, ma prima di tutto ci appelliamo al buon senso ed al senso di responsabilità della popolazione", ha concluso Kompatscher. A questo proposito è stato istituito l’obbligo di green pass per i tradizionali mercatini di Natale dell’Alto Adige

LE ALTRE REGIONI (incidenza) - Tra le altre regioni che hanno registrato un’incidenza superiore alla media del Paese nella settimana 25-31 ottobre la Campania (66,24), il Veneto (65,28), il Lazio (62,01), la Toscana (57,58) e l’Emilia Romagna (56,94). Tutte però sono lontane dalle soglie fissate per i reparti ospedalieri e per le terapie intensive

LE ALTRE REGIONI (occupazione ospedali) - Sotto osservazione invece i dati dell’occupazione degli ospedali in altre 3 regioni. Nei reparti ordinari in Calabria si è arrivati al 10%, tengono le terapie intensive (3%). Situazione opposta nelle Marche dove le terapie intensive hanno raggiunto il 9% e i reparti ordinari sono al 6%, ma in quest’ultima regione l’incidenza per 100mila abitanti nelle ultime 3 settimane non ha mai superato la soglia di 50. In Umbria le terapie intensive hanno toccato l’8%, mentre i posti letto occupati in altri reparti sono al 6%