Covid, effetti negativi sulle Regioni italiane per 10 anni. Si salva solo il Friuli
Il Comitato delle Regioni Ue stima che l’impatto della pandemia potrebbe far aumentare ulteriormente il divario tra l’Europa e l’Italia nel breve e lungo termine. Il nostro Paese è quello che rischia di subire le maggiori ripercussioni. Particolarmente colpiti i giovani e i lavoratori poco qualificati
Gli effetti del Covid-19 potrebbero avere ripercussioni negative sulle Regioni italiane. E incrementare il divario già esistente tra il nostro Paese e le altre regioni dell’Europa
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È quanto stima il Comitato delle Regioni Ue nel suo ultimo barometro pubblicato in occasione della Settimana europea delle città e delle regioni
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Secondo i dati raccolti, l’Italia è quella che rischia di subire gli effetti negativi maggiori sia sul breve termine che sul medio termine (nei prossimi 10 anni)
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A salvarsi sul breve periodo potrebbe essere soltanto il Friuli-Venezia Giulia che, in una Italia tutta in rosso per le conseguenze del Covid19, resterebbe in arancione insieme all'Austria e a molte altre regioni del Nord Europa
"La pandemia avrà degli effetti a lungo termine sulle strutture socio-economiche delle regioni europee", si legge nell'analisi. Secondo questi dati "il fatto che le conseguenze possano farsi sentire ancora a lungo dipende dalle caratteristiche strutturali di un'area e dalla velocità della ripresa dei settori più colpiti"
Ad essere stati presi in considerazione per poter stimare i rischi di breve e lungo termine dei diversi territori sono il turismo, l'occupazione nel settore alberghiero, l'accoglienza e la cultura
Tra i fattori considerati nell'analisi anche il numero di Neet (giovani che non studiano e non cercano lavoro) con bassi livelli di educazione e un alto rischio di povertà e la qualità dei governi
Come spiega il Comitato delle Regioni Ue la crisi conseguente alla pandemia ha avuto un impatto devastante sull'occupazione colpendo soprattutto i giovani e i lavoratori poco qualificati
Devastante l'impatto della pandemia anche su chi viveva già in condizioni precarie, i disabili e gli anziani che hanno visto peggiorare il loro tenore di vita
La pandemia ha poi ulteriormente evidenziato problemi di lunga data come le disuguaglianze di genere e i rischi professionali legati al genere