Fmi, la variante Delta frena la crescita del mondo: le nuove stime

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Le economie avanzate “torneranno al trend pre-pandemia nel 2022 e lo supereranno dello 0,9% nel 2024. I mercati emergenti e in via di sviluppo, esclusa la Cina, resteranno il 5,5% al di sotto delle stime pre-pandemia nel 2024”. Sono le stime dal capo economista del Fmi, Gita Gopinath. Secondo gli esperti, la ripresa economica, a livello mondiale, sta proseguendo ma sembra aver perso slancio a causa della diffusione della variante Delta del coronavirus

La ripresa economica, a livello mondiale, sta proseguendo ma sembra aver perso slancio a causa della diffusione della variante Delta del coronavirus e dei problemi alle catene di approvvigionamento e alla produzione che ne limitano i progressi. E’ questa una riflessione degli esperti del Fondo Monetario Internazionale (Fmi) che hanno sottolineato, soprattutto, come la situazione pandemica abbia reso “pericolosa la divergenza delle prospettive economiche” fra i vari Paesi.

Il divario legato alle campagne vaccinali nel mondo

E’ questo il pensiero del capo economista del Fmi, Gita Gopinath, che, tra le soluzioni al problema, ha invitato il mondo a colmare il “grande divario” legato alle vaccinazioni. E, in questo senso, i dati non lascerebbero adito ai dubbi. Infatti, mentre quasi il 60% della popolazione nelle economie avanzate è completamente vaccinata, circa il 96% della popolazione nei Paesi a basso reddito resta non vaccinato. Questo dato, secondo gli esperti, si riflette direttamente sulle prospettive economiche. “Le economie avanzate torneranno al trend pre-pandemia nel 2022 e lo supereranno dello 0,9% nel 2024. I mercati emergenti e in via di sviluppo, esclusa la Cina, resteranno il 5,5% al di sotto delle stime pre-pandemia nel 2024”, ha spiegato ancora Gopinath, sottolineando come la pandemia ed il cambiamento climatico minaccino di inasprire le divergenze fra le economie.

L’appello alle banche centrali

Il capo economista del Fmi, per questo motivo, ha voluto rivolgere un appello alle banche centrali, invitandole ad essere particolarmente vigili sull'inflazione. In quest’ottica, ha poi riferito, l'aggiornamento del World Economic Outlook segue la decisione del board del Fondo Monetario Internazionale di ribadire la propria “piena fiducia” nel direttore generale, Kristalina Georgieva, accusata tra l’altro di aver favorito la Cina nel rapporto “Doing Business 2018”, ai tempi in cui era alla Banca Mondiale. Il caso, secondo le valutazioni degli esperti di settore, può rischiare di far perdere la fiducia nei dati delle istituzioni internazionali. Gopinath, comunque, ha difeso l’operato del Fmi. “Prendiamo molto seriamente l'integrità dei nostri dati. Lavoriamo sempre per standard elevati”, ha detto.

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